Del: 20 Aprile 2022 Di: Giorgia Fontana Commenti: 0
Pillole di economia. La retta di bilancio

Le tematiche di carattere economico rientrano senza dubbio nel ventaglio di argomenti spesso difficili da comprendere a fondo per chi non ne ha mai approfondito lo studio. Abbiamo deciso di dare vita a questa rubrica nella quale cercheremo di sviscerare, con il linguaggio più semplice e accessibile possibile, vari temi economici legati all’attualità. A questo link trovate le scorse puntate.


La guerra tra Russia e Ucraina, tra le tante drastiche conseguenze che uno scontro bellico comporta, sta causando un grave scombussolamento a livello economico. I mercati traballano, le azioni delle più importanti multinazionali crollano a vista d’occhio e l’inflazione è alle stelle.

L’inflazione che negli ultimi mesi ha coinvolto ogni genere di prodotto, dal gelato al gasolio, dall’energia elettrica al caffè, ha fatto più volte discutere. In particolare, si è parlato di domanda crescente e offerta decrescente delle materie prime: la guerra tra Russia e Ucraina che sta coinvolgendo i paesi dell’Europa dell’Est ne è una delle principali cause. Quando si trattano tematiche che hanno un così importante impatto sulla propria quotidianità, è fondamentale che se ne capiscano gli aspetti economici. I termini impiegati da professori ed economisti, tuttavia, non sono sempre facilmente comprensibili ai più. Finché si citano la curva di domanda o la curva di offerta, il significato è abbastanza intuibile. Ma quando si affrontano terminologie più specifiche, la connessione logica non è immediata. Cosa s’intende, ad esempio, quando ci si riferisce alla retta di bilancio?

Innanzitutto, è un concetto che viene studiato in microeconomia. Si tratta della materia che si occupa di comprendere come i singoli individui compiono le proprie scelte in condizione di scarsità.

Detto così, sembra una definizione un po’ anacronistica: chiunque viva in un paese economicamente sviluppato non si riconoscerebbe mai in queste parole. Tuttavia, la cosiddetta “condizione di scarsità” non deve essere interpretata attraverso un criterio troppo riduttivo.

Come è facilmente intuibile, la scarsità non riguarda quasi mai i beni materiali, che sono spesso in sovrabbondanza rispetto alla popolazione: basti pensare al cibo in eccesso tra le file del supermercato o le smisurate produzioni nell’industria fast fashion. Quando si parla di scarsità, ci si riferisce anche ad altri fattori: il tempo, ad esempio, è un bene scarso per chiunque, poiché inizia ad esaurirsi dal momento in cui si viene al mondo. Analogamente, lo è anche l’energia richiesta per affrontare gli impegni della giornata: se si frequenta la palestra per quattro ore di fila, difficilmente si riuscirà a scalare una montagna subito dopo. Per questo motivo, è necessario comprendere che la condizione di scarsità riguarda chiunque e qualunque scelta, indipendentemente dall’apparenza. Nel momento in cui si è scelto di impiegare la propria energia, per natura scarsa, in un’attività come la palestra, viene presa implicitamente anche la decisione per cui la stessa energia non verrà utilizzata per scalare la montagna. Si tratta quindi di un’espressione della volontà dell’individuo, che preferisce l’una all’altra attività. La microeconomia si occupa quindi di comprendere come questo genere di scelte vengano prese dai singoli soggetti: perché è preferibile andare in palestra che in montagna?

Gli studi che vengono eseguiti per analizzare il comportamento dei singoli individui sono parecchi, e altrettanti gli strumenti per condurli. Uno di questi è il vincolo di bilancio (o retta di bilancio).

Il vincolo di bilancio viene utilizzato basandosi innanzitutto sulla teoria della scelta razionale del consumatore.

