Del: 5 Maggio 2021 Di: Michela La Grotteria Commenti: 0

Il 5 di ogni mese, 5 libri per tutti i gusti: BookAdvisor è la rubrica dove vi consigliamo ciò che ci è piaciuto di recente, tra novità e qualche riscoperta.


Aspettando Bojangles, Olivier Bourdeaut (Neri Pozza)

È un universo familiare fantastico quello in cui cresce il protagonista: i genitori sono due animi spumeggianti, il padre ogni giorno chiama la madre con un nome diverso, festeggiano San Valentino il giorno dopo e la sera amano ballare sulle note di qualche disco jazz, soprattutto Mister Bojangles di Nina Simone. La loro casa, abitata anche da un grosso uccello elegante, la damigella di Numidia, è una parentesi di felicità in cui non è ammesso parlare delle cose tristi del mondo: l’esordio di Olivier Bourdeaut è un successo strepitoso e scorrevolissimo.


Queenie, Candice Carty-Williams (Einaudi)

Definito «la commedia inglese più cool del momento», Queenie è un libro amaro e divertente allo stesso tempo. La protagonista è una ragazza – la sola di colore in un giornale londinese in cui si sente circondata da gente altezzosa. Ha un ragazzo, bianco, che però la scarica senza riguardo di alcun genere, e a quel punto l’equilibrio di Queenie crolla: per recuperarlo si infila in una serie di relazioni, di chat al femminile e di sessioni di terapia, il tutto sullo sfondo di una Londra febbricitante e promettente.


La Spartizione, Piero Chiara (Oscar Mondadori) – recensione di Elisa Letizia

Un classico moderno da riscoprire o scoprire per la prima volta. Si tratta del romanzo pubblicato nel 1964 dallo scrittore italiano Piero Chiara, autore di indubbio talento narrativo,  che   con   il   suo   stile   elegante   ed   ironico  è   capace   di coinvolgere il lettore, grazie alla leggerezza e la vivacità delle sue storie. Una trama che include personaggi di fantasia grotteschi, talvolta tanto brutti da diventare teatralmente burleschi. Altrettanto comiche sono le vicende in cui sono coinvolti, il tutto ambientato in un piccolo paesino, Luino. È la storia di un distinto funzionario, il signor Emerenziano Paronzini trasferitosi in questa piccola cittadina in cerca di moglie. La troverà, anzi ne troverà tre: le sorelle Tettamanzi. Le tre donne vivono col padre, la cui passione è quella dimcoltivare frutti deformati e mostruosi. Tanto è grande questa mania che le sue tre figlie riprendono le peggiori   malformazioni   delle   sue   creazioni ortofrutticole.  Una storia che non può fare a meno di strappare un sorriso al lettore. 


La vita istruzioni per l’uso, George Perec (BUR Rizzoli)

Un romanzo che procede come una scacchiera: Perec immagina un condominio di 100 stanze, 100 caselle contenenti ciascuna una storia da raccontare, e sulle quali ci si può spostare secondo i movimenti della pedina del cavallo. In questo modo si crea una narrazione fatta di tante storie, collegate da una serie di rapporti reciproci, ma soprattutto fatta di tante vite umane diverse, intricate, misteriose, divertenti. Un libro indicato da Calvino come esempio di iper-romanzo, ovvero un luogo «d’infiniti universi contemporanei in cui tutte le possibilità vengono realizzate in tutte le combinazioni possibili».


La stiva e l’abisso, Michele Mari (Einaudi) – recensione di Michele Pinto

La stiva e l’abisso, uscito per la prima volta nel 1992, è un piccolo libro di deliri e fantasie, capace di esplorare e rivoltare il linguaggio e di costringere la lingua italiana al tormento di una graticola implacabile. Michele Mari racconta le vicende di un galeone spagnolo immobilizzato dalla bonaccia, a bordo del quale si animano alcuni personaggi. Ma il romanzo è in realtà una storia sulle storie, una narrazione sul loro perpetuarsi, che riesce a realizzarsi pienamente nel contesto onirico di un galeone incapace di muoversi, dove la perdita della ragione e la follia prendono il sopravvento. Il capitano è costretto a letto da una cancrena, il suo secondo ordisce trame e complotti. Tutt’intorno l’equipaggio sembra preda di una follia inspiegabile, che trova la sua fonte in un pesce immaginario dai poteri sovrannaturali. Ma questo pesce è molto di più: è il simbolo stesso della pazzia della narrazione, delle storie che non smettono mai di essere raccontate e di raccontare le cose che accadono e quelle che non accadono. È un libro che contiene altri libri: inclassificabile e insieme visionario.

Michela La Grotteria
Made in Genova. Leggo di tutto per capire come gli altri vedono il mondo, e scrivo per dire come lo vedo io. Amo le palline di Natale, la focaccia nel cappuccino e i tetti parigini.

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