Il 5 di ogni mese, 5 libri per tutti i gusti: BookAdvisor è la rubrica dove vi consigliamo ciò che ci è piaciuto di recente, tra novità e qualche riscoperta.
Una storia americana, Francesco Costa (Mondadori)
L’ultimo libro di Francesco Costa, vicedirettore de il Post, è uscito da qualche settimana e ha già fatto parlare molto di sé; nel libro Costa segue i percorsi di vita e di carriera politica di Joe Biden e Kamala Harris, dagli inizi in Delaware e California fino alla Casa Bianca. Sullo sfondo, l’America dagli anni ’70 ad oggi, con le crisi economiche, l’aumento del crimine e la diffusione dei serial killer, la brutalità della polizia e le discriminazioni sugli afroamericani, tuttora troppo presenti.
Il sogno di mia madre, Alice Munro (Einaudi)
La raccolta di racconti con cui Munro ha vinto il Nobel per la Letteratura nel 2013 prende il titolo dall’ultimo dei racconti, quello più autobiografico, ma nel libro c’è molto di più: i racconti lunghi di Munro, che assomigliano spesso più a dei micro romanzi, sbalordiscono per i livelli di suspense e sorpresa che riescono a raggiungere, con un forte focus sul carattere dalle molte sfumature dei personaggi, estremamente profondi e variegati e quanto mai umani.
Senza coda, Marco Missiroli (Feltrinelli)
«Fra tre giorni ci vai da Carmine papà?». Una frase pronunciata nell’ingenuità più assoluta da Pietro, giovane protagonista dolce ma spericolato. Una frase che, senza che lui se ne renda conto, gli cambierà la vita. Chi sia Carmine Pietro lo scoprirà più avanti, e così noi lettori; ma nel frattempo assistiamo a una storia di lividi e botte che fanno a pezzi la leggerezza infantile. L’esordio di Missiroli è già potente e dimostra la capacità che gli è propria di farci entrare sotto la pelle dei personaggi.
Slow journalism. Chi ha ucciso il giornalismo?, Daniele Nalbone, Alberto Puliafito (Fandango Libri)
Un saggio scorrevole ma illuminato su cosa, negli anni contemporanei, ha causato un totale stravolgimento dell’informazione. Social media in primis, ma anche la rapidità con cui le notizie devono essere diffuse, in tempo reale, e la brevità dei testi per non annoiare il lettore. Una serie di violenze inflitte al giornalismo che però, secondo gli autori, è ancora salvabile grazie all’adozione del slow journalism.
Le inseparabili, Simone De Beauvoir (Ponte Alle Grazie)
Un inedito della grande scrittrice e filosofa parigina che solo quest’anno ha visto la luce. Perché? Il parere negativo ricevuto dal suo compagno, Jean-Paul Sartre, l’avevano convinta a lasciar cadere il progetto. Le inseparabili però è un libro di grande intensità, che racconta l’amicizia tra Simone ed Élisabeth, iniziata sui banchi di scuola e terminata a soli 21 anni, quando questa morì di encefalite. A dare alle stampe il libro è stata Sylvie, la figlia di Simone, che ha trovato il manoscritto nell’archivio di sua madre.