Si tratta di uno dei fondamenti dell’analisi sulle decisioni individuali d’acquisto: parte dall’assunto che i consumatori entrino a far parte del mercato con preferenze ben definite. Questi devono quindi solo preoccuparsi di distribuire il proprio patrimonio e soddisfare le proprie necessità. Seppur apparentemente semplice, questo processo è costituito da due fasi: la prima consiste nell’individuazione dei beni che il consumatore è in grado di comprare. Ciò significa che, in base alla propria disponibilità economica, ogni acquirente dovrà disegnare un limite immaginario attorno ai prodotti o ai servizi che può effettivamente permettersi. La seconda fase è quella di selezionare, tra i beni possibili, quello preferito.

Per identificare i beni che il consumatore può permettersi di acquistare, è necessario considerare la retta di bilancio.

Si ipotizzi che l’acquirente in questione debba spartire il proprio reddito tra soltanto due beni, ad esempio il cibo per sostentarsi e l’affitto della sua abitazione. Essi costituiscono il paniere di beni di cui il consumatore usufruirà: il paniere è una particolare combinazione tra i due beni che gli permetterà di ottenere sia cibo che alloggio nella quantità desiderata, entro i limiti del proprio reddito. Chiaramente, le combinazioni possono essere davvero tante e variare in base alle necessità dell’individuo: se egli prendesse in locazione un monolocale in centro a Milano, la quantità di reddito impiegata per l’abitazione sarebbe particolarmente elevata e limiterebbe le spese per il cibo. Viceversa, se si accontentasse di una stanza in un appartamento condiviso fuori Milano, potrebbe permettersi una quantità maggiore di cibo. Per semplificare la visione dei panieri possibili, solitamente viene creato dagli economisti un piano cartesiano che ha sull’asse delle ascisse un bene e sull’asse delle ordinate l’altro. In questo modo è possibile individuare immediatamente quanto cibo può consumare il compratore, per permettersi di pagare un certo affitto o viceversa.

Procedendo in questo modo, è possibile disegnare infiniti punti sul grafico, che rappresentino tutte le combinazioni di cui il consumatore può fare uso in base al proprio reddito. In particolare, possono essere indicate le combinazioni di beni per cui l’individuo spenderebbe tutto il suo patrimonio economico. Ad esempio, considerando che l’affitto ha prezzo unitario di 1€ e il cibo di 0,80€, se la disponibilità economica settimanale del consumatore fosse di 100€, egli potrebbe acquistare al massimo 30 unità di alloggio e 80 di cibo, o 60 di alloggio e 50 di cibo e così via. Unendo i punti che graficamente indicano questi panieri di beni, si ottiene il cosiddetto vincolo di bilancio: una retta che indica tutte le combinazioni consumabili dall’individuo, se egli spendesse tutto il budget che ha a disposizione.

La retta varia al variare del rapporto tra i prezzi del bene sull’asse Y e di quello sull’asse X: la pendenza del vincolo di bilancio misura quindi la quantità del bene dell’asse Y al quale il consumatore deve rinunciare per poter acquistare un’unità aggiuntiva del bene sull’asse X.

Ovviamente succede di rado che un individuo spenda tutto il suo patrimonio in due beni soltanto. La retta di bilancio sta proprio ad indicare il limite che egli non può superare: ogni paniere al di sopra di essa supera le possibilità economiche del consumatore ed è perciò inaccessibile. Tuttavia, ogni combinazione sottostante alla retta permetterebbe all’individuo di consumare una certa quantità di entrambi i beni, risparmiando parte del proprio reddito. L’area geometrica in questione è definita insieme di bilancio, e corrisponde ad un triangolo rettangolo limitato dal vincolo di bilancio e dagli assi cartesiani.

Per riassumere, la retta di bilancio indica quel limite che il compratore, quando si affaccia sul mercato per l’acquisto di beni, non può superare per mancanza di disponibilità economica.

Si tratta di uno strumento fondamentale per gli economisti che vogliono capire come i vari individui prendano le proprie decisioni e a quali beni questi possano effettivamente rivolgere la propria attenzione.

Giorgia Fontana
Ciao! Sono Giorgia, ho 19 anni e frequento il corso di Economia e Management all'Università degli Studi di Milano. Nella vita, mi piace essere green e far sapere agli altri che la sostenibilità non deve essere per forza noiosa! Qui su Vulcano, mi troverete come referente della rubrica di Economia :)

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