Del: 10 Luglio 2022 Di: Gabriele Benizio Scotti Commenti: 0
Musiracconti. Musica per quando si è in sessione

Il 10 di ogni mese, la prima rubrica di racconti che suggerisce musica per ogni situazione. Oggi, quattro consigli per quando si è in sessione.


Luglio vuol dire estate, sole, mare e divertimento… non però se si studia o si lavora. La sessione di giugno e luglio molto spesso è l’ultima opportunità per redimere una annata non troppo positiva, per altri invece rappresenta il rush finale per potersi godere un’estate senza dover pensare agli esami rimanenti a settembre. In queste situazioni poche cose possono aiutarci: nervi saldi, lucidità, pazienza e, perché no, anche la musica. Andiamo qui di seguito a illustrare quattro album da ascoltare per rilassarsi nel bel mezzo di una sessione infernale.


Milton Nascimento, Lo Borges, Clube da esquina

Genere: MPB (musica popular brasileira)

Studiare sotto il sole torrido di luglio non è facile per nessuno. Sì è stanchi, accaldati, si vorrebbe fare un bagno in una spiaggia lontana, lontana dal clima funereo e desolante della propria cittadina i primi di luglio, vista attraverso la finestra mentre ci si rompe a testa sui libri. Ecco che il nostro Club de Esquina ci porterà direttamente dall’altra parte del mondo, fotografando la parte più allegra, passionale e nostalgica del Brasile. Stirate i vostri nervi mentre camminate sotto il sole e vi tuffate nelle acque brasiliane, mentre la musica che risuona in spiaggia vi travolge nel suo ritmo. Siete lontani dai vostri libri, da quella scrivania che non si adatta a voi, l’hanno fatta troppo bassa e vi ingobbisce. Tra balli e canti vi sdraierete sulla sabbia, godendovi dei momenti di pace e pregustando quella saudade che vi aspetterà al ritorno. Tuttavia l’album finisce, siete rimasti in casa l’intera giornata, e vi rendete conto che, tra tutte le pause prese, avete studiato complessivamente un’ora. Non male. Consigliato a chi per rilassarsi ha bisogno di evadere.

Stars of the lid, The tired sounds of stars of the lid

Generi: Ambient

Volete sdraiarvi a letto, per troppo tempo avete messo a dura prova la vostra colonna vertebrale, è il momento di prendervi un’oretta o due di pausa, quindi riempiamo il tempo ascoltando musica, no? Quale modo migliore per rilassarsi se non la delicatezza degli Stars of the lid? Un suono celestiale, così che vagate nella vostra mente, vedete i concetti, li riordinate, pensate a quella cosa o a quell’altra, e vi rendete conto che quelle ore in cui avete studiato hanno funzionato: quei concetti non sono più solo nella vostra mente, ma davanti a voi in carne ed ossa, potete toccarli nel mentre i soavi suoni ambientali degli Stars of the lid vi accarezzano le orecchie. Però c’è un problema: vi siete addormentati e avete perso un intero pomeriggio di studio. Ops. Consigliato a chi per rilassarsi ha bisogno di… rilassarsi.

Carlo Alberto Michelangeli, Debussy: Préludes Vol. 1

Generi: impressionismo

Se però l’eleganza del pianoforte suscita in voi una sensazione di placidità che nessun altro strumento può eguagliare, ecco che la risposta arriva da uno dei più eccezionali compositori dell’800. Ed ecco che, studiando troppo, avete perso qualsiasi tipo di facoltà di acquisire nuove nozioni. La tensione sale, i giorni sono sempre più contati, l’appello è alle porte, solo la dolcezza e l’espressività di Debussy possono allentare la pressione. State vagando tra monti, colline e paesaggi che sembrano dipinti da Cezanne, ed ecco che lo studio è segregato in un angolino recondito della vostra mente. Quel piano dal suono delicato ma al contempo frizzante, però, ha cessato la sua cavalcata, così che è ora di tornare a studiare. Ad un tratto però ti accorgi che Michelangeli ha eseguito anche il preludio 2… Consigliato a chi cerca la tranquillità nell’eleganza.

Fishmans, 98.12.28 男達の別れ (98.12.28 Otokotachi no Wakare)

Generi: Dream pop- Neo-psichedelia

Il Giappone è sì l’infernale Tokyo, ma il Giappone sono anche tutti quei villaggi idilliaci e pittoreschi che vediamo rappresentati da Miyazaki nei suoi capolavori d’animazione. Per rilassarsi non c’è niente di meglio di due ore di live di quella che è probabilmente la band più iconica del sol levante. Dopo lo studio incessante per l’esame senti il bisogno di rilassarti, ma a te rilassano le melodie eteree e catchy, però no, non vuoi mettere un banalissimo pezzo pop, vuoi qualcosa di più atmosferico ed elaborato, ma allo stesso tempo che ti catturi. E allora inizi questo viaggio tra chitarre celestiali e voci che sembrano venire da un’altra epoca: un’atmosfera magica, l’esame ti sembra già alle spalle, sei passato, tutto è bello, tutto si trasforma in una faccia sorridente, la vita è bella e tutto quello stress è passato, non c’è più nulla da temere ce l’hai fatta – anche se in realtà non ancora è come se sì, ce l’hai fatta, ora puoi ricominciare lo studio e dare il meglio di te perché tanto ce l’hai fatta. Consigliato a chi necessita della felicità per rilassarsi.

Gabriele Benizio Scotti
Studente di filosofia, appassionato di musica, cinema, videogiochi e letteratura. Mi piace scrivere di queste tematiche e approfondirle il più possibile.

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