Del: 23 Novembre 2016 Di: Susanna Causarano Commenti: 0

(Foto di copertina di Simona Borgatti)

 

Non solo a  Milano, o per meglio dire, non solo in città. Chi promuove e sviluppa uno spazio culturale in provincia ha dalla sua il pregio dell’unicitá, della poca concorrenza e dell’entusiasmo di dimostrare, non solo all’esterno, ma anche nel proprio paese, anche se parrebbe scontato. Infatti un’area culturale che punta ad espandersi ha un valore altissimo per un piccolo centro. Per farvi un esempio, la scorsa domenica siamo andati al Albairate, all’inaugurazione di LAAB- Spazio alle idee, realtà fresca fresca nata per unire associazioni della zona abbiatense e proporre una propria offerta culturale e di eventi in una zona che ne aveva bisogno. Abbiamo fatto due chiacchiere con Jacopo Torti che, insieme a Sara Pezzoni e Nicola Spinoni, ha dato vita a LAAB.

 

Com’è nata l’idea dello spazio alla cui inaugurazione ci troviamo ora?

 

Lo spazio è nato da un bando, Il futuro ha posti liberi, rivolto ai cittadini tra i 18 e i 35 anni, promosso da regione Lombardia e passato poi sotto l’Azienda Sociale di Castano Primo. Abbiamo aderito, presentandoci come un gruppo informale di tre amici a cui poi si sono uniti altri ragazzi. Alcuni ce li siamo persi per strada, siamo rimasti cinque ora e siamo pronti a partire. La fase di progettazione è durata sei/otto mesi, abbiamo iniziato a febbraio. La nostra missione è portare avanti un tipo di realtà che a Milano è affermata, nella grande città gli spazi culturali funzionano molto meglio. Nel paese piccolo è più difficile far passare l’idea che un posto del genere possa dare qualcosa alla città e la città a noi, ma ci stiamo riuscendo e tutti ci hanno sostenuto.

 

Questo spazio era utilizzato per eventi privati e al piano di sotto c’è un centro anziani.

 

Sì, l’altra sera abbiamo fatto una cena con loro, sono molto in gamba. Possono insegnarci molto e noi a loro, la condivisione fra età così diverse non può che essere un bene e un arricchimento.

 

Avete già in cantiere qualche bel progetto?

 

Nell’immediato abbiamo l’incombenza di dichiararci come associazione culturale, ufficialmente il programma di Laab parte nel 2017. L’obiettivo è lavorare nello specifico sui corsi da organizzare settimanalmente e mensilmente durante tutto l’anno.

Abbiamo vari contatti e stasera abbiamo raccolto nuove  proposte di collaborazione, il nostro motto è “spazio alle idee”, quindi ogni idea deve essere spinta.

Certo, va fatto un minimo di selezione, ma tutto ciò che è improntato alla cultura noi vogliamo racchiuderlo e diventare un polo importante per la trentina di comuni nei dintorni. Stiamo definendo anche la proposta fotografica declinata in corsi ed eventi, così come quella teatrale, le idee e le cose da fare non mancano.

 

Avete avuto un bel riscontro vedo dalla presenza numerosa questa sera. Ve l’aspettavate?

 

Abbiamo fatto un bel lavoro di promozione  attraverso i social, siamo a più di 400 like in due settimane, ma è tutto appena cominciato. Abbiamo evidentemente colpito anche fuori dalla Lombardia, siamo in contatto con un writer romano,Tarma, che ci sostiene molto calorosamente. E ancora la settimana scorsa, io e Sara, siamo andati ad una mostra, Velvet Experience, una mostra di questo artista appena uscito da Brera che dipinge sul velluto e ha fatto una personale molto intima. Ci ha colpito e noi evidentemente abbiamo colpito lui, è molto contento del lavoro che stiamo facendo e vorremmo avviare una collaborazione con questo ragazzo. Al lavoro e speriamo in bene!

 


 

Susanna Causarano
Osservo ma non sono sempre certa di quello che vedo e tento invano di ammazzare il tempo. Ma quello resta dov'è.

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