Del: 10 Settembre 2023 Di: Gabriele Benizio Scotti Commenti: 0
Musiracconti. Musica per la fine dell'estate

Il 10 di ogni mese, la prima rubrica di racconti che suggerisce musica per ogni situazione. Oggi quattro consigli per affrontare la fine dell’estate.


La fine dell’estate è un momento triste per molti. Nonostante questa nostra tristezza risulti sempre meno razionale – in quanto, con il passare del tempo, la differenza tra periodo estivo e non va sempre più sfumando – rimane sempre quel sentimento che ci portiamo dentro da quando siamo bambini e adolescenti, periodo della vita in cui l’estate è il momento dell’ozio, della vacanza, del divertimento.

L’estate ha un sapore diverso nella memoria da tutto ciò che non è estate; potrai anche odiare il caldo, le zanzare e le varie incombenze, ma dentro di te ci sarà sempre una piccola parte che aspetta l’estate e odia vederla finire. Proviamo con questi 4 album a rievocare quella nostalgia di fine estate che, poi, è quella che proveremo un po’ tutti a breve.


Seam, The problem with me

Generi: Indie rock

L’estate è tante cose: dentro l’estate si concentrano tante storie, è la fine di un ciclo. Probabilmente molte persone avvertono più la fine dell’anno in concomitanza con la fine di agosto e l’inizio di settembre che con la fine di dicembre e l’inizio di gennaio. Le emozioni contrastanti che provi camminando con le foglie marroni che cominciano a incrostare i marciapiedi, la città che ritorna viva ma al contempo sembra ancor più morta e triste rispetto a ferragosto, quando eri rimasto solo tu; tutto questo è questo disco, e mentre l’ultimo pezzo risuona in cuffia ti accorgi che l’estate è veramente finita.

Consigliato a chi ha vissuto un’estate abbastanza triste.


Andrea Ferraris, Matteo Uggeri, Mujika Easel, Andrea Serrapiglio, Autumn Is Coming, We’re All in Slow Motion

Generi: Ambient, Field recording

L’arrivo dell’autunno è sempre un qualcosa di triste, anzi, di dolceamaro. È un’esperienza più interiore che esteriore, non è tanto autunno per le foglie che cadono, ma perché in te cambia qualcosa, un’altra volta, un altro anno. Puoi provare a convincerti che sia il freddo che arriva a fare la differenza, ma non è così, senti quello che senti mentre ti fermi ad ammirare il paesaggio perché non potrai mai separarti da quel bambino che è in te per cui l’estate significava tutt’altra cosa rispetto a quello che significa nelle nostre vite grigie da adulti.

Consigliato a chi non vuole che l’autunno cominci.


Aerial M, Aerial M

Generi: Post-rock

Consigliato nel caso in cui avessi avuto un’estate epica, pregna di emozioni, viaggi, conoscenze e amicizie. Tutto finirà con l’inizio della stagione nuova, e hai bisogno di qualcosa che ti faccia rendere conto di questo, così che mentre cammini per la strada tu possa riuscire a inquadrare quello che succede: scuole aperte, strade ancora piene, negozi con saldi a non finire e ogni domenica una fiera o una sagra di paese. Devi capire, realizzare; un’altra estate è finita, è giunto il momento che tu lo accetti e che, in compagnia di una colonna sonora triste, veda scorrerti davanti gli ennesimi titoli di coda.

Consigliato a chi ha vissuto una bella estate.


Sunny Day Real Estate, Diary

Generi: Emo

In fondo che cos’è la fine dell’estate se non un grande lamento che dura fino al giugno successivo, un arrancare nel freddo invernale, un’attesa delle mezze stagioni? Che poi, prese di per sé, sono molto più belle dell’estate – in fondo chi veramente sceglierebbe come stagioni preferite l’estate o l’inverno? Ma l’estate avrà sempre un sapore diverso, perché avrà sempre quella grinta giovanile ormai offuscata dalla nostalgia ma la cui vitalità non verrà meno, esattamente come questo album, che suona esattamente come suonerebbe l’ultimo giorno d’estate se fosse una canzone.

Consigliato a chi non dimenticherà mai le sue migliore estati.

Gabriele Benizio Scotti
Studente di filosofia, appassionato di musica, cinema, videogiochi e letteratura. Mi piace scrivere di queste tematiche e approfondirle il più possibile.

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