
Al via dal 14 settembre le prime lezioni presso l’Ateneo milanese. In linea con le direttive ministeriali è favorita la didattica mista, in presenza e a distanza, ma limitando la presenza nei casi in cui sia ritenuta indispensabile e comunque a capienza ridotta. In ogni caso viene garantita la possibilità di frequentare a distanza.
Tutto già noto, forse, in termini così generali. Più difficile è riuscire nella pratica ad orientarsi nella propria vita universitaria, ora non più fatta solo di orari di lezioni da incastrare o di libri da prenotare. L’universitario della fase 3 deve infatti sapersi destreggiare tra piattaforme e modalità differenti per la frequenza in sincrono e in asincrono. Il tutto intervallato da eventuali lezioni in presenza (e vi sono dei casi in cui l’attività in presenza è ritenuta difficilmente differibile, come per le lezioni pratiche del corso di Scienze Motorie). Aggiungiamo che orientarsi in una grande università, specie se al primo anno, non è mai semplice… ed ecco che si comprende la necessità di una guida rapida.
Orientarsi in Statale: i siti giusti
Il consiglio principale, per matricole e non, è quello di attenersi alle indicazioni che vengono (o verranno) fornite sui siti Ariel dei singoli insegnamenti. Nota: il sito Ariel è raggiungibile dalla home della propria pagina personale Unimia cliccando sulla voce “Trova un sito didattico” nel riquadro “Ariel – didattica on line” e selezionando l’insegnamento desiderato. Il sito Ariel ospita una bacheca, il programma del corso, le modalità d’esame ed (eventualmente) i materiali didattici: è qui che il docente fornirà tutte le informazioni nel dettaglio circa le modalità di svolgimento dell’insegnamento, pertanto dovrete considerarlo il vostro principale punto di riferimento.
Un’altra pagina da controllare è quella del proprio Corso di laurea (questa raggiungibile direttamente da unimi.it alla voce “Corsi”). In ciascuna di queste pagine sono infatti state caricate delle linee guida sulle modalità di erogazione delle lezioni (quali saranno in presenza, quando e per quanto tempo). Tuttavia ad oggi queste indicazioni non sono sempre precise e spesso rimandano alle pagine Ariel dei singoli insegnamenti – soprattutto per i corsi il cui inizio delle lezioni sia fissato in ottobre, ma anche in altri casi, come per Giurisprudenza. Inoltre in molti corsi sono previsti nel piano di studi insegnamenti erogati da un Corso di laurea diverso dal proprio. Per tutti questi motivi il consiglio è di attenersi direttamente ai siti Ariel degli insegnamenti di vostro interesse.
L’aula virtuale
Per il primo periodo dell’anno la maggior parte degli insegnamenti si terrà ancora nella forma a distanza, perciò nel complesso possiamo parlare di un ritorno in aula virtuale. È ciò che emerge effettuando una ricerca sulle linee guida indicate dai corsi di laurea triennale offerti dall’Ateneo. Va detto che ogni corso valuta sulla base di molteplici fattori quali attività è possibile “demandare” alla didattica a distanza: la DaD è favorita sicuramente nelle lezioni teoriche dove spesso l’approccio è frontale e nei corsi in cui l’autonomia del piano di studi è maggiore. Discorso a parte per le matricole, per le quali sono favorite un po’ dovunque forme di presenza (vedi paragrafo successivo).
Non si riscontra una disparità sostanziale tra area umanistica e scientifica circa il numero di insegnamenti che non si svolgeranno in presenza: il corso di laurea in Lettere, per esempio, eroga la quasi totalità degli insegnamenti esclusivamente a distanza (25 su 30), così come quello in Dietistica (il 100%).
Lezioni in presenza: attività pratiche e incontri per matricole (ma non solo)
La scelta di svolgere le attività in presenza è piuttosto influenzata dal numero di attività pratiche, come laboratori ed esercitazioni. Così il corso di laurea in Storia eroga ben 7 su 10 laboratori in presenza, mentre nelle lezioni teoriche equipara circa il numero di Lettere in quanto a DaD (con 25 su 28 corsi esclusivamente a distanza). Lo stesso per i corsi di laurea in Fisica e in Chimica, che prevedono numerose ore di laboratorio rispetto ad altri corsi. Persino per il corso di laurea in Informatica (tra quelli in cui forse è meglio realizzabile la forma a distanza) si prevedono due laboratori in presenza.
Per quanto riguarda le matricole, tutti i corsi di laurea prevedono almeno degli incontri in presenza per un primo approccio al mondo universitario. Inoltre gli insegnamenti di norma previsti per il primo semestre del primo anno si terranno nella maggior parte dei casi anche in presenza: è così, per esempio, a Scienze Politiche (dove diversamente non sono previste per il secondo e terzo anno) e a Scienze dei Servizi Giuridici.
In definitiva, si distinguono nel complesso alcuni corsi che offrono una possibilità di frequentazione in presenza più assidua per tutti i loro studenti (senza particolare distinzione tra nuovi e vecchi iscritti) come Allevamento e Benessere Animale, che offre due giorni in presenza a settimana per tutti.
Conclusione
La maggior parte dei corsi di laurea triennali in Statale svolgerà dunque le sue attività a distanza: la percentuale delle ore erogate in presenza sarà di molto inferiore a quelle previste in era pre-covid. Potrebbe stupire quanti abbiano letto dai quotidiani nazionali titoli come “Coronavirus Fase 3, da settembre all’università lezioni in gran parte in presenza” . Come spesso accade, la realtà è molto complessa e generalizzare è fuorviante.
Per quanto riguarda la gestione dell’emergenza, l’Università ha investito ingenti fondi in digitalizzazione più che in infrastrutture fisiche, anche perché “obbligata” a rendere disponibile per tutti i suoi studenti il servizio online. L’impressione complessiva che ne risulta è che, in mancanza di valide alternative che permettano la presenza fisica in sicurezza, la DaD rimanga l’unica via percorribile. Non senza rammarico da parte dei più.