
È uscito il 20 gennaio OUR WAR, documentario che indaga il fenomeno dei giovani arruolatisi come volontari nelle Unità di Protezione Popolare (YPG) in Rojava, regione settentrionale della Siria controllata dai curdi.
Negli ultimi anni si è parlato molto della guerra in Siria, dell’Isis, della resistenza curda e del ruolo delle donne nella difesa del Rojava. Our War ci parla di un altro aspetto di questo conflitto: i foreign fighters o combattenti volontari. È ormai abitudine associare questo termine all’immagine dei cittadini occidentali che hanno lasciato il proprio paese per rispondere alla chiamata del Califfato; è meno noto che ci siano anche giovani che si sono recati in Siria per combattere dall’altro lato del fronte, a fianco dei curdi, contro le barbarie dell’Isis.
I protagonisti del film sono molto diversi tra loro, come diverse sono le motivazioni che li hanno spinti ad arruolarsi: Karim è un attivista politico italo marocchino, Joshua è un ex marine statunitense che fatica ad abituarsi a una vita da “civile” e Rafael è un ragazzo svedese di origine curdo-iracheno che lavora come guardia del corpo.
Il documentario alterna scene dal fronte riprese direttamente dai combattenti, in cui polvere ed esplosioni contrastano con il sorriso dei giovani guerrieri nei loro momenti di svago, a interviste e immagini dei ragazzi tornati nei loro paesi costretti a fare i conti con l’esperienza vissuta e il ritorno alla quotidianità.
“Per chi combattono?” questa è la domanda che si sono posti gli autori Benedetta Argentieri, Bruno Chiaravalloti e Claudio Jampaglia, ed è la domanda che non può evitare di porsi lo spettatore.
Sorge quasi immediato il paragone tra questi ragazzi e i volontari internazionali che si recarono in Spagna, nel 1936, per combattere contro il franchismo durante la guerra civile, eppure è più facile giudicare il passato piuttosto che il presente. Siamo portati a diffidare di persone che imbracciano il fucile e si recano a combattere una guerra lontana, ma lo siamo anche quando questa guerra è combattuta contro i genocidi e la distruzione apportati dall’Isis?
Our War ha il pregio di mostrare una realtà scomoda e forte, spingendo lo spettatore a riflettere autonomamente e a mettere in discussione la propria concezione di giusto e sbagliato.
Chiude il film la canzone “Our War” di Eugenio Finardi e Vittorio Cosma, che racconta la stessa storia ma attraverso un altro mezzo, quello della musica.
Our War è stato presentato Fuori Concorso al 73° Festiva del Cinema di Venezia ed è distribuito in Italia dalla piattaforma Movieday, sul cui sito è possibile scoprire le proiezioni previste in tutta Italia, acquistare i biglietti o proporre ulteriori proiezioni nella propria città.