
Neerja Bhanot, nata il 7 settembre 1963 in India, è stata una figura straordinaria il cui coraggio e sacrificio sono rimasti impressi nella storia dell’aviazione. La sua vita è stata tragicamente interrotta all’ età di ventitré anni da un atto eroico durante il dirottamento del volo Pan Am 73 il 5 settembre 1986.
Neerja crebbe a Bombay, in un ambiente che valorizzava l’istruzione e l’indipendenza. La sua aspirazione alla libertà e all’autodeterminazione le consentì di laurearsi, per poi intraprendere la carriera di modella, che la portó a vincere diversi concorsi di bellezza. Qualche anno dopo fece domanda come hostess, e grazie alla sua intelligenza ottenne un posto fisso nella più grande e importante compagnia aerea degli Stati Uniti dell’epoca,
lavorando per le rotte aeree internazionali.
Frequentò un corso di addestramento in Florida, nel 1985. Nello stesso anno si sposò in Qatar, ma si trattò di un matrimonio combinato che fallì dopo solo 2 mesi.
Il destino di Neerja cambiò drasticamente il 5 settembre 1986, quando l’aereo su cui stava lavorando, fermo per uno scalo, fu preso d’assalto e sequestrato da quattro uomini armati, in seguito identificati come appartenenti all’organizzazione terroristica palestinese Abu Nidal, che presero in ostaggio equipaggio e passeggeri con l’obiettivo di recarsi a Cipro per liberare i prigionieri palestinesi lì imprigionati.
Neerja Bhanot avvertí l’equipaggio di pilotaggio non appena i dirottatori si sono piazzati
sull’aereo.
Questo permise al pilota, al copilota e all’ingegnere di volo di scappare, lasciando
l’aereo fermo. Essendo la più esperta dell’equipaggio di cabina, Neerja prese il comando fra i suoi colleghi all’interno dell’aereo. I dirottatori erano particolarmente aggressivi con gli statunitensi. Per proteggere i passeggeri anglosassoni, Neerja Bhanot e gli altri assistenti, sotto le istruzioni della giovane donna, nascosero i loro passaporti.
Dopo 17 ore di sequestro, i quattro terroristi, cercando di decollare per Cipro e già responsabili di due omicidi, hanno sparato su molti ostaggi e lanciato esplosivi. Neerja, pur rischiando la vita, ha aperto un portellone guidando l’evacuazione di 359 persone. Questo atto coraggioso le costò la vita, uno dei terroristi riuscì a spararle alle spalle, e il suo corpo raggiunse la fine dello scivolo di emergenza a terra già privo di vita. Dopo l’evacuazione degli ostaggi, ci furono 22 morti e 150 feriti. Tuttavia, grazie all’azione di Neerja, gran parte delle persone rimasero illese. Successivamente, un commando di sicurezza militare pakistana intervenne, ferendo e neutralizzando i dirottatori.
La cerimonia funebre di Neerja fu eseguita qualche giorno dopo la vicenda, con una cerimonia riservata, il suo corpo fu cremato e le sue ceneri furono disperse. Per il suo gesto eroico, fu la persona più giovane ad essere insignita della più alta onorificenza indiana al valore, l’Ashoka Chakra, nel 1987, insieme ad altri riconoscimenti postumi, sia indiani che pakistani e statunitensi.
Il contributo assicurativo della Pan Am ha permesso alla famiglia Bhanot di istituire un premio annuale, riconosciuto per azioni coraggiose tra gli assistenti di volo e per sostenere donne indiane vittime di ingiustizie. Nel 2004, le Poste indiane hanno emesso un francobollo commemorativo in suo onore. Nel 2005, il fratello Aneesh ha ricevuto il premio per la Giustizia per i crimini dagli Stati Uniti. La scuola Austrey di Karachi, Pakistan, ha dedicato una sezione in suo onore chiamata “Bhanot House”. Nel 2010, la famiglia Bhanot è stata onorata con il premio dell’aviazione indiana, seguito nel 2016 dal prestigioso Bharat Gaurav Award in India.
Nel 2016 inoltre è stato rilasciato un film, una biografia drammatica basata sulla sua vita e sul suo eroico atto, intitolatosi “Vol Pan Am 73 (Neerja)”.
In conclusione, Neerja Bhanot è stata una donna straordinaria che viene ricordata come “l’eroina del dirottamento”.
La sua famiglia, in particolare i fratelli, continua a portare avanti la sua memoria attraverso la Neerja Bhanot Pan Am Trust, contribuendo a sostenere cause umanitarie. Neerja è un esempio eterno di umanità e di dedizione al dovere.