Funeral Parade of Roses, Toshio Matsumoto (Giappone, 1969)
Un provocante adattamento dell’Edipo Re, realizzato quando ancora le definizioni di gay, drag queen o transgender non erano ben determinate quanto lo sono oggi, porta in scena tutta una serie di vicende che ricalcano la nota tragedia sofoclea, ora raccontate e vissute da un gruppo di persone gender non-conforming nel Giappone degli anni ’60.
Paris is burning, Jennie Livingston (USA, 1990)
Il colorato ed eccentrico mondo della ball culture americana si apre al grande pubblico grazie a questo acclamatissimo film documentario che, attraverso una serie di interviste a personalità di spicco come Pepper LaBeija, Dorian Corey e Angie Xtravaganza, racconta della comunità drag e transgender principalmente latino e afroamericana che vi ruota attorno.
Addio mia concubina, Chen Kaige (Cina, 1993)
Le radicali trasformazioni che si susseguono in Cina dalla metà degli anni ’20 fino al 1977 fanno da sfondo all’evoluzione del burrascoso legame che unisce Shitou e Douzi, due amici d’infazia che diventano insieme famosissimi attori dell’Opera di Pechino.
Rafiki, Wanuri Kahiu (Kenya, 2018)
Kena e Ziki sono due giovani ragazze kenyote costrette a vivere la propria storia d’amore in segreto, alle spalle delle rispettive famiglie, degli amici, della loro comunità intera perché in Kenya intraprendere relazioni omosessuali è ancora considerato un crimine punibile con 14 anni di detenzione.
Tangerine, Sean Baker (USA, 2016)
L’odissea della prostituta transgender Sin-Dee che, appena uscita dal carcere, si mette alla ricerca del suo ex ragazzo-protettore per capire se è vero che non le è rimasto fedele durante la sua assenza.
Confessioni di una maschera, Yukio Mishima (1948)
In questo romanzo semi-autobiografico, l’autore ripercorre la parabola esistenziale del protagonista Kochan che per tutta la vita ha insistito nel presentarsi agli altri attraverso una personalità fittizia utilizzata per celare le sue reali inclinazioni, in primis l’omosessualità che a lungo continuerà a rinnegare.
Questione di genere. Il femminismo e la sovversione dell’identità, Judith Butler (1990)
E se la sessualità normativa fosse un costrutto culturalmente costruito all’interno di relazioni di potere? Come si può pensare di demolire tale normatività interiorizzata come aspetto naturale? L’autrice esplora e articola queste tesi audaci e innovative, autentico punto di svolta per il pensiero femminista internazionale.
Membrana, Chi Ta-Wei (1995)
Nel 2100, poiché le terre emerse sono state rese inabitabili da guerre e catastrofi climatiche, l’umanità intera è stata costretta a trasferirsi nelle profondità degli abissi marini. Il ritorno della madre nella vita della famosa estetista Momo, dopo 20 anni di separazione, innesca in lei un processo di trasformazione che la porterà a ripensare se stessa, al suo corpo e alla sua identità di genere.
I monologhi della Vagina, Eve Ensler (1996)
Una serie di monologhi incentrati su tematiche quali amore, sesso, stupro, mutilazione, celebrano la vagina come organo vitale, come strumento di emancipazione e simbolo di individualità.
Baba, Mohamed Maalel (2023)
La lunga e sofferta confessione di Ahmed, giovane italo-tunisino omosessuale, al padre gravemente malato costituisce l’ultimo estremo tentativo di riavvicinamento, di conciliazione, di soddisfare il desiderio di mostrarsi per la prima volta per quello che è veramente.