Del: 29 Dicembre 2023 Di: Luca Pacchiarini Commenti: 0

Per chi pensa che i western non gli piacciono, per chi pensa che i western siano film noiosi e ripetitivi, per chi pensa che i western siano film maschilisti con personaggi stereotipati, per chi pensa che nei western non si faccia altro che sparare, per chi pensa che i western americani non siano alto che bianchi che uccidono indiani: Butch Cassidy and Sundance Kid smentisce tutto questo e oltre, un film che è un capolavoro come pochi, un capolavoro del cinema non solo del suo genere.

Un film così completo è raro trovarlo: intense scene d’azione, spiccata comicità, avventura, grande regia, grande fotografia e una trama con evoluzioni geniali.

Si racconta di due rinomati fuorilegge del West, Butch Cassidy e Sundance Kid appunto, due temuti rapinatori, esperti in rapine ai treni, e grandi pistoleri, specialmente Kid. Dopo l’ennesimo colpo, i due verranno braccati con inaspettata forza, così saranno costretti a fuggire in Bolivia insieme a Etta Place, amica intima dei due. Tuttavia, i loro piani di fare una vita retta in Bolivia andranno in contro a più ostacoli del previsto.

Difficilmente non si può fare amicizia con i due protagonisti, osservando il rapporto di puro legame che li unisce. Non sono solo due cowboy dalle grandi capacità, con Kid che è un tiratore unico per la bravura e Cassidy geniale ideatore di piani, ma sono semplicemente troppo simpatici.

I loro dialoghi sono sempre vivi, veri, possibili e soprattutto brillanti. I due amici scherzano, si sfottono, si insultano e pianificano sempre; dai loro dialoghi capiamo bene che è da anni se non decenni che si conoscono, sono amici sinceri che si rispettano.

La sceneggiatura, di William Goldman, è l’esempio di quello che una bella sceneggiatura deve essere: oltre che rendere vivi i personaggi, e scrivere dialoghi belli funzionano, il film funziona anche senza di essi, in cui la storia narrata non si basi su essi ma li esalta dove possibile. Ma i dialoghi non avrebbero la stessa forza se a pronunciarli non ci fossero due grandi attori, e qui i due attori sono più che grandi: Paul Newman per Cassidy e Robert Redford per Kid sono semplicemente perfetti. Due volti che incarnano quella forza old west, malandrina, accattivante e furbesca dei due personaggi, e in generale del mondo che rappresentano.

I due sono come su un’altalena che non si muove, si bilanciano senza peso.

Ma il film non è solo una grande sceneggiatura, è anche una grandissima regia. Fin dalla primissima sequenza si capisce che si è davanti a dei professionisti assoluti, che sanno fare qualsiasi cosa vogliano al meglio.

Un capolavoro di regia e tensione, bastata sull’uso degli occhi e dei silenzi, tutta tinta con toni seppia che non ci saranno in altre scene del film. George Roy Hill è il regista, un genio nel senso più puro del termine. Sono geniali le soluzioni che porta nella pellicola, qui un brillante esempio.

Prima costruisce una certa tensione, poi con brillantezza la smonta subito, si passa in pochi secondi da un tono teso e di suspence a una grande risata. 

Per tutti questi motivi, e altri che si potrebbero aggiungere, questo western è il perfetto western per chi non apprezza il genere, perché si discosta da tutti i canoni del genere senza allontanarsi mai troppo da essi. Per questo discorso è anche difficile categorizzare nel genere questo film, si è lontani infatti dai film di puro genere, fondativi del mito del west (e così del mito americano annesso) tipici di John Ford o di un Hawks.

Ma non siamo neanche del tutto nel western rivisitato del dopo Sessantotto e dei primi anni ’70, di film come “Soldato Blu” o “Corvo Rosso non avrai il mio scalpo”; anche se Butch Cassidy and Sundance Kid si pone in questo periodo, essendo uscito nel 1969. Manca infatti nel film quella forza contestatrice e di denuncia tipica dei western alla “Soldato Blu”.

È forse unico nel suo genere. Quello che c’è però è una grande costruzione filmica, costituita da scene d’azione al cardiopalma e momenti iconici come pochi: dal finale alla famosa scena della bicicletta, all’esplosione dei treni ai sorrisi dei due protagonisti. Si è scritto, all’inizio di questo articolo, che un film così completo è difficile trovarlo, e proprio queste caratteristiche Butch Cassidy and Sundance Kid un film che può essere apprezzato fa tutti, nonostante non sia il classico film per tutti, specialmente consigliato per chi normalmente non apprezza i western.

Va aggiunto anche che la narrazione scorre, funziona e non si appesantisce mai: sembra un film uscito oggi e invece ha già più di 50 anni.

Luca Pacchiarini
Sono appassionato di cinema e videogiochi, sempre di più anche di teatro e letteratura. Mi piace scoprire musica nuova e in particolare adoro il post rock, ma esploro tanti generi. Cerco sempre di trovare il lato interessante in ogni cosa e bevo succo all’ace.

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