Del: 18 Dicembre 2022 Di: Viola Vismara Commenti: 0
Quartieri insoliti a Milano

Milano è una metropoli in senso moderno: una città del quaternario, in cui un ruolo privilegiato è occupato dai centri della finanza, dalle sedi decisionali delle istituzioni e delle grandi organizzazioni, dei servizi rari ad alto contenuto di conoscenza (come, per esempio, le stesse Università). A livello architettonico, anche in termini di promozione turistica, Milano ha degli elementi che la caratterizzano fortemente: Duomo, Galleria Vittorio Emanuele II, Castello Sforzesco, via Montenapoleone, il Teatro alla Scala, tutte attrazioni interessanti e storicamente rilevanti.

Tuttavia, Milano nasconde molti altri luoghi che, seppur meno conosciuti, sono di grande interesse per capire quale direzione stia prendendo lo sviluppo urbano, almeno per quanto riguarda il mondo occidentale (o, più propriamente, di prima industrializzazione).


NoLo

Nolo, quartiere riqualificato nel nord-est della città di Milano (si tratta di un acronimo per Nord di Loreto), è noto come il quartiere più “nuovo, creativo e inclusivo della città”. Qui abbiamo l’occasione di vedere dal vivo cosa accade quando un incrocio stradale, che si trovi all’interno di un quartiere residenziale, viene pedonalizzato. Grazie alle nuove isole pedonali colorate, disegnate dopo la pandemia sull’esempio di numerose città europee come Barcellona e Copenhagen, è ora possibile per i bambini tornare a giocare per le strade della città – troviamo persino tavoli da ping pong -, e per i grandi avere a disposizione un luogo di ritrovo vicino a casa. Come sempre è stato fino all’avvento dell’automobile.

È possibile raggiungere Nolo con le fermate Loreto, Pasteur, Rovereto della M1, oppure con il Tram 1 che attraversa la città, passando anche da Duomo.

MILANO 2

Negli anni 70, paginoni sul Corriere della Sera recavano slogan come “Milano 2: la città dei numeri uno”, o ancora “Milano 2: operazione aria pulita”, “Milano 2: il momento d’investire”. Nasceva allora Milano 2, quartiere residenziale nel territorio di Segrate, nella città metropolitana di Milano, per iniziativa della società Edilnord di proprietà di Silvio Berlusconi.

Alle porte di Milano, Milano 2 si presenta come una gated community sudamericana (tipologia di modello residenziale auto-segregativa): immersa nel verde, interamente pedonale, e sorvegliata 24 ore al giorno dalle guardie. Primo esempio di fuga borghese dalla città, visitare Milano 2 permette di comprendere la direzione in cui lo sviluppo urbano sta, tutt’oggi, procedendo, secondo il modello americano di quella che in geografia urbana è chiamata “dilatazione multicentrica” (che presuppone la dispersione a nebulosa della città al suo esterno, grazie all’automobile) e che in Europa prende il nome di periurbanizzazione. Uno sviluppo guidato dal privato; un’oasi verde e sicura, dove i ceti medio-alti possano trovare rifugio dall’inquinamento e dalla poca sicurezza in città (sono gli anni della criminalità e del terrorismo, ma oggi le periferie non fanno a taluni meno paura).

È possibile raggiungere Milano2 in bus, mentre la stazione della metro più vicina si trova a Cascina Gobba.

BAGGIO E IL PARCO DELLE CAVE

Baggio è un quartiere della periferia ovest di Milano e conserva ancora un’aria di paese. Visitare Baggio significa fare un salto indietro nel tempo, dove grazie ai rigattieri, vecchie botteghe e osterie si può ancora assaporare l’atmosfera della vecchia Milano. Segnaliamo inoltre la Chiesa di Sant’Apollinare che ci permette di ammirare il suo famoso organo.

A Baggio è presente anche il Parco delle Cave, uno dei polmoni verdi alle porte di Milano, ricavato dall’ex area delle cave di Baggio (da cui il nome), abbandonate negli anni Sessanta. Qui sono presenti boschi, stagni, campi agricoli e laghetti per la pesca e a giugno il parco si anima grazie al fenomeno della “lusiroeula”, quando le lucciole si riuniscono in questo parco per la stagione degli amori.

È possibile arrivare a Baggio e al Parco delle Cave con la metropolitana, fermata Bisceglie (M1).

VIA ABRAMO LINCOLN

Via Lincoln ha una grande particolarità che la distacca dal luogo comune sul capoluogo lombardo che la dipinge come “una città grigia e triste”, è infatti la via più colorata di Milano. Nacque verso la fine dell’Ottocento grazie a una cooperativa operaia che decise di progettare un quartiere con dei giardini e con delle abitazioni che fossero a prezzi accessibili. Gli abitanti delle case iniziarono a colorare le facciate delle proprie case per divertimento, cercando dei colori sempre più vivaci e appariscenti. In questo quartiere dominano aiuole profumate, alberi da frutto e roseti. L’impatto emotivo e visivo è accentuato dal fatto che a non molta distanza da via Lincoln si ergono futuristici palazzi e grattacieli, ovvero l’altra faccia della Milano ultramoderna e che guarda sempre verso il futuro.

Questa via si trova non dista troppo dalla stazione della metropolitana “San Babila”, sulla linea rossa M1.

PIAZZA PORTELLO

Quartieri insoliti a Milano

Piazza Portello è una città-shopping all’aperto che si trova nell’area nord-ovest di Milano. Qualche decennio fa questo quartiere era in declino, ma nel 2001 l’intera area, compreso il parco, fu al centro di un grande progetto di riqualificazione, articolato in una serie di interventi che portano la firma di alcuni tra i più brillanti architetti italiani.

In quanto esempio “consumistico” e dall’aspetto decisamente artificiale di riqualificazione urbana, Piazza Portello offre numerosi spunti di riflessione. In un luogo in cui il consumismo la fa da padrona, sono racchiuse le molte contraddizioni dell’oggi: il tema ambientale è fondamentale e sostenibilità, ecologia e ritorno alla natura sono le parole d’ordine di questo spazio. Ecco che lo shopping si tinge di verde anche grazie alla presenza, proprio accanto a Piazza Portello, del nuovo grande parco urbano di 80.000 mq di superficie: il parco Alfa Romeo.

È possibile raggiungere Portello in metropolitana alla fermata omonima.

Viola Vismara
Classe 2000. Studentessa di Lettere Moderne.
Laura Colombi
Mi pongo domande e diffondo le mie idee attraverso la scrittura e la musica, che sono le mie passioni.

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