Del: 9 Settembre 2023 Di: Giulia Maineri Commenti: 0
Il lato divertente (e inaspettato) del tedesco

Tra tutte le lingue, il tedesco gode della cattiva fama di essere aspro, risultare sgradevole all’udito e suonare aggressivo. Le parole chilometriche e la complessità della grammatica non contribuiscono ad incoraggiare chi si approccia a questa nuova lingua.  

Forse proprio a causa del pregiudizio iniziale e dell’idea stereotipata diffusa, si potrebbe rimanere sorpresi a scoprire il significato o la storia di alcuni vocaboli.

In tedesco, i termini sono mediamente molto lunghi in quanto molto spesso parole composte.

La composizione morfologica può essere un vantaggio in alcuni casi,  in quanto imparando poche parole si conosce il significato di un numero più vasto di termini. Bisogna però imparare a “decifrare” e interpretare nel modo corretto; spesso risulta quasi divertente provare a indovinare il significato

Uno degli esempi più esilaranti sono i guanti: in tedesco, “die Handschue”, che letteralmente tradotto significa “scarpe per le mani”. Ma c’è di più: una persona cauta, che evita il rischio,  in tedesco è un “Handschohschneeballwerfer”, letteralmente un “lanciatore di palle di neve con i guanti”. A chi è abituato al clima mediterraneo, sembrerà forse normale utilizzare i guanti per giocare a palle di neve, ma in Germania la temperatura è diversa e la termoregolazione degli individui si è adattata di conseguenza.

È molto interessante vedere come i modi di dire di ogni lingua sono intrinsecamente legati alla cultura delle persone che la parlano, al territorio in cui vivono, alla storia che hanno vissuto. 

Un altro esempio interessante è “dreikäsehoch” che  significa “alto come tre formaggi” e si utilizza per indicare qualcuno di statura molto bassa. L’origine del termine è legata al paragone tra l’altezza di un bambino e quella di tre forme di formaggio impilate. Di nuovo c’è un legame tra la lingua e la cultura locale, quella culinaria in questo caso; il formaggio è infatti un prodotto molto popolare nel Paese.

Ci sono poi “Schadenfreude”, espressione che si utilizza per esprimere la propria gioia per il danno altrui, e “Zungenbrecher”, ovvero “spezza-lingua”, equivalente del nostro scioglilingua. E non è difficile capire come mai i ritornelli intricati da ripetere in Germania spezzino le lingue, invece che scioglierle…

Anche l’ambito zoologico offre combinazioni curiose. Il bradipo è “Faultier”, letteralmente “animale pigro”. Tuttavia, questa denominazione non è poi così logicamente lontana dal termine italiano, che deriva dal greco e significa “dal piede lento”. Il riferimento alla lentezza dell’animale è comune.

L’ippopotamo è il “Flusspferd”, il cavallo di fiume,  e anche in questo caso l’origine del termine italiano è simile: “hippos” significa “cavallo” e “potamós” sta per “fiume”. Il capibara invece diventa “Wasserschwein”, il maiale d’acqua. In questo caso il riferimento nella lingua italiana è diverso: il termine italiano proviene dalla parola guaraní “kapíÿva”, che è la lingua degli indigeni Guaraní del Paraguay, dove l’animale è originario. In guaraní, “kapíÿva” significa “signore dell’erba”, il che ha senso visto che il capibara, il roditore più grande del mondo, si nutre principalmente di erba e vive nelle zone umide dell’America del Sud.

Altro esempio curioso è l’ornitorinco, “Schnabeltier”, ovvero animale con il becco. Il termine italiano deriva ancora dal greco e significa “uccello con il becco”. L’ornitorinco è infatti un mammifero, ma oviparo e dotato di becco e piedi palmati come numerosi uccelli. 

C’è insomma un contrasto tra la serietà che si è soliti attribuire al suono aguzzo e rigido della lingua tedesca e la comicità di alcuni termini composti.

La difficoltà della grammatica e della sintassi non cambia, ma i tanti termini curiosi, le combinazioni divertenti e i modi di dire interessanti rendono la lingua più amichevole e affascinante. 

Costruire una frase in tedesco è come cercare di completare un un grande puzzle: bisogna trovare la giusta posizione per ogni pezzo. Ma, con un po’ di pazienza e curiosità, ogni parola trova il suo posto e il significato divertente sovrasta il suono aspro delle troppe consonanti l’una in fila all’altra.

Certo, parole come “Donaudampfschifffahrtsgesellschaft” restano impossibili da pronunciare senza fermarsi almeno due volte per riprendere fiato, ma è bene non dimenticarsi della magia e dell’umorismo che questa lingua ha da offrire.

Auf Wiedersehen und viel Spaß!

Giulia Maineri
Instancabile curiosona, ho sempre una domanda sulla punta della lingua. Leggo di tutto e di tutti per capire chi sono. Coltivo la passione per la storia dell'arte per capire chi siamo. Studio fisica per rispondere ai come. Esploro il mondo in un’esasperata, ma entusiasmante, ricerca dei perché.

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