Del: 5 Aprile 2022 Di: Rebecca Nicastri Commenti: 0
Bookadvisor, consigli di lettura di aprile

Il 5 di ogni mese, 5 libri per tutti i gusti: BookAdvisor è la rubrica dove vi consigliamo ciò che ci è piaciuto di recente, tra novità e qualche riscoperta.


La felicità del lupo, Paolo Cognetti (Einaudi) – recensione di Rebecca Nicastri

Vincitore nel 2017 del Premio Strega con Le otto montagne (Einaudi 2016), Paolo Cognetti ci trasporta tra il profumo dei larici e le conversazioni dei boscaioli delle montagne di Fontana Fredda. Trentasei brevi capitoli costruiscono immagini di luoghi puri e autentici, in cui a dettar legge è la natura e in cui l’uomo è costretto a seguirne i ritmi. Tra il trascorrere lento degli inverni, il riapparire della stagione calda e poi l’arrivo dei lunghi autunni, le montagne sono luoghi d’incontro tra personaggi splendidamente caratterizzati, le cui vite si intrecciano e si modificano l’un l’altra: Fausto, uomo sulla quarantina, si abbandonerà a un’intensa relazione con la giovane Silvia, ventisettenne alla ricerca di se stessa. «Ma cosa ci faceva lì, uno scemo di quarant’anni senza famiglia e senza lavoro, se non inseguire la ridicola utopia del vivi-nel-posto-che-ti-fa-felice?». E forse a ricercar la felicità era anche quel lupo solitario che vagava da una valle all’altra, quel “fuorilegge” che sembrava aver fatto ritorno tra i suoi antichi monti, ritrovando “una memoria lontana, un ricordo ricevuto in eternità”.


La nuova manomissione delle parole, Gianrico Carofiglio (Feltrinelli) – Recensione di Matilde Elisa Sala

Quanto può essere grande la forza delle parole? Forse non ci si rende pienamente conto di quanto uno strumento, in apparenza così piccolo e innocuo, sia l’arma più potente che abbiamo, in grado di trasformare la realtà in cui siamo immersi. Le parole possono aiutarci a vedere più chiaramente il mondo ma allo stesso tempo, se usate in maniera errata, a manometterlo del tutto. Il carattere duplice del linguaggio è proprio ciò su cui si basa questa breve riflessione, un “gioco personalissimo”, di Gianrico Carofiglio. Attraverso la scelta di alcuni vocaboli specifici, pilastri del lessico civile, come vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, popolo, l’autore ci accompagna in un viaggio straordinario e formativo, che ci mostra da una parte la deformazione delle parole, soprattutto in ambito pubblico e politico; dall’altra la possibilità di recuperare il loro significato autentico. D’altronde, «salvare le parole dalla loro manomissione oggi, significa essere cittadini liberi».


Sex and the climate, Stefano Caserini (People) – Recensione di Laura Colombi

Indagare il cambiamento nella società e saperlo raccontare in forma pop, ma con rigore scientifico, è da sempre la missione della casa editrice People. Il catalogo 2022 della collana Idee si apre con la firma di Stefano Caserini, docente di Mitigazione dei cambiamenti climatici del Politecnico di Milano e affermato divulgatore. Sex and the climate racconta come i cambiamenti climatici stiano cambiando le nostre vite, a partire dalla nostra vita sessuale. Caserini dimostra, citando una serie di pubblicazioni scientifiche, l’effettiva rilevanza del tema “clima e sesso” che, se non un tabù, è ancora oggi fatto di costume e non tenuto in considerazione da alcun rapporto dell’ IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico). Attraverso i capitoli del libro, il lettore può seguire un percorso che parte dal problema climatico e dalle sue cause per arrivare alle conseguenze più propriamente psicologiche, sempre in una chiave leggera (ma non semplicistica) adatta soprattutto ai non addetti ai lavori, a chi non è interessato direttamente al cambiamento climatico. «Convincere le persone a impegnarsi a ridurre le emissioni dei gas climalteranti, anche dedicando più tempo a coltivare la propria gioia di vivere e di amarsi, richiederà tempo. […] Forse il problema oggi non sta nel convincere sempre più persone dell’importanza dell’ambiente, del clima e della sostenibilità, ma nell’osare di più, collettivamente. […] Passare all’azione, vincere la passività».


Randagi, Marco Amerighi (Bollati Boringhieri) Recensione di Arianna Locatelli

Recentemente rientrato tra i dodici libri selezionati per il Premio Strega 2022, Randagi è il secondo romanza di Marco Amerighi. La storia racconta della vita di Pietro Benati, ragazzo cresciuto a Pisa in una famiglia su cui grava una maledizione: tutti i maschi Benati prima o poi scompaiono. Pietro è convinto capiterà anche a lui ma, mentre aspetta il suo destino, la vita scorre regolare. Pietro dà l’impressione di essere smarrito: il fratello Tommaso eccelle in tutto ciò che fa, la madre è una preoccupata cronica e il padre è una figura contraddittoria e nociva. Durante l’università decide di recarsi a Madrid per tentare di smuovere la sua vita dalle fondamenta e qui l’incontro con due persone segnerà definitivamente la sua esistenza: Dora, ragazza misteriosa e dal passato tormentato e Laurent, coinquilino di Pietro, ex surfista dedito al vizio. La storia di Randagi racconta della vita di un ragazzo che cerca il proprio posto nel mondo provando a superare ostacoli e dolori che hanno caratterizzato la sua giovinezza, nel tentativo di far pace con se stesso e con un passato spesso rifuggito.


Il re delle cicatrici, Leigh Bardugo (Mondadori) – recensione di Giulia Guadagno

Questo è il primo volume dello spin off di Sei di Corvi, perciò è consigliato leggerlo solo se si conosce la saga principale. I protagonisti delle vicende devono riuscire a superare le loro paure per il bene del popolo. I capitoli del libro seguono le vicende dei vari personaggi permettendo così di immergersi completamente nella storia. Lo stile di Leigh Bardugo è sempre rapido e non dà modo di annoiarsi un solo istante. Il re delle cicatrici non ha assolutamente deluso le aspettative e rende molto curiosi di sapere come si concluderà la storia di Nikolai, re di Ravka e della sua maledizione.

Rebecca Nicastri
Classe 2000. Studio lettere, sono innamorata del mondo e vorrei sapere tutto di lui. Per me le giornate sono sempre troppo corte.

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