Del: 6 Novembre 2022 Di: Erica Turturro Commenti: 0
Il corpo dell’arte alla Pinacoteca di Brera

Il corpo dell’arte è il titolo dato a un ciclo di lezioni gratuite che vogliono proporre un’assimilazione dell’opera pittorica attraverso il gesto. L’idea nasce dalla collaborazione tra Virgilio Sieni, danzatore e coreografo attivo e riconosciuto a livello europeo, e la Pinacoteca di Brera, che mette parte del suo spazio espositivo a disposizione dell’iniziativa. 

A partire da quattro opere ospitate nel museo, in modo tale che sia possibile osservarle e studiarne la fisionomia prima di tradurle in movimento, Sieni guida i partecipanti verso lo stimolo di riflessioni che solitamente risultano poco convenzionali quando ci si trova di fronte a un quadro. Spesso si presta attenzione al soggetto, ai colori, alla luce, allo stile, molto meno alla sua gestualità

La domanda di partenza è quindi cosa farebbero le figure nella Pietà di Bellini, nel San Girolamo penitente di Tiziano, nella Cena in Emmaus di Caravaggio e nel Ritrovamento del corpo di San Marco di Tintoretto (questi i quattro dipinti selezionati) se potessero muoversi? 

La risposta è da ricercare nella praticità dei movimenti del corpo umano, mai banali e innaturali, che Sieni trasforma e reinterpreta sapientemente in coreografie accessibili a tutti. L’obiettivo infatti è quello di coinvolgere chiunque sia disposto a prestare un’ora e mezza del proprio pomeriggio per immergersi, letteralmente, nell’arte e nella danza senza bisogno di essere necessariamente un danzatore professionista. 

Il risultato è che l’opera viene interiorizzata in una maniera completamente innovativa: anziché tramite una foto scattata con il cellulare, che si può tornare a guardare a distanza di tempo, la ricordiamo perché il nostro corpo l’ha assimilata

L’attenzione ai dettagli è senza dubbio fondamentale, così come lo è anche la fantasia, dato che ce ne vuole una buona dose affinché si riesca veramente a immaginare il San Girolamo di Tiziano che, anziché poggiare sulla roccia con una mano e reggere una pietra con l’altra, si volta dalla parte opposta per afferrare il teschio o i libri posizionati alla sua sinistra. 

L’intento, così come si legge sullo stesso volantino pubblicitario, è quello di ripercorrere «le posture cadendo gentilmente nella ricerca del senso» all’origine dei movimenti, «inoltrandosi nelle declinazioni dei dettagli fisici e pittorici». 

Lo scopo può dirsi raggiunto quando si entra veramente nel «mood» della lezione, il che può risultare non facile, almeno inizialmente. Sieni si muove chiaramente secondo un microcosmo tutto suo. Ma una volta che si inizia a prendere consapevolezza dei movimenti e del controllo esercitati sul proprio corpo ognuno, pur nel suo, può sentirsi anche solo per un attimo un piccolo performer.  

Erica Turturro
Classe 98, alle prese con la magistrale di lingue. Abitudinaria ma curiosa, un po’ nerd, sognatrice di notte e razionale di giorno, colleziono ricordi.

Commenta