Del: 20 Febbraio 2023 Di: Giorgia Fontana Commenti: 0

Per i piccoli investitori è diventato ormai davvero semplice investire in titoli azionari e obbligazionari. Che sia con un’applicazione o su una pagina web, le piattaforme che permettono di acquistare in borsa sono tante e accedervi richiede pochi requisiti: essere maggiorenni, presentare un documento d’identità e collegarvi un conto bancario. Quello che continua ad essere complicato, però, è capire in che modo posizionare il proprio investimento. Qual è il momento più opportuno? Quali aziende garantiscono un ritorno? Cosa scegliere tra obbligazioni e azioni?

Per soddisfare le necessità di chi vorrebbe investire i propri risparmi, diversificando il rischio e sfruttando le competenze di professionisti del settore, sono nati i fondi comuni di investimento.

Si tratta di uno strumento finanziario gestito da investitori professionisti nel mercato di riferimento.Ma come funziona? Ogni cliente affida i propri risparmi ad uno esperto, che si occupa della loro gestione. In questo caso, si parla di asset management, o risparmio gestito, e le aziende che se ne occupano sono definite Sgr (Società di gestione del risparmio). Il loro obiettivo è la creazione di un portafoglio efficiente per i propri clienti, che permetta loro di conseguire il miglior risultato dal trade-offtra rischiosità e redditività dell’investimento.

Al momento della sottoscrizione del contratto, al risparmiatore viene proposto un prospetto informativo, nel quale vengono descritti i tipi di investimento in programma, la loro pericolosità e la previsione di guadagno. Il cliente può in questo modo decidere se procedere nell’aderire al fondo o meno.

Il prospetto è fondamentale per comprendere che genere di investimento verrà eseguito e non deve mai essere trascurato.

Al suo interno sono contenute alcune informazioni essenziali e obbligatorie per legge. Tra queste, gli oneri e le commissioni che devono essere pagati alla società. Le Sgr infatti trattengono una percentuale sul capitale investito per svolgere il servizio di intermediazione tra il risparmiatore e il mercato. Le commissioni possono essere uniche, nel caso per esempio delle commissioni di entrata o di uscita dal fondo, o periodiche, se consideriamo le commissioni di gestione e di performance. E’ a queste ultime che va prestata estrema attenzione, perché rappresentano la vera quota di guadagno delle società di investimento.

Bisogna tenere presente che i fondi di questo tipo non si assumono il profilo di rischio degli investimenti eseguiti.

Il pericolo di mancato guadagno ricade interamente sui clienti. Ciò significa che le Sgr, anche se il loro portafoglio non è efficiente come promesso, vengono comunque remunerate per il loro servizio; spesso questo funzionamento non è chiaro al piccolo risparmiatore, che non percepisce il rischio reale che sta correndo: una potenziale perdita data non solo dall’oscillazione dei valori di mercato, ma anche dal pagamento della partecipazione al fondo.

I fondi di investimento sono funzionali per quei risparmiatori che, con poca esperienza in ambito finanziario, vogliono comunque ottenere una professionale diversificazione dei propri investimenti. Si badi bene, però, che partecipando al fondo di investimento il risparmiatore non acquista direttamente i titoli proposti. Il suo conferimento gli garantirà una quota di partecipazione al fondo, proporzionale all’ammontare versato al momento della sottoscrizione. Il valore del fondo, a sua volta, corrisponde al valore degli investimenti eseguiti dalla società, e varia in base alle oscillazioni dei mercati. Il valore della quota di ogni cliente, quindi, è pari al valore complessivo netto del fondo (NAV, Net Asset Value), diviso per il numero di quote in circolazione.

Esistono diversi tipi di fondi, e ognuno ha caratteristiche che si adattano a differenti necessità espresse dai risparmiatori. Eccone alcuni

  • Fondi azionari: gli investimenti riguardano prevalentemente il mercato azionario e l’acquisto di azioni.
  • Fondi obbligazionari: il capitale comune viene investito nel mercato obbligazionario.
  • Fondi bilanciati: gli investitori operano sia con azioni che con obbligazioni, in percentuali differenti per ogni fondo.
  • Fondi monetari: le società eseguono investimenti nel mercato della moneta.

I fondi, infine, possono essere aperti o chiusi.

I primi permettono sia ad investitori retail che ad investitori istituzionali di parteciparvi, e la sottoscrizione delle quote è possibile in qualsiasi momento. Quindi, Il patrimonio del fondo è variabile e dipende dall’ingresso di nuovi sottoscrittori o dal recesso dei vecchi.

I fondi chiusi, invece vengono gestiti diversamente. Le società definiscono un numero fisso di quote, che non vengono aumentate o diminuite fino alla scadenza del fondo stesso. L’ammontare totale del fondo da sottoscrivere è prefissato al momento della promozione del fondo e i clienti possono ottenere il rimborso solo a scadenze predeterminate.

Giorgia Fontana
Ciao! Sono Giorgia, ho 19 anni e frequento il corso di Economia e Management all'Università degli Studi di Milano. Nella vita, mi piace essere green e far sapere agli altri che la sostenibilità non deve essere per forza noiosa! Qui su Vulcano, mi troverete come referente della rubrica di Economia :)

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