
Barbara Venneri
Steve Jobs, sbarcato nelle sale cinematografiche italiane il 21 gennaio 2016, delinea la vita dell’imprenditore statunitense basandosi sulla biografia pennata da Walter Isaacson. Il regista Danny Boyle, autore di Trainspotting e The Millionaire, affida il ruolo di protagonista a Micheal Fassbender, affiancato da Kate Winslet, che interpreta la responsabile marketing Joanna Hoffman.
Steve Wozniak, amico di Jobs e co-fondatore della Apple è interpretato da Seth Rogen, mentre il ruolo di Andy Hertzfeld è affidato a Micheal Stuhlbarg. Jeff Daniels è John Sculley, amministratore delegato di Apple Computer.
La pellicola è divisa in 3 momenti: la presentazione del Macintosh 128K nel 1984, del NeXT Computer nel 1988, e dell’iMac nel 1998.
Ogni capitolo segue gli eventi accaduti immediatamente prima della presentazione dei rispettivi prodotti. In ognuno di questi episodi Steve Jobs si confronta con John Sculley, Steve Wozniack, Andy Hertzfefld e Lisa. Nella prima parte del film Steve Jobs incontra l’ex fidanzata Chrisann Brennan (Katherine Waterston) la quale chiede sostegno economico per la figlia Lisa che l’uomo si rifiuta di riconoscere. Il Macintosh 128K però non vende, dando ragione alle previsioni di Joanna e Steve viene escluso dalla Apple per decisione del consiglio di amministrazione e di Sculley. Nel 1988 Jobs ha fondato la NeXT Inc. e si prepara a lanciare il prodotto – con un sistema operativo che convincerà Apple ha comprare la nuova azienda e garantire il ritorno del fondatore. Negli anni tra i due episodi ha riconosciuto la figlia Lisa, ma continua ad avere rapporti burrascosi con Chrisann. Nel 1998 la Apple ha acquisito NeXT, Steve Jobs è diventato amministratore delegato ed è pronto a presentare l’iMac. Nel finale, Jobs si riappacifica con Sculley e con Lisa, ormai diciannovenne.
Lo Steve Jobs presentato da Danny Boyle è un perfetto uomo di successo, colui che sa quello che vuole e sa come lo otterrà. Il film mostra come l’inventore non perda mai di vista il suo obiettivo e nemmeno il licenziamento dalla Apple lo ostacoli. È dipinto come un personaggio geniale, determinato ed estremamente preciso e razionale, ma allo stesso tempo arrogante e poco predisposto ad accettare i propri errori. Lo spettatore amerà il protagonista tanto per gli aspetti positivi quanto per gli aspetti negativi, che permettono al regista di regalare un pizzico di ironia ad alcune scene del film.
Joanna Hoffman, una “santa donna”, è l’unica a riuscire a gestire il carattere di Jobs ed è l’architetto nascosto che indirizza il protagonista sulla giusta strada.
Lisa, la figlia rifiutata per anni, è in realtà la fonte d’ispirazione principale del protagonista e l’espressione della sua parte più irrazionale ed emotiva (“Ti metterò mille canzoni in tasca, perché non siamo selvaggi, e tu non puoi andare in giro con quel mattone al collo” – dice indicando il Walkman della figlia).
È di rilevante importanza anche il lavoro dello sceneggiatore Aaron Sorkin che nel 2010 scrisse The Social Network, che sceglie di raccontare la vita di Steve Jobs in tre episodi separati. Questa decisione lo costringe tuttavia a dettagliare le relazioni tra i personaggi e la vicissitudini più importanti della Apple attraverso dei flashback di alcuni secondi che si alternano con il presente. Di conseguenza, la narrazione si fa inutilmente più complessa, soprattutto per gli spettatori che non conoscono la biografia Jobs.
Per quanto indubbiamente la vita di Steve Jobs l’uomo sia stata romanzata, la pellicola offre un personaggio tenace e inspiratorio.