Del: 25 Marzo 2023 Di: Matilde Elisa Sala Commenti: 0
Festival del Romance 2023 e l’amore per la lettura/FRI 2023 e l’amore per la lettura

Il 18 e il 19 marzo, al Mediolanum Forum di Assago, si è tenuta la terza edizione del Festival del Romance, organizzato da Lidia Ottelli e Serena Famà. L’evento ha ospitato tantissime autrici, alcune più note, altre invece tutte da scoprire, molte delle quali anche autopubblicate, e case editrici.

La letteratura Romance, per tantissimo tempo, è stata considerata come un genere letterario secondario con trame troppo frivole, personaggi troppo stereotipati, nessun tipo di messaggio da portare avanti, e così via. Insomma, per l’intellettualoide medio, leggere Romance o Chick-Lit non fa di te un gran lettore.

Basta invece trascorrere un weekend tra gli stand del Festival, per rendersi conto di quanto questa prospettiva sia oggi cambiata.

Il Forum era completamente pieno di gente di ogni età, in coda per farsi autografare i romanzi dalle loro autrici preferite, scambiare quattro chiacchiere e fare acquisti. Complici del successo del Romance sono sicuramente i social, in particolar modo Instagram e TikTok: le community del Bookstagram e del BookTok hanno contribuito alla diffusione di questo genere letterario e, finalmente, molte più persone sono tornate a leggere Romance.

Proprio sfogliando gli ultimi numeri di Robinson, uscito il 18 marzo, e de La Lettura, uscita invece il 19 marzo, è possibile notare come ci siano sempre Romance nelle classifiche, ogni singola settimana. Anche l’Associazione Italiana Editori ha fatto notare che alla fine del 2022, il mercato dei Romance è arrivato all’84%: in Italia spiccano titoli molto noti come Fabbricante di lacrime, It ends with us o Due cuori in affitto.

Nel corso della nostra visita, abbiamo cercato di dialogare con alcune delle voci più influenti del panorama letterario di questo genere in modo da comprendere quali siano i loro target, i loro lettori e, soprattutto, le loro aspettative.

A differenza di quello che penne infiammate hanno scritto negli scorsi giorni, quello che è apparso parlando con le autrici non è un panorama fatto di incapaci che si ostinano a scrivere pagine dalla qualità infima senza correzioni, ma quello di donne che non si sono fermate davanti agli impedimenti di un’editoria che – come sottolineato dalle stesse portavoci presenti – è sempre più elitaria e ristretta.

Proprio il Post, infatti, ha contribuito alla creazione di un pamphlet intitolato A proposito di libri, in cui l’editoria italiana veniva messa sotto lente d’ingrandimento per raccontare cosa si nasconde dietro ogni pubblicazione: non ne emerge un quadro molto lusinghiero. Risulta dunque un po’ classista chi si permette di sentenziare come scrittore di bassa qualità chi non può permettersi un team di editori.

«Oggi BookTok è fondamentale per chiunque voglia scrivere e soprattutto leggere» ci ha detto Silvia Ciompi – autrice di Oggi sarò tempesta, uscito lo scorso anno – giovanissima e amatissima dall’algoritmo. Il target è quello di un pubblico giovanile, dai 13 ai 25 anni, e soprattutto c’è una richiesta precisa che obbliga a differenziare i prodotti e premia chi sa entrare in contatto coi desideri della community.

L’algoritmo di TikTok è democratico, non ha vere e proprie regole, è inaffidabile; Wattpad – la piattaforma sulla quale sono nati la maggior parte dei fenomeni letterari che oggi consideriamo “del BookTok” – è invece basato su un sistema più facile da comprendere, ma che non si traduce in vendite e dunque non garantisce stabilità. Silvia conclude: «Ti concede di avere aspettative, ma non sempre si traducono. […] però permette di essere pubblicate – metterci grande impegno ma ottenere anche grandi soddisfazioni».

Su Wattpad è nata anche Dance of Bulls, all’inizio fanfiction da più di 2 milioni di visualizzazioni e ad oggi una delle storie più amate: «Su Wattpad inizialmente c’era poco passaparola, nascendo come fanfiction era letta solo dalle fan», ci racconta l’autrice che si firma Ribes Halley. Sul primo social, però, tra le autrici si è creata una bella rete che ha permesso di farsi forza soprattutto in vista dei grandi sforzi che l’entrata nell’editoria richiede.

Su questa solidarietà si fonda il progetto Red Oak Manor Collection, una serie di romanzi scritti da diverse scrittrici, con un’ambientazione comune: quella dell’orfanotrofio Red Oak Manor. In uno stesso universo, si intrecciano più storie – molto diverse tra loro – scritte da penne variegate per stile, età, preferenze. L’idea è nata proprio da loro, dopo anni di amicizia; dopo essersi autopubblicate, oggi i loro libri usciranno in edizioni estese per Magazzini Salani. È impossibile attraversare il Festival senza rendersi conto che queste autrici sono tra le più amate: la community formata da persone di tutte le età fa file interminabili per poter strappare un saluto alle ragazze – tante si portano valigette piene di libri, pur di provare di averli letti tutti.

La prima con cui riusciamo a entrare in contatto è Valentina Ferraro. Già autrice di romanzi di successo tra cui spicca Kiss me here, apre la collection con Wings. A partire da questo progetto, i numeri delle vendite sono aumentati sproporzionatamente: la community è diventata affiatata sin dal primo minuto. È curioso notare che il social che queste autrici hanno scelto è Facebook, dove all’interno di un gruppo hanno ancora diretto contatto con i lettori e riescono a mantenere rapporti con “i fan dal giorno uno”. Se sul social più giovane è ancora difficile instaurare rapporti diretti con lo svariato pubblico, «Instagram è ancora forte, le condivisioni delle stories sono importantissime e hanno permesso a Wings di arrivare nel BookTok».

La grande regola delle community social sembra essere valida anche quando si tratta di lettori: l’autenticità premia.

Un progetto nuovo che vede dieci scrittrici unite per portare una serie di storie con toni e stili diversi, ma in sinergia, è un successo immediato. Come tutte le presenti sottolineano, è ciò che sta dietro a queste storie ad attirare così tanto – ed è anche la parte più bella. Bianca Ferrari – autrice di Issue – sintetizza emblematicamente questo concetto: «I lettori ci hanno creduto come ci credevamo noi, hanno percepito che c’era sostegno e quindi ce l’hanno dato».

Tra queste autrici si è creato un rapporto così bello che il ritorno alla scrittura “tradizionale” in solitaria è stato quasi sofferto. Sia Valentina che Bianca ci hanno dato un’immagine molto chiara del bel clima che si respira tra loro. La prima ha infatti spiegato che «La parte più bella della collection è quella di noi autrici che scriviamo insieme. C’è stata una sintonia sin dall’inizio, se una rimaneva indietro ci aiutavamo e confrontavamo». Anche Debora C. Tepes – autrice di Cruel – ci ha confermato quanto siano consapevoli della vera forza del progetto: «Non c’è una volontà di prevaricare, se anche avessimo voluto fare la scalata sulle spalle delle altre non sarebbe andata a buon fine – i lettori non avrebbero amato il progetto».

Anche le case editrici hanno i loro spazi: abbiamo parlato con l’ufficio stampa di HarperCollins, che tra i suoi autori vede nomi come Emily Henry: «Il boom era già partito su Instagram, legato al fenomeno blog. Con TikTok è esploso e sta funzionando, perché raggiunge un pubblico diverso. Fino ad anni fa ci chiedevamo come raggiungere un pubblico giovane, ora non solo gli arriva ma si crea un passaparola che porta fidelizzazione».

Le più attese del Festival sono Felicia Kingsley e, le tre giovani autrici dell’editore Salani, Rokia, A.J. Foster e Carrie Leighton. Proprio chiacchierando con Carrie, scopriamo che è il suo primo festival e che non si aspettava di avere una community tanto grande e affiatata. Eppure, i due volumi in cui si divide il suo Better sono tra le punte di diamante del catalogo della casa editrice.

Insomma, al termine di queste due giornate si può certamente dire che il Festival del Romance celebra prima di tutto l’amore per la lettura di un genere letterario che fa stare bene il proprio pubblico, che a volte ha solo bisogno di essere trascinato in un’appassionante storia che lo faccia evadere dalla realtà e immedesimarsi in qualche personaggio.

Sfatiamo, una volta per tutte, il mito che chi legge Romance non sia in grado di apprezzare i saggi o i classici – i quali, oltretutto, hanno spesso una larga componente Romance o erotica – o sia una persona frivola, soprattutto perché dietro a questi Romance ci sono sempre persone con tanta passione per la scrittura, e con la voglia di contribuire a creare storie che siano in grado di portare avanti il piacere della lettura. Leggere non è una gara a “chi ne sa di più”, ma è emozione e condivisione di parole che ci hanno fatto provare qualcosa.

Matilde Elisa Sala
Studio Lettere, mentre aspetto ancora la mia lettera per Hogwarts. Osservo il mondo con occhi curiosi e un pizzico di ironia, perdendomi spesso tra le pagine di un buon libro o le scene di un film. Scrivo, perché credo che le parole siano lo strumento più potente che abbiamo.
Giulia Scolari
Scienziata delle merendine, chi ha detto che la matematica non è un’opinione non mi ha mai conosciuta. Scrivo di quello che mi piace perché resti così e di quello che odio sperando che cambi.

Commenta