È arrivato il grande giorno e bisogna festeggiare in grande stile, ma occhio a evitare alcuni sprechi inutili! Il tappeto di coriandoli che rimarrà davanti alla sede dell’università almeno fino a Pasqua o quel completo comprato per essere indossato una volta sono tra questi.
Organizzare una festa di laurea come si deve senza impattare eccessivamente è possibile, e basteranno pochi accorgimenti. Parrà cosa di poco conto, ma in una università come la Statale, che conta 60mila immatricolati l’anno, è importante che anche nel giorno della laurea ognuno faccia la sua parte.
Per questo, proprio con l’avvicinarsi di uno dei momenti dell’anno in cui molti studenti indosseranno la tanto agognata corona d’alloro, l’associazione studentesca Statale a impatto zero, che promuove iniziative a tema ambientale, ha fornito in un post su Instagram alcuni consigli per festeggiare il giorno della laurea in modo più sostenibile.
Prendendo spunto dall’iniziativa di Statale a impatto zero, proponiamo qui riassunti in alcuni punti tutti i consigli per rendere più sostenibile la vostra laurea.
Esistono numerosi materiali con cui rivestire la vostra tesi: scegliete quelli meno impattanti come tela o canapa, che sono anche i più economici. Da evitare i materiali di origine animale, come pelle e seta, che hanno un alto impatto (in modo particolare la concia della pelle è tra le attività più dannose per l’ambiente e per la nostra salute, per via delle sostanze chimiche prodotte). Un’alternativa è la similpelle, spesso prodotta in PVC. Si tratta di un derivato difficilmente smaltibile, ma per un oggetto così duraturo come una tesi di laurea può andare.
Infine, puoi scegliere di non plastificare le pagine della tua tesi, e se sei proprio un ambientalista senza freni puoi usare addirittura della carta riciclata.
Se per ogni occasione compriamo un vestito nuovo, magari perché le mode cambiano, aumenta di certo il nostro impatto sull’ambiente. Prova a pensare se non hai nessun vestito che puoi riutilizzare per la tua laurea, magari chiedendo anche a parenti e amici che hanno le tue taglie se possono prestarti qualcosa. In generale, riutilizzare i capi che abbiamo nell’armadio è sempre la scelta più sostenibile. Per esempio, sarebbe ottimale avere nell’armadio un completo che si presti per diverse occasioni formali, come è il caso della laurea.
Potremo poi creare un abbinamento differente scegliendo un’altra maglietta o camicia che abbiamo nell’armadio, o ancora, a volte può bastare un accessorio (come una cravatta o un papillon, o una cintura) può cambiare il nostro look. Prima di acquistare, chiediamoci sempre se abbiamo davvero bisogno di quella cosa nuova.
Spargere coriandoli addosso al vostro amico neolaureato sarà divertente per quel mezzo secondo in cui li lancerete, ma per molto tempo quelle plastiche rimarranno nell’ambiente. Meglio evitarli. Anche gli sparkles andrebbero evitati, specie sulle torte. Le scintille luminose, bruciando, rilasciano infatti alcuni metalli come alluminio e bario che sarebbe meglio non respirare né tantomeno ingerire!
Evitare l’usa e getta è sempre la scelta migliore per l’ambiente e per il portafoglio.
Per organizzare un rinfresco sfizioso non sono necessari carne o derivati, di cui gli esperti suggeriscono di limitare il consumo. Queste industrie contribuiscono infatti in larga misura alle emissioni globali di gas serra. Potrete accompagnare il tradizionale brindisi ad esempio con salatini, pizzette e focacce (che potrete acquistare dal panettiere, se non avete voglia di prepararli). Evitate in modo particolare buste di salumi e formaggi preconfezionati “per feste”!
Lo stesso vale per il dolce: se proprio non volete rinunciare ad una torta tradizionale, almeno evitate quelle confezionate. Per l’acqua, non comprate bottiglie! Approfittate dei distributori BeviMI, che offrono gratuitamente acqua naturale e frizzante. Uno di questi distributori si trova nell’atrio bacheche di Festa del Perdono (al piano terra, atrio centrale).
A meno che il vostro brindisi non si svolga a casa o in un locale, difficilmente a una festa di laurea potrete fare a meno di comprare posate e bicchieri usa e getta. Preferite allora quelli biodegradabili ed evitate quelli in plastica, che la legge italiana 53/2021 mette al bando: quelli che troviamo sono fondi di magazzino.
Per regalare ai vostri invitati un oggetto che ricorderà loro di aver preso parte al vostro giorno speciale, non è necessario impattare. Esistono per esempio bomboniere ecosostenibili, il cui ricavato sostiene la ricerca, come quelle del WWF. Legambiente propone anche bomboniere con semi di piante e fiori, da piantare: un’idea da cui prendere spunto anche per chi ama confezionare regali personalizzati e fatti in casa.
Infine, anche gli atenei possono giocare un ruolo importante. Lo ha dimostrato l’iniziativa dell’Università degli Studi di Camerino, che ha pensato a dei coriandoli che contengono semi di fiori da usare alla festa di laurea. L’idea è che ogni rifiuto possa trasformarsi in una risorsa: speriamo che l’iniziativa arrivi presto anche dal nostro ateneo.