
Betelgeuse sta per esplodere? Sì. Sì ma non sappiamo quando. Si spera riuscirete a leggere questo articolo in tempo prima che esploda tutto.
Betelgeuse è una stella che si trova circa a 600 anni luce da noi. Visivamente si colloca nella costellazione di Orione, in alto a sinistra. È una stella gigante rossa, con una massa circa tra 10 e 20 volte la massa solare. Le stelle con massa maggiore almeno di otto volte quella del Sole hanno esito esplosivo e sono chiamate Supernove. Ecco perché ci si aspetta proprio questo da Betelgeuse.
Esploderà, ma non sappiamo quando. Si può creare un modello di evoluzione stellare per Betelgeuse, utilizzando la massa e alcuni dati estrapolati dall’analisi della luce che proviene dalla stella.
Si osserva un grosso guscio di polvere e gas che circonda Betelgeuse, che dimostra che questa stia perdendo materiale (circa il 3% della massa del Sole ogni 10 mila anni). Non sta quindi più bruciando elio in idrogeno nel suo nucleo, come sta facendo invece il Sole, ma gli strati più esterni si stanno espandendo.
Secondo i modelli che abbiamo, Betelgeuse dovrebbe esplodere in una Supernova non prima 100 mila anni. Quindi perché ci si sta agitando molto per Betelgeuse? Sono presenti dati discordanti.
È stato osservato un calo della luminosità della stella, indizio di una più rapida progressione verso la trasformazione in supernova e, quindi, un’esplosione “imminente”. Infatti, quando le reazioni nucleari all’interno di una stella massiccia come Betelgeuse smettono di essere all’opera, nulla può fermare il collasso gravitazionale della stella su sé stessa, che procede finché la densità e la temperatura non diventano così alte da innescare una gigante esplosione. Negli ultimi 6 mesi la luminosità di Betelgeuse è calata di circa 1/3, il che sembrerebbe molto grave.

La variabilità di Betelgeuse però non è un dato eccezionale, ci sono già stati alti e bassi negli ultimi 100 anni. I primi segni di variabilità sono stati segnalati nel 1836 da Sir John Herschel, il quale scrisse: “le variazioni di Betelgeuse, che erano incontrovertibili e molto forti negli anni 1836 e 1840, negli ultimi anni sono diventate molto meno cospicue”. Queste variazioni di luminosità quindi sono poco chiare e molto probabilmente sono legate alla recente evoluzione stellare degli strati più esterni: un continuo espandersi e contrarsi.
Il calo recente è molto importante, ma cali simili sono stati riscontrati anche qualche decennio fa. La trasformazione in Supernova avverrà, ma non così in fretta.
Sicuramente osservarla nel futuro sarà un evento epico, spettacolare. Cosa succederà quando Betelgeuse esploderà? Un astrofisico della NASA, Sten Odenwald, ha calcolato in che modo la Terra sarebbe stata impattata da questo evento. Il flusso di particelle molto energetiche che ci investirebbe sarebbe di 100 mila protoni al secondo per centimetro quadrato. In generale non sono previsti danni al sistema solare in quanto il flusso, nonostante l’esplosione, sarebbe attenuato dalla distanza.
Ci sarebbe anche un elevato flusso di raggi X, che non causerebbe problemi alla Terra protetta dall’Atmosfera, ma potrebbe avere un forte impatto su astronauti o futuri viaggiatori spaziali. In particolare, i neutrini rilasciati dalle ultime fasi del collasso di una stella massiccia sarebbero miliardi di miliardi, dando la possibilità di osservare quasi 2 milioni di neutrini, unico vero segnale dell’imminente (nell’arco di minuti o al massimo ore) esplosione di Betelgeuse.
L’esplosione di una Supernova vicina, però, è anche un nuovo inizio: gli atomi prodotti nell’ultima fase del ciclo vitale di una stella massiccia e poi di una Supernova sono tutti rilasciati nello spazio, nell’universo e diventeranno così i semi di nuovi sistemi stellari, nuovi sistemi planetari.
Articolo di Sara Suffia