Del: 12 Febbraio 2024 Di: Silvia Natoli Commenti: 0
Da rileggere per la prima volta. Sostiene Pereira

Non è mai troppo tardi per cambiare, per guardarsi attorno e capire che la neutralità in condizioni di guerra, di violenza, di violazione dei diritti umani non può esistere, che il non schierarsi è, invece, una presa di posizione e che storicamente non è mai a favore degli oppressi ma degli oppressori. Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi parla proprio di questo, è la storia di un uomo che si discosta dall’individualismo, dall’indifferenza, della codardia e che ritrova il coraggio di guardare in faccia la realtà del suo tempo, di calarsi in essa e scegliere di agire.

All’inizio del racconto, infatti, il dottor Pereira è un solitario giornalista di mezza età che, abbandonata la cronaca nera, si ritrova alla direzione della rubrica culturale del quotidiano Lisboa. Il contesto storico e culturale è quello della Lisbona sotto la dittatura di António Salazar, ma Pereira non appare particolarmente scosso dagli avvenimenti che dividono il paese, vive una vita quieta e ripetitiva, dedita al lavoro e alla passione per la letteratura francese. Mentre il Portogallo attraversa anni difficilissimi, lui pranza tutti i giorni indisturbato al Café Orquidea ordinando sempre le stesse cose, omelette alle erbe aromatiche e limonata, ricorda l’amata moglie defunta da qualche anno, scrive i suoi articoli, discute con il medico che gli rimprovera uno stile di vita non conforme alla sua diagnosi di cardiopatia.  

Antonio Tabucchi

La Storia bussa alla porta di Pereira un torrido mattino d’estate. Francesco Monteiro Rossi, è un giovane neo laureato in filosofia di origini italiane, che ha da pochissimo discusso una tesi sulla morte e il redattore, dopo aver letto per caso suo un articolo su una rivista, decide di incontrarlo e di proporgli la posizione di collaboratore esterno della rubrica del Lisboa. Il suo compito sarà quello di scrivere “coccodrilli”, ovvero necrologi anticipati di grandi scrittori, da tenere nel cassetto e pubblicare all’occorrenza in caso di improvvisa dipartita.

Questo improvviso incontro è il catalizzatore del cambiamento che investirà di lì a breve la vita del grigio impiegato: il giovane, infatti, è un ragazzo pieno di vita, impegnato politicamente insieme alla fidanzata Marta e si dimostra subito entusiasta del nuovo lavoro.

Da quel momento in poi, quello che arriva sulla scrivania di Pereira sono scritti sconvolgenti, tutti impubblicabili, perché contengono attacchi agli scrittori per le loro posizioni politiche. Il sagace collaboratore prende di mira D’Annunzio in quanto simpatizzante del Fascismo, i salazaristi, tutti coloro che rifiutano di prendere posizione per paura o indolenza e, di conseguenza, anche la neutralità e l’indifferenza nei confronti della violenza dittatoriale dello stesso redattore vengono più volte contestate. Pereira, dal canto suo, inizialmente cerca di non farsi coinvolgere troppo, ma ormai il cambiamento ha intaccato il suo moderato e abitudinario stile di vita. La metamorfosi ha avuto inizio e in un batter d’occhio, da grigio giornalista appesantito dai chili di troppo e dalle memorie del passato diventa un cittadino consapevole, sensibile alle ingiustizie e pronto a denunciarle in prima persona.

Silvia Natoli
Studentessa al secondo anno di editoria. Bevo tanti caffè, leggo molti libri, dormo poco e mi interesso principalmente di letteratura, storia e politica.

Commenta