Il Captagon è una pillola sintetica a base di amfetamina con effetti stimolanti. Si è iniziato a parlare massicciamente di questa droga dopo il 7 ottobre 2023, giorno dell’attentato ad Israele, durante il quale alcuni terroristi di Hamas erano muniti di sacchetti di pillole di Captagon.
La storia
La fenetillina è uno dei derivati sintetici dell’anfetamina, nata dalla combinazione tra amfetamina e teofillina, che ha una funzione stimolante. Fu sintetizzato per la prima volta in Germania nel 1961 da Chemiewerk Homburg. La Food and Drug Administration non ha mai approvato l’utilizzo clinico della fenetillina e, quindi, non fu mai commercializzata negli USA, ma sono stati diversi i sequestri di questa sostanza contraffatta.
Invece in Germania la fenetillina fu approvata e utilizzata con prescrizione medica, sotto forma di pillole con impressa una doppia C, per curare, in particolare, la narcolessia, la depressione e l’Adhd. In breve tempo, però, diversi sono stati i limiti posti all’utilizzo di questa sostanza, a causa dell’insorgenza di effetti collaterali nei pazienti, tra cui il rischio di dipendenza.
Nel 1986 le Nazioni Unite hanno aggiunto la fenetillina tra le sostanze psicotrope e ne hanno vietato la commercializzazione.
La fenetillina a livello tossicologico stimola il sistema nervoso centrale, così da aumentare la capacità di concentrazione e le prestazioni fisiche, causando uno stato emotivo bilanciato, senza avere gli stessi problemi sia a livello di pressione arteriosa che a livello psicologico dell’amfetamina.
Il Captagon si presenta come un solido cristallino, per poi venire lavorato ed essere venduto in compresse, il cui prezzo varia tra i 3 e i 20 dollari o barattato in cambio di armi.
Captagon e Medio Oriente
Nei Paesi Arabi, la fenetillina è una delle droghe maggiormente abusata ed è presente tra i principi attivi del Captagon. Questa droga viene chiamata, anche, droga della jihad, poiché è in Medio Oriente, e in particolare nei Paesi del Golfo, che si è creata una nuova domanda per la produzione illegale del farmaco. Il Captagon aveva dapprima iniziato a circolare nell’est Europa, soprattutto in Bulgaria, dove erano sorti nuovi centri di produzione, Serbia, Slovenia e Montenegro.
Secondo le dichiarazioni dell’UNODC, Arabia Saudita, Giordania e Siria sono i Paesi dove sono avvenuti i maggiori sequestri di Captagon. Tanto che la Siria è stata per diverso tempo luogo di transito per i commerci con Iraq e Golfo Persico di droghe provenienti dall’Europa, dalla Turchia e dal Libano.
Nei recenti World Trade Drugs, delle Nazioni Unite, i sequestri di Captagon sono aumentati, arrