Del: 23 Febbraio 2022 Di: Riccardo Garosi Commenti: 0
Strade solari: svolta sostenibile o illusione?

Sui tetti degli edifici, nei parcheggi, in mezzo a campi incolti… sono tanti i posti in cui vengono ormai installati i pannelli solari, ma negli ultimi anni è stata sperimentata un’ulteriore soluzione per produrre energia pulita attraverso i pannelli fotovoltaici: l’installazione di pannelli solari su strada.

Si tratta di piccoli pannelli fotovoltaici installati al posto dell’asfalto delle strade o di percorsi ciclo-pedonali, che hanno lo scopo di produrre energia elettrica, ma anche di sostituirsi alla segnaletica stradale.

Ad oggi non sono molto diffuse nel mondo poiché è in fase di studio il rapporto tra costi e reali benefici di questa “nuova” metodologia di produzione di energia. I pro di questo nuovo metodo sono molti: oltre a quello più importante di produrre energia pulita, vi è la possibilità di sfruttare i led di ogni pannello solare per illuminare o delineare parcheggi, strisce pedonali e segnaletica stradale, infine vi è la possibilità di rendere più smart le strade con il riconoscimento di detriti e di traffico intenso oppure di raccogliere energia per sciogliere il ghiaccio che si potrebbe venire a formare nei periodi più freddi dell’anno.

Anche gli svantaggi non sono da meno: l’angolo di inclinazione di questi pannelli non è ottimale e producono quindi meno potenza, lo sporco, la polvere e il traffico provocano una limitazione di luce assorbita, infine a causa di bassa circolazione dell’aria vi è un surriscaldamento dei pannelli che provoca una perdita di efficienza energetica.

Una delle prime strade solari costruite è in Francia, dove i kWh/giorno sono circa 409 a differenza degli 800 che erano stati previsti. Al contrario, l’impianto solare Cestas vicino a Bordeaux, che presenta file di pannelli solari attentamente inclinati verso il sole, ha una potenza massima di 300.000 kW e un costo di 360 milioni di euro, un decimo quindi del costo della strada solare e genera tre volte più energia.

Un’altra strada solare è stata prodotta in Cina ed è composta da tre strati: quello superiore è composto da cemento trasparente, quello intermedio dai pannelli fotovoltaici e quello inferiore serve come isolante. L’area che comprende la strada solare è di circa 5.875 m2.

Probabilmente sotto l’aspetto della mera produzione di energia, se calcoliamo anche i costi di realizzazione, si tratta del “peggior” modo di produrre energia pulita; tuttavia, le strade solari sarebbero un’ottima soluzione sotto l’aspetto dell’impatto paesaggistico, visto che si andrebbe a modificare aree urbane già cementificate dove sono presenti edifici, strade e autostrade, mentre non si andrebbe (o si andrebbe meno) a intaccare ad esempio un terreno o in generale un’area verde.

Numerosi pro e contro quindi per questo nuovo metodo di produzione di energia pulita che è in fase di studio e che, in caso di miglioramenti, aggiungerebbe un tassello importante verso la transizione ecologica del nostro Pianeta.

Illustrazione di Michele Bettollini.

Riccardo Garosi
Politico in erba, mi piace parlare di sostenibilità in maniera trasversale. Scrupolosamente attento all'ambiente da far invidia a Greta Thunberg. Grande amante del cibo.

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