Del: 30 Settembre 2021 Di: Laura Cecchetto Commenti: 0

La Menneskebiblioteket, in inglese Human Library, è un’organizzazione no profit di Copenhagen, in Danimarca, attiva da circa vent’anni in più di 80 paesi nata grazie a Ronni Abergel. 

È una biblioteca vivente, composta non da libri cartacei o digitali, bensì da persone in carne ed ossa. I lettori possono “prendere in prestito” un “libro umano” e intrattenere con lui/lei una conversazione di circa 30 minuti sulle sue esperienze personali, sintetizzate nel titolo del libro, scelto tramite catalogo. L’ampia selezione di libri permette di scegliere tra moltissime storie e punti di vista, fornendo una panoramica culturale globale. I libri umani, che partecipano all’organizzazione come volontari, fanno parte di gruppi sociali interessanti da pregiudizi, stigmatizzazioni o discriminazioni socio-culturali e ne diventano portavoce, condividendo la propria esperienza e il loro vissuto con coloro che hanno il desiderio di ascoltarlo/a. 

La Human Library ha come obiettivo quello di creare uno spazio sicuro per il dialogo tra i “libri umani” e i loro lettori, aiutando a combattere la discriminazione e i conflitti, contribuendo alla coesione sociale, all’esaltazione delle culture e alla difesa dei diritti umani. Essa pone l’accento su temi come l’inclusività, l’avvicinamento di mondi e pensieri diversi, l’affrontare la paura del diverso e dello straniero agendo con pazienza, tatto, empatia e rispetto, ma anche con curiosità, accettazione e partecipazione salvaguardando i libri umani e la loro integrità morale e culturale. L’organizzazione danese promuove eventi in tutto il mondo, offrendo la possibilità di diventare parte della libreria umana a tutti coloro che posseggono una storia da raccontare che possa influire positivamente sull’inclusione culturale. 

Chiunque può decidere di diventare lettore assiduo dell’organizzazione, contribuendo nel far conoscere questa preziosa iniziativa. 

In Italia sono attive in questo ambito la Biblioteca Vivente, una cooperativa impegnata in progetti di inclusione sociale e culturale attiva dal 1999 legata ad ABCittà, che promuove un percorso analogo a quello dell’organizzazione di Abergel, e Human Library Toscana attiva dal 2015 grazie all’Associazione Culturale Pandora.  

Progetti come questi meriterebbero di essere conosciuti non solo globalmente ma anche localmente soprattutto per via del crogiolo linguistico, culturale e sociale che è diventata la società odierna, troppo spesso piegata dagli stereotipi e dalla discriminazione del diverso e dello straniero. Per vivere in armonia nel rispetto delle culture è ormai fondamentale formare e formarsi all’accettazione, all’integrazione e alla condivisione: il diverso che tanti temono è solamente qualcuno o qualcosa che non si ha ancora avuto l’occasione di conoscere ed approfondire, non è necessariamente una minaccia. La Human Library Organization permette e stimola la conoscenza del non ancora conosciuto tramite eventi e conversazioni a cui diversamente non ci si sarebbe potuti approcciare facilmente. 

Fin dall’antichità l’uomo sente la necessità del dialogo, soprattutto orale, tra persone anche diverse tra loro per arricchire la propria conoscenza e tramandarla ai posteri affinché non venga perduta e diventi patrimonio comunitario. 

Il dovere di qualsiasi comunità è dunque quello di tutelare e diffondere le poliedriche visioni del sé e delle esperienze ad esso legati affinché il diverso non sia più ritenuto tale, ma parte integrante della società, valorizzandone la multiculturalità e le possibilità di accrescimento sia del singolo individuo che della collettività. 

Laura Cecchetto
Scopro il mondo e me stessa con il naso dentro a un libro, rifletto su ciò che mi circonda e prendo appunti. Narro ciò che leggo, e di conseguenza ciò che provo, per relazionarmi con ciò che mi sta attorno, possibilmente con una tazza di tè sulla scrivania.

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