La statista Angela Merkel dice addio alla politica, dopo sedici anni a capo del Governo tedesco nella carica di Cancelliera, dopo aver goduto anche di un ruolo di spicco in Europa. Merkel aveva già annunciato il 29 ottobre 2018 il proprio ritiro dalla politica nel 2021.
All’inizio della sua carriera era conosciuta semplicemente come «la ragazza dell’Est», per via delle sue origini nella Germania orientale, ma col passare degli anni ha acquisito titoli molto più prestigiosi, come «la Cancelliera eterna» e «imperatrice d’Europa».
Per ben 10 anni consecutive Forbes Magazine l’ha nominata «la donna più potente al mondo», l’ultima volta nel 2020.
Aprendo un qualsiasi sito che riporti la biografia e la carriera politica della Cancelliera è facile convincersi delle ragioni che hanno spinto gli osservatori di Forbes a conferirle il primo posto in questa ambita classifica. Merkel è stata la prima donna ad essere eletta Cancelliera federale della Germania, è stata il capo del Governo tedesco in assoluto più giovane, nonché la prima a provenire dalla Germania dell’est.
Inoltre, per quanto attiene alla longevità del mandato, ha raggiunto il record del suo mentore Helmut Kohl, uomo che le ha aperto la strada sulla politica.
La Cancelliera è stata anche al comando del G8 come Presidente, la seconda donna della storia a ricoprire questo ruolo, dopo Margaret Tatcher.
La lunghissima permanenza al governo di Merkel le ha concesso di incontrare e lavorare con cinque premier del Regno Unito, quattro presidenti di Francia e Stati Uniti e ben 9 presidenti del Consiglio italiani. Nella sua lunga carriera ha sempre dimostrato competenza e serietà, riuscendo a mantenere toni calmi e rispettosi anche con i suoi avversari politici.
Non è certo un caso se i sondaggi affermano che se la «Cancelliera eterna» si fosse candidata per la quinta volta, avrebbe probabilmente vinto.
I cittadini tedeschi hanno dimostrato di aver apprezzato il duro lavoro portato avanti dalla Cancelliera negli ultimi anni concedendole sempre piena fiducia, supportati dagli ottimi risultati che la «L’imperatrice di Europa» ha ottenuto nel corso dei suoi mandati. Le fonti del Financial Times affermano infatti che da quando è stata eletta il prodotto interno lordo pro capite tedesco è cresciuto a una velocità doppia rispetto alle altre nazioni.
Merkel ha anche saputo gestire con abilità le crisi che si è trovata ad affrontare, una su tutte quella finanziaria del 2009. In quell’occasione si servì di metodi d’azione diversi e vincenti, come per esempio la creazione di un sistema di assicurazione contro la disoccupazione. Merkel ha protetto con successo l’economia tedesca, creando anche nuovi posti di lavoro.
Nel 2015 il governo della Cancelliera dovette fare i conti con una nuova emergenza, quella dei rifugiati. Merkel decise di accogliere un milione di persone, provenienti per la maggior parte dalla Siria, fuggiti all’epoca da una sanguinosa guerra civile. Nel 2020 ha inoltre dovuto affrontare la crisi pandemica, mostrando decisione nelle sue scelte di duro lockdown.
Non mancano però alcuni lati negativi dei governi a firma Merkel: i cittadini tedeschi hanno lamentato soprattutto la mancanza di investimenti, in particolare modo sul lato ambientale e digitale, settori non poco importanti per le future generazioni.
In ogni caso è innegabile che Merkel si sia sempre distinta in pubblico per il suo comportamento serio e deciso, ma senza mai imposizioni con modi non consoni.
Sia in Europa che in Germania si dunque è sempre presentata come una guida rassicurante e pacata.
La sua popolarità è legata, oltre al suo grande valore politico, ad alcuni gesti che l’hanno resa riconoscibile in tutta Europa, come il famosissimo intrecciarsi delle mani, con dita unite e pollici verso l’alto. Parecchi esperti hanno cercato di dare un significato al gesto, e molti concordano sul fatto che probabilmente la Cancelliera voglia trasmettere stabilità, sia alla sua nazione sia negli affari esteri. Molto nota è anche la sua usanza di indossare molto spesso tallieur di colore sgargiante.
Infine ricordiamo un altro, fondamentale settore nel quale Merkel si è distinta: l’occupazione femminile. Secondo le fonti del Financial Times un suo innegabile successo è la creazione di molti posti di lavoro per le donne tedesche. La Germania ha infatti il più alto tasso di occupazione femminile rispetto alle altre nazioni del G7. Questo è potuto accadere anche grazie alla grande presenza di congedi e sussidi parentali che danno un aiuto concreto alle mamme lavoratrici. Con il suo impegno in politica Merkel ha dimostrato che anche le donne possono avere una florida carriera occupando anche ruoli di primo piano.
Ora la Germania ha il compito di nominare il nuovo Cancelliere del Governo tedesco, che dovrà fare i conti con un’eredità politica ingombrante, mentre l’Unione Europea sta cercando di trovare un Capo di Stato che sia in grado che di prendere le redini dell’Europa con lo stesso vigore con cui le governava Angela Merkel.