Tra una settimana sarà un grande giorno per il cinema italiano: la 64ª edizione dei David di Donatello, condotta anche quest’anno (per la quarta volta e il secondo anno di fila) da Carlo Conti, si terrà il 27 marzo agli studi De Paolis di Roma e in diretta su Rai 1.
Quella del 2019 è stata definita “l’edizione del cambiamento”: è di dicembre, infatti, l’annuncio di Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico, della rivoluzione del regolamento e della giuria.
Parliamo a tutti dell’edizione del cambiamento – e ogni riferimento politico, naturalmente, è puramente casuale. Per questa nuova edizione del David siamo partiti da un elemento indispensabile, ovvero: il cinema vota il cinema. Ma guardando al futuro, e non rinchiudendosi nel passato.
La giuria classica che si occupava di assegnare i premi è stata azzerata e ri-composta ex novo. Ora i giurati sono 1559, composti dai cosiddetti “Candidati e Vincitori” delle scorse edizioni e la nuova giuria “Cultura e Società”, comprendente personalità di spicco del mondo audiovisivo, nonché parte del Consiglio Direttivo. Il tutto creato con il fine ultimo della Detassis di «dare voce a quelle personalità non rappresentate prima, o rappresentate in minima parte».
Le cinquine di quest’anno comprendono opere di alto rilievo in tutte le categorie, e, soprattutto, performance magistrali da parte di tutti gli attori e le attrici nominati per le statuette di migliore interprete. Il numero di nomination – non sempre indicativo di una futura vittoria – vede spiccare al momento quattro pellicole: Dogman di Matteo Garrone, a quota 15; Capri-Revolution di Mario Marone, con 13 nomine; Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino e Loro di Paolo Sorrentino, entrambi nominati in 12 categorie. I primi tre di questi concorrono nella categoria di miglior film dell’anno (sono stati presi in considerazione i film italiani usciti in sala in almeno cinque città tra il 1 gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018 per una settimana), insieme con Euforia di Valeria Golino e Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher.
Si sono meritati una candidatura per i loro ruoli di protagonisti: Marcello Fonte, il canaro di Dogman; Riccardo Scamarcio, uno dei due fratelli di Euforia; Luca Marinelli, per aver interpretato Fabrizio De André in Principe Libero; Toni Servillo, il Berlusconi di Loro; e Alessandro Borghi, nel ruolo di Stefano Cucchi in Sulla mia pelle. Cinque attori elogiati dalla critica per le loro magistrali interpretazioni, che si è spesa con gli stessi termini anche per i ruoli femminili. La migliore attrice protagonista dell’anno, infatti, sarà scelta tra Marianna Fontana, la giovane Lucia di Capri-Revolution; Pina Turco, nel ruolo di Maria per Il vizio della speranza; Elena Sofia Ricci, la Veronica Lario di Loro; Alba Rohrwacher, la geometra di Troppa Grazia; per ultima Anna Foglietta, la madre di Un giorno all’improvviso.
La giuria si trova quindi ad affrontare scelte non semplici, per spessore di interpretazioni e per qualità delle pellicole candidate: e non solo per le tre statuette più ambite, ma anche in tutte le altre candidature – che, ovviamente, toccano registi affermati ed emergenti, fotografia, musiche, attori e attrici non protagoniste. Non resta che attendere questi ultimi giorni e incrociare le dita per i propri favoriti!
I nominati per tutte le categorie:
Miglior film
Chiamami col tuo nome
Dogman
Euforia
Lazzaro felice
Sulla mia pelle
Miglior regia
Mario Martone, Capri Revolution
Luca Guadagnino, Chiamami col tuo nome
Matteo Garrone, Dogman
Valeria Golino, Euforia
Alice Rohrwacher, Lazzaro felice
Miglior attore
Marcello Fonte, Dogman
Riccardo Scamarcio, Euforia
Luca Marinelli, Fabrizio De André: Principe libero
Toni Servillo, Loro
Alessandro Borghi, Sulla mia pelle
Miglior attrice
Marianna Fontana, Capri Revolution
Pina Turco, Il vizio della speranza
Elena Sofia Ricci, Loro
Alba Rohrwacher, Troppa grazia
Anna Foglietta, Un giorno all’improvviso
Miglior attore non protagonista
Massimo Ghini, A casa tutti bene
Edoardo Pesce, Dogman
Valerio Mastandrea, Euforia
Ennio Fantastichini, Fabrizio De André: Principe libero
Fabrizio Bentivoglio, Loro
Miglior attrice non protagonista
Donatello Finocchiaro, Capri Revolution
Marina Confalone, Il vizio della speranza
Nicoletta Braschi, Lazzaro Felice
Kasia Smutniak, Loro
Jasmine Trinca, Sulla mia pelle
Miglior regista esordiente
Luca Facchini, Fabrizio De André: Principe libero
Simona Spada, Hotel Gagarin
Fabio e Damiano D’Innocenzo, La terra dell’abbastanza
Valerio Mastandrea, Ride
Alessio Cremonini, Sulla mia pelle
Miglior sceneggiatura originale
Dogman
Euforia
La terra dell’abbastanza
Lazzaro felice
Sulla mia pelle
Miglior sceneggiatura non originale
Chiamami col tuo nome
Ella & John (The Leisure Seeker)
Il testimone invisibile
La profezia dell’armadillo
Sono tornato
Miglior montaggio
Capri Revolution
Chiamami col tuo nome
Dogman
Euforia
Sulla mia pelle
Miglior fotografia
Capri Revolution
Chiamami col tuo nome
Dogman
La terra dell’abbastanza
Lazzaro felice
Miglior scenografia
Capri Revolution
Chiamami col tuo nome
Dogman
Lazzaro felice
Loro
Migliori costumi
Capri Revolution
Chiamami col tuo nome
Dogman
Lazzaro felice
Loro
Miglior scenografia
Capri Revolution
Chiamami col tuo nome
Dogman
Lazzaro felice
Loro
Miglior musicista
Nicola Piovani, A casa tutti bene
Sascha Ring e Philipp Thimm, Capri Revolution
Michele Braga, Dogman
Nicola Tescari, Euforia
Lele Marchitelli, Loro
Mokadelic, Sulla mia pelle
Miglior canzone originale
Sascha Ring, Aracea (Capri Revolution)
Sufjan Stevens, Mistery of Love (Chiamami col tuo nome)
Enzo Avitabile, ‘A speranza (Il vizio della speranza)
Toni Servillo, ‘Na gelosia (Loro)
Miglior film straniero
Bohemian Rhapsody
Cold War
Il filo nascosto
Roma (già proclamato vincitore)
Tre manifesti a Ebbing, Missouri