Dal 30 Settembre al 26 Febbraio il MUDEC ospita la mostra Homo sapiens. Le nuove storie dell’evoluzione umana, un racconto della storia dell’uomo attraverso le varie fasi della sua evoluzione
I primi rappresentati del genere homo, comparsi in Africa circa 2,8 milioni di anni fa, erano dei camminatori, iniziarono a muoversi negli spazi aperti e questo permise loro di svilupparsi e soprattutto di sviluppare le differenze, spargendosi tra l’Africa e l’Eurasia dando origine ad almeno 5 specie appartenenti al genere.
La storia continua: grandi migrazioni e mescolanze, ma alla fine, la specie Homo sapiens fu l’unica a rimanere e 7 miliardi di uomini e donne che popolano il globo discendono da un piccolo gruppo di alcuni migliaia di fondatori africani. Questo percorso coinvolge anche noi Europei, discendenti di migranti africani e specie troppo giovane, per poter avere razze geneticamente separate al proprio interno.
Quella raccontata nella mostra in realtà non è un’unica storia, ma l’insieme di varie storie di adattamento ai diversi climi e habitat che hanno generato popolazioni diverse fra loro su piano morfologico, ma del tutto simili nel loro corredo genetico.
Le razze umane non sono codificate nei nostri geni, ma nella nostra mente e visitare la mostra è molto interessante per ripartire da chi siamo, specialmente in un momento in cui il fantasma del razzismo ritorna con prepotenza. Come diceva il genetista e biologo Theodosius Dobzhansky, riferendosi alla biologia, “nulla ha senso se non alla luce dell’evoluzione”.