Del: 4 Febbraio 2021 Di: Martina Di Paolantonio Commenti: 0
Perché il caso GameStop fa riflettere

GameStop, l’azienda texana che conta più di 5000 negozi sparsi in tutto il mondo dedicati alla vendita di videogiochi, negli ultimi giorni l’ha fatta da padrona nelle prime pagine dei giornali, e non di quelli specializzati nel mondo online, o dedicati ai nuovi videogames del momento, bensì sulle testate finanziarie e la stampa internazionale, in maniera del tutto inaspettata. La ditta sembrava infatti sulla strada verso il fallimento, avviandosi verso un destino simile a quello che subì Blockbuster: un modello di business superato, basato sulla vendita fisica, quando ormai il commercio si sta spostando sull’online.

Ma proprio dall’online è arrivato il colpo di scena. Grazie a Reddit, il social-forum che raccoglie discussioni riguardo gli argomenti più disparati, gli utenti della sezione r/wallstreetbets, hanno acquistato in massa le azioni dell’azienda, sabotando i grandi investitori che contavano sui guadagni di una vendita allo scoperto (o short selling) nei confronti del marchio.

Prima di discutere gli effetti che ha procurato, bisogna rispondere alla domanda che sicuramente ognuno si è posto ascoltando le notizie al riguardo: che cos’è una vendita allo scoperto?

In poche parole una short selling non è altro che una scommessa. Le aziende hanno delle azioni (dei “pezzettini” dell’azienda stessa) acquistabili da chiunque ritenga che quella particolare azienda del quale ha acquistato un pezzetto crescerà, guadagnandoci qualcosa in quanto proprietario di una o più azioni, in pratica scommette che avrà successo e da questo ottiene guadagno. La vendita allo scoperto funziona un po’ al contrario. Si prendono infatti in prestito delle azioni, e si scommette che il loro valore diminuirà. Sembra un assurdo, giusto? Cosa ci si guadagna da un’azienda il quale valore cala, quindi non sta avendo successo?

In realtà un guadagno c’è, ma non deriva dal possesso dell’azione, come nel caso precedente. Chi ha preso in prestito quel pezzettino (ad esempio dieci azioni) l’ha fatto quando questo aveva un valore x (ipotizziamo cinque euro), ritenendo che il valore diminuirà, mette in vendita le dieci azioni a cinque euro e così’ guadagna cinquanta euro. Se il nostro ipotetico short seller ha ragione, il valore diminuisce da cinque a quattro euro, e a questo punto ricompra le azioni che aveva venduto pagandole quaranta euro e restituisce il prestito, avendo così realizzato un profitto di dieci euro (i cinquanta ai quali le aveva vendute meno i quaranta ai quali l’aveva ricomprate). È un’ovvia conseguenza a questo punto che se invece lo short seller si è sbagliato, e il valore dell’azione aumenta, perderà del denaro.

Ecco, questo è il ragionamento compiuto da molti esperti investitori e che gli utenti di Reddit hanno voluto sabotare facendo crescere il valore delle azioni di GameStop (del quale si può seguire l’andamento qui).

Al di là dell’aspetto finanziario, il fenomeno di Reddit fa riflettere sotto numerosi aspetti.

Innanzitutto sulla pervasività e sul potere dei social. Reddit in fin dei conti è un forum, dove si discute degli argomenti più disparati, dalle serie tv ai videogiochi, eppure è riuscito ad attirare l’attenzione di Wall Street e a provocare degli effetti dei quali tutti i giornali hanno parlato. La sezione è riuscita a raccogliere infatti più di due milioni di utenti, che si sono mobilitati per contrastare questa operazione della vendita allo scoperto, da molti considerata poco etica.

Non immaginiamoli però come una sorta di Quarto Stato di Pellizza da Volpedo che bussa alle porte della Borsa e rivoluziona il mondo della finanza. Tra quei due milioni, infatti, non ci sono solo il vicino di casa e qualche gamer annoiato, ma anche esperti di finanza, persone che studiano i mercati e il loro funzionamento da anni, che sanno bene, a differenza di molti, come funziona una vendita allo scoperto e i mezzi per contrastarla, quindi non è stata una sorta di rivoluzione popolare. Resta importante, tuttavia, il modo in cui ciò è avvenuto, non tramite telefonate tra broker incravattati che si passano informazioni, come si vede nei film, ma su un social, in una conversazione tra persone, magari in pigiama sul divano.

C’è poi un altro aspetto portato alla luce dal caso GameStop. Quanti avevano capito dal primo articolo letto cosa fosse successo esattamente? Quanti giornalisti hanno spiegato le dinamiche finanziarie dietro il fenomeno, prima di utilizzare paroloni spaventosi e incomprensibili? Il caso GameStop ha dimostrato che la finanza e l’economia non sono materie che coinvolgono solo pochi eletti e che tutti possono averci a che fare.

Nonostante questo, nell’indagine condotta dall’OCSE sui Paesi del G20 l’Italia risulta penultima alla voce «Financial knowledge, attitudes and behaviour», quindi nell’alfabetizzazione finanziaria. In un mondo dove l’economia e la finanza sono uno dei fulcri del discorso politico, anche internazionale, protagoniste di riforme e accordi, questo dato significa che non se ne parla abbastanza, non vengono insegnate e spiegate adeguatamente, che le persone non vengono dotate degli strumenti adatti per muoversi e comprendere nella maniera giusta un aspetto così importante delle loro vite, relegando le materie economiche a discorsi quasi elitari, quando Reddit ci ha dimostrato che in realtà sono alla portata di tutti.

Martina Di Paolantonio
Dal 1999 faccio concorrenza all'agenzia di promozione turistica abruzzese, nel tempo libero mi lamento per qualsiasi cosa.

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