Del: 30 Dicembre 2020 Di: Redazione Commenti: 0

Forse il 2020 diventerà l’annus horribilis per eccellenza. Oltre al virus, ci sono stati molti altri eventi nefasti. Ecco dunque in rapida successione quali sono stati, per noi, i fatti più controversi e le questioni più spinose degli ultimi 365 giorni, raccontati dalle firme della nostra redazione.

In copertina: “L’incubo”, dipinto del 1781 del pittore svizzero Johann Heinrich Füssli.

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Politica

La grande crisi dei 5 Stelle Luca D’Andrea
La crisi del Movimento 5 Stelle degli scorsi mesi si è trasformata in una crisi interna. Lo scontento, che prima era solo un borbottio, ormai è plateale e rimbalza sulle pagine dei giornali. Dove vanno i grillini?

I tentacoli della Russia in Italia Luca D’Andrea
Parte della politica e dell’opinione pubblica si sono indignate per la “corona pizza” francese ad aprile. Ma per le minacce ai giornalisti italiani da parte del governo russo hanno avuto molto meno da dire.

Mondo

USA e Iran, tra venti di guerra e beatificazioni Lorenzo Rossi
L’uccisione, compiuta il 3 gennaio, del generale Soleimani, capo delle guardie rivoluzionarie iraniane e uno degli uomini più influenti non solo in Iran ma in tutto il Medio Oriente, ha incrinato ancor di più le relazioni tra la polveriera mediorientale e gli Stati Uniti.

Libia, un disastro annunciato Riccardo Sozzi
Ci stanno provando davvero tutti. L’Europa, Erdogan, Pompeo, Al-Sisi, Putin, ma nessuno riesce a scrivere la parola “fine” a una diatriba che sulle sponde del Mare Nostrum dura fin dallo scoppio della Primavera Araba.

Le carovane delle madri scuotono l’America Beatrice Balbinot
Le carovane di migranti che hanno attraversato per mesi il Centro America per provare a ricongiungersi con i parenti negli Stati Uniti sono il simbolo del dramma migratorio del nostro tempo. «Siete le difenditrici della vita di fronte a un sistema di morte” è lo slogan che i membri della carovana ripetono nei centri che visitano, una dedica a donne coraggiose che non mollano mai.

La deriva autoritaria dell’Ungheria Michele Pinto
Nel pieno della pandemia il primo ministro ungherese Orbán ha compiuto un ulteriore passo sulla strada della democrazia illiberale: si è concesso il potere di governare per decreto e far punire chi critica il governo.

Nigeria, l’amore spezzato dei discendenti degli schiavi Carlo Codini
Il suicidio di una giovane coppia in Nigeria ha riportato l’attenzione sul non risolto dramma della schiavitù interna. La schiavitù infatti, seppur formalmente abolita, continua a gettare ombre sulla società nigeriana contemporanea.

Libertà per Patrick George Zaki Edoardo Flavio Tesolin
Patrick George Zaki, 27 anni, ricercatore egiziano e attivista per i diritti umani, tornato in Egitto il 7 febbraio per trascorrere una breve vacanza nella sua città natale, Mansoura sul Delta del Nilo, è stato preso in custodia dalla polizia poco dopo il suo arrivo. Non è difficile rivedere Giulio Regeni nella cronaca di questo caso.

L’Antartide è un problema per tutti Martina Di Paolantonio
Antartide è il continente di ghiaccio situato nel Polo Sud del nostro pianeta. Anche se, ormai, definirlo “continente” è forse un po’ azzardato, dato che di ghiaccio ne è rimasto ben poco. Ma cosa comporta davvero lo scioglimento dei ghiacciai per la Terra?


Martina Di Paolantonio cura la rubrica Pillole di economia, in cui mensilmente prova a spiegare piccoli e grandi problemi legati all’economia, dal PIL al cashback, dal MES all’inflazione. A questo link tutti gli articoli della rubrica.


Summit di Madrid: perché è fallito? Federica Braga
Il Summit sul clima di Madrid del dicembre 2019 si è concluso con un nulla di fatto: i Paesi hanno fatto valere la mera logica economica, sacrificando ancora una volta il destino del nostro pianeta.

I Rojava nell’occhio del ciclone Riccardo Piccolo (Contributi)
Nel 2012, nel pieno della Guerra civile siriana, in una zona di guerriglia vessata e devastata da bombardamenti, viene costituito il Rojava, una regione autonoma  de facto  nel nord-est della Siria. Si tratta di un’amministrazione, non ufficialmente riconosciuta da parte del governo siriano, basata su tre pilastri fondamentali: uguaglianza di genere, ecologia e democrazia.

La Turchia di Erdogan sempre più chiusa Letizia Bonetti
Quella che vediamo oggi non è più una Turchia che si impegna a rispettare gli accordi e ad aprirsi al dialogo per entrare a far parte dell’Unione Europea, ma una Turchia che, al contrario, prova a minacciarla.

Burundi, un paese sottosopra Letizia Bonetti
Il 9 giugno scorso è morto improvvisamente Pierre Nkurunziza, leader cinquantacinquenne del Burundi. Ora il paese si ritrova a gestire gli effetti della crisi economica e dell’isolamento derivato dalle scelte del suo governo.

George Floyd: postare, parlare, protestare Francesca Rubini, Valentina Testa, Silvia Bonanomi
La narrazione dei media usa un linguaggio (a loro dire) il più imparziale possibile: la spersonalizzazione della vittima porta a mettere in secondo piano la partecipazione emotiva e le formule attenuative che descrivono il brutale omicidio rendono più soft la percezione del fatto. È successo di nuovo con George Floyd: 46enne afroamericano che il 25 maggio di quest’anno è stato ucciso dalla polizia di Minneapolis.

Cosa sta succedendo (di nuovo) tra Armenia e Azerbaijan? Lorenzo Rossi
La guerra esplosa a ottobre tra Armenia e Azerbaijan per il controllo del Nagorno-Karabakh mette in rilievo problemi decennali e la competizione tra Russia e Turchia per il controllo della regione.

Maradona è morto: il mondo piange “el Pibe de Oro” Elisa Letizia
Diego Armando Maradona si è spento in novembre a Buenos Aires, probabilmente a causa di un arresto cardiaco. Il campione aveva compiuto 60 anni il 30 ottobre scorso.

Le stragi dimenticate in Congo e Camerun Beatrice Balbinot
Alcuni paesi dell’Africa centrale vivono una situazione costante di guerre, violenze e massacri. Spesso dimenticati dai media principali. Abbiamo raccontato i casi di Camerun e Congo.

Italia

Sanremo 2020, perché l’Italia è ancora così sessista Elisa Torello
Il caso è nato durante una delle conferenze stampa che hanno preceduto 70esima edizione del Festival di Sanremo. Ad accendere la polemica sono state le parole utilizzate da Amadeus per presentare le dieci donne che lo accompagneranno nella conduzione del programma. Amadeus ha sicuramente avuto una grossa responsabilità, ma avendo una visione globale non si può non rilevare che le sue parole sono solo lo specchio di quello che è il pensiero comune ancora di tanti italiani.

Il consumo di suolo e l’urban sprawl Fabrizio Maroni
Il suolo è il punto in cui aria, terra e acqua interagiscono naturalmente fra loro. Ci dà cibo e materie prime, ma ha anche un ruolo determinante nella regolazione del clima, nell’assorbimento di CO2, nel contenimento dei fenomeni idrologici e nella conservazione della biodiversità. Come lo trattiamo?


Una ragazza denuncia pubblicamente di essere venuta a conoscenza che alcune sue foto sono girate senza il suo consenso su un gruppo di scambio di pornografia su Telegram, e si apre il vaso di Pandora. L’inchiesta di Valentina Testa e Silvia Bonanomi a questo link.


La PA può tenere i nostri dati al sicuro? Carla Ludovica Parisi
Il data breach che ha interessato il sito dell’INPS ad aprile è stato oggetto di accertamento, ma vi sono altri siti di istituzioni italiane altrettanto non sicuri. Li abbiamo indagati.

La quarantena degli invisibili Daniele Di Bella
Maggio. Il riallacciarsi dei legami con l’esterno ci ha offerto un’occasione per rivedere il contesto in cui viviamo e per interrogarci su altri tipi di quarantena, come quella che riguarda i lavoratori migranti.

Il cimitero dei feti che seppellisce le donne Arianna Locatelli
A ottobre la scoperta del Cimitero degli angeli a Roma riapre la discussione sull’aborto e denuncia lo stigma che affligge le donne e i pochi professionisti che lo praticano.

Culture e idee

Come Amazon ha cambiato il nostro tempo Michela La Grotteria
Com’è riuscita l’azienda di Jeff Bezos, fondata nel 1994, a farci credere che non possiamo più fare a meno dello shopping online? Un’indagine.

Il destino di Abercrombie, quando manca l’innovazione Matteo Lo Presti
La generazione Z meneghina non può non ricordarsi di Abercrombie e delle sue chilometriche code fuori dal palazzo di Gio Ponti, in Corso Matteotti. Nel 2009, anno della sua inaugurazione, il marchio sembrò inarrestabile. Poi il crollo.

Kobe Bryant non era un giocatore di basketball Luca Pagani
O meglio, non era solo un giocatore di basket. A gennaio Bryant è improvvisamente morto in un incidente: si è consumata così una delle tragedie peggiori della storia della pallacanestro.

La scuola che non aiuta a crescere Fabrizio Maroni
La pubblica istruzione ricopre un ruolo fondamentale nella crescita collettiva e individuale. In un Paese come l’Italia, che ha incentrato le sue riforme scolastiche sulla preparazione degli studenti alla vita lavorativa, emergono problemi come l’analfabetismo funzionale e il classismo.

L’anacronismo di una civiltà costretta in casa Michela La Grotteria
A marzo è arrivato il lockdown. C’è un proverbio, che è stato un’affermazione di Einstein, che recita: «La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti». Milano sembra la città che più di tutte in Italia ne ha fatto il proprio motto e per questo fa impressione vederla ferma, chiusa in casa, svuotata.

Epidemie letterarie, da Tucidide a Calvino Roberta Gaggero
A fine febbraio anche in Italia è arrivata la pandemia. Il topos letterario della peste e dell’epidemia in generale ha da sempre occupato un ruolo importante nella tradizione letteraria occidentale. In particolare, gli autori hanno esplorato gli effetti del virus sui rapporti umani e i suoi risvolti psicologici e sociali.

Cosa direbbe Hegel? Matteo Lo Presti
Secondo il filosofo Hegel, la storia è una teodicea in cui il male è necessario per l’affiorare del bene. È forse possibile dire lo stesso riguardo a questa pandemia?

“Removed”, la solitudine dei giorni nostri Giulia Ghirardi
Dalla consapevolezza di un lento isolamento e solitudine che caratterizza soprattutto l’uso della tecnologia il fotografo Eric Pickersgrill ha girato gli Stati Uniti per realizzare il suo foto-progetto “Removed”, Rimosso.

Il diritto negato di essere se stessi Elena Gentina
21 aprile 1966: un gruppo di uomini cammina per le strade di Manhattan. Entrano in un bar e dichiarano di essere omosessuali: otterranno la prima prova di una discriminazione tangibile e daranno inizio all’azione del Sip in.

Il razzismo non avrà un vaccino Caterina Cerio
Sebbene il concetto di “razza” riferito agli esseri umani sia stato da tempo rigettato dalla scienza, il razzismo è un fenomeno più che mai attuale. Come si è sviluppato e com’è possibile combatterlo?

Lady Diana, dalla fiaba alla tragedia Alice Sebastiano
Cosa fu il fenomeno-Diana? Eversiva e determinata, era la principessa alla quale si poteva stringere la mano, tanto efficace in pubblico quanto sofferente nel privato. Un’indagine.

Cinema e serie tv

Il caso Polanski e la credibilità dell’artista Federico Metri
Il 28 febbraio 2020 sono stati assegnati i premi César, gli Oscar francesi, e quando la statuetta per la migliore regia è stata conferita per “J’accuse” a Roman Polanski, acclamato regista condannato dalla giustizia americana per stupro nel 1977 nei confronti di una tredicenne, in sala è scoppiato il putiferio.

“Califfato”: l’estremo Islam tramite lo sguardo delle donneAnna Bottolo
La serie tv Califfato – disponibile su Netflix dal 18 marzo scorso – segue da vicino le storie di cinque donne che per motivi differenti sono entrate in contatto con le pericolose frange siriane dell’Islam radicale.

Università

La Statale e i lunghi segni dell’assenza Andrea Bacchin (Contributi)
L’edificio che ospita la sede principale della Statale di Milano di eventi traumatici probabilmente non se ne è risparmiato nessuno: epidemie, terremoti e guerre ne hanno scosso le mura. I segni di quest’ultimo dramma a confronto promettono in prospettiva di scomparire molto più velocemente. O forse è solo un’illusione.

Gli studenti della Statale contro il post sessista di un docente Angela Perego
A novembre un post ricondiviso su Facebook (e poi cancellato) da un docente della Statale denigratorio nei confronti di Kamala Harris in quanto donna scatena l’indignazione degli studenti che hanno deciso di non rimanere in silenzio.

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