“Il piacere sessuale femminile è rimasto nascosto nell’ombra troppo a lungo. È tempo di farlo uscire allo scoperto.”1
Il piacere sessuale femminile è un’entità quasi chimerica, difficile da inquadrare, impossibile da spiegare, e le regole in base alle quali funziona sembrano insondabili ai più, che si parli di donne o uomini, purtroppo, non fa una grande differenza. Quel che si sa è che le donne funzionano in modo assai più complicato degli uomini, gli orgasmi femminili sono sfuggenti, difficili, capricciosi e ogni vagina ha le sue preferenze, che variano a seconda di momenti, situazioni e si scoprono soltanto attraverso anni di sperimentazioni in solitaria o meno.
A complicare la già complicata situazione, un pesantissimo bagaglio di tabù sulla masturbazione femminile (da parte degli uomini, ma non solo) e una conseguente preoccupante ignoranza femminile sulle proprie parti intime e preferenze sessuali. Chiedete a un campione di donne di disegnarvi una vagina in maniera anatomicamente corretta, e osservate quante poche di loro sapranno indovinare il numero corretto di buchi, per non parlare di quale sta sotto e quale sopra. Non c’è in realtà da stupirsi.
In primo luogo, studiare cosa si ha in mezzo alle gambe, se si è femmine, è oggettivamente più complesso che se si ha un pene. Per dirlo con le geniali parole che la drammaturga Eve Ensler usa nei suoi Monologhi della Vagina: “In the first place, it’s not so easy to even find your vagina. Women go days, weeks, months, without loking at it. I interviewed a high-powered businesswoman, she told me she didn’t have the time. Looking at your vagina she said, is a full day’s work. You’ve got to get down there, on your back, in front of the mirror, full-lenght preferred. You’ve got to get in the perfect position, with the perfect light which then becomes shadowed by the angle you’re at. You’re twisting your head up, arching your back, it’s exhausting.”2
In secondo luogo, anche tra donne di masturbazione si parla poco e poco volentieri, e anche se quasi tutte si masturbano, pochissime lo ammettono apertamente. La conseguenza più immediata di un simile ostacolo culturale è che non si acquista confidenza con il proprio corpo e con il proprio piacere, non si sa cosa piace e cosa non piace e al momento di comunicare con il partner per costruire insieme una sana intesa sessuale, si sta in imbarazzato silenzio.
Con l’idea di risolvere tutti questi problemi, da qualche mese ha debuttato sull’internet un nuovo sito, OMGyes, che vuole mostrare tanto alle donne quanto agli uomini come funziona il piacere sessuale femminile, e sfatare il mito della sua imprevedibilità e insondabilità.
OMGyes è di fatto la prima ricerca scientifica su larga scala che si concentra sulle tecniche e la pratica dell’orgasmo femminile. Prima di OMGyes, gli studi si sono occupati della cosa o dal punto si vista biologico, ovvero andando a vedere cosa succede nel corpo durante un rapporto sessuale, o dal punto di vista comportamentale, producendo statistiche sulla percentuale di donne che hanno orgasmi o usano vibratori. Si tratta di teoria indubbiamente utile, ma passando alla pratica, non c’era niente che spiegasse davvero come usare le mani (o le dita, o la lingua) per procurare un orgasmo a una donna. Lydia Daniller e Rob Perkins, i fondatori di OMGyes, hanno voluto colmare questa lacuna.
Attraverso interviste3 a 2000 donne, dai 18 ai 90 anni, e con la collaborazioni di ricercatori dell’Indiana University e dall’affiliato Kinsey Institute, hanno creato un primo manuale di istruzioni tutto dedicato all’orgasmo clitorideo e ai 12 modi per raggiungerlo. In via di elaborazione sono nuove serie dedicate alla comunicazione tra partner in camera da letto e alla penetrazione.
Il sito, al quale si accede pagando un abbonamento di 29 euro – si paga una volta per tutta la vita – contiene video nei quali donne di tutte le età raccontano in modo tranquillo e spensierato le loro esperienze, precise istruzioni su come applicare le varie tecniche illustrate e persino tutorial per fare esercizio direttamente sullo schermo del proprio smartphone. Tra le varie tecniche di parla di edging (essere sull’orlo di4 ), hinting (accennare), di sorpresa, ritmo e anche di come raggiungere l’ostico traguardo degli orgasmi multipli.
https://www.youtube.com/watch?v=ZFOBCxpdorE
OMGyes, inoltre, sta cercando di creare un nuovo vocabolario del sesso, che renda più semplice la comunicazione tra partner e vada a coprire tutti quei dettagli che sono di fatto fondamentali all’orgasmo femminile. Come si legge sul sito: “Uno dei danni creati dal tabù che circonda il piacere femminile è il fatto che non esistono parole per indicare i vari importanti modi in cui il tocco può cambiare. Non ci sono parole specifiche per le varie e dettagliate tecniche. Ci sono parole vaghe e cliniche, come ‘stimolare’ e parole vaghe, provenienti dalla cultura pop, come ‘fare un ditalino’[…]. La lacuna del linguaggio rende ancora più difficile l’esplorazione e la scoperta di nuove cose che funzionano. Immaginate di dover eseguire una nuova ricetta, nella quale né gli ingredienti né le misurazioni hanno nomi specifici. O immaginate di dover fare una ordinazione seguendo un menù dove tutti i piatti si chiamano nello stesso modo. È davvero importante parlare di questi dettagli? Pare proprio di sì. È otto volte più probabile che le donne che sono in grado di parlare in modo specifico di ciò che rende per loro il sesso più piacevole siano più felici dal punto di vista relazionale.”
- La causa di OMGyes così come è introdotta sul sito. [↩]
- “Innanzitutto, non è facile nemmeno trovarla, la tua vagina. Le donne passano giorni, settimane, mesi senza guardarla. Ho intervistato una donna d’affari di successo, mi ha detto che non ne aveva il tempo. Guardarsi la vagina, mi ha detto, è una giornata intera di lavoro. Devi sdraiarti per terra, sulla schiena, davanti a uno specchio, preferibilmente a figura intera. Devi metterti nella posizione perfetta, con la luce perfetta, che subito viene messa in ombra dalla tua angolazione. Sei lì che tiri la testa in su, inarchi la schiena. È sfiancante.” [↩]
- Alle intervistate è stato chiesto di parlare della loro storia sessuale, di come hanno scoperto cosa funziona per loro e cosa no, dei loro migliori orgasmi, delle tecniche specifiche scoperte da sole o con i partner, del modo in cui comunicano ciò tecniche e piacere ai partner, di visioni relazioni e psicologiche che hanno condotto ad un aumento del piacere, di che cosa direbbero a loro stesse da giovani se potessero andare indietro nel tempo, di che cosa vorrebbero che i partner sapessero del piacere femminile. [↩]
- Se OMGyes volesse aprire una versione in italiano, il traduttore non si troverebbe davanti a un compito facile. [↩]