È uscito pochi giorni fa, il 24 novembre, l’album d’esordio di Frah Quintale. Ma chi è Frah Quintale? E come l’abbiamo scoperto?
La scoperta è stata del tutto casuale. È bastato uscire di casa per andare incontro al caldo milanese di luglio, ritrovarsi alla Rotonda della Besana, e fermarsi a bere una birra intrattenuti, musicalmente parlando, da un ragazzo bresciano, intimidito apparentemente da un pubblico di milanesi che muoveva le mani un po’ per scacciare le zanzare, un po’ perché questo è l’effetto del pop.
E così, dopo questa scoperta casuale, è bastato andare su Spotify e scoprire Lungolinea, una playlist creata dallo stesso Frah Quintale, in cui sono inserite alcune tracce che oggi compongono il suo primo vero e proprio album, prodotto dalla casa discografica Undamento, Regardez moi.
Il suo progetto musicale è partito quando era uno dei componenti del duo Fratelli Quintale che, nel 2011, ha pubblicato l’album Tra il bar e la Favola, ed è continuato con la sua esperienza da solista già nel 2016, quando fa uscire il mini-album 2004, contenente due delle canzoni finora di maggior successo, “Colpa del vino” e “Gravità”.
Il nuovo album, di cui lo stesso cantante bresciano ha realizzato 500 copie personalizzate a mano e già sold-out prima dell’uscita del disco, contiene cinque canzoni già ascoltate e cantate (Frah Quintale ha infatti aperto il concerto al Circolo Magnolia a Milano del duo romano Carl Brave X Franco126, tenutosi lo scorso 30 agosto 2017) e cinque inediti che si potranno ascoltare e cantare alle prossime date del suo primo vero e proprio tour di questo inverno.
Le sue canzoni sono un mix di malinconia e spensieratezza, i testi sono descrittivi, di poche parole ma d’impatto, difficili da collocare all’interno di un genere predefinito.
Si può parlare di una vera e propria rivincita dell’indie-pop sul pop che ci propinano le radio commerciali, e che in qualche modo non scegliamo noi di ascoltare? Grazie a piattaforme streaming, come Spotify, è diventato più facile per gli utenti cercare ed ascoltare nuova musica, nuovi artisti che non hanno ancora avuto la fortuna di essere prodotti da grandi case discografiche, i quali, tuttavia, sono riusciti ad ottenere una certa visibilità.
Sono tanti, se non troppi, gli artisti che ad oggi sono riusciti a fare la loro scalata. Prendiamo come esempio proprio Frah Quintale che, partendo da un concerto in un caldo giorno milanese di luglio alla Rotonda della Besana, è arrivato a pubblicare un album d’esordio, e tutto questo ben dopo essersi creato un seguito di ascoltatori.
Consigliato: sì. A chi prende e perde tanti treni. A chi ha voglia di una ventata di freschezza e a chi ha voglia di ascoltare una nuova voce, o semplicemente a chi ha voglia di dare per qualsiasi cosa la colpa al vino, che è soporifero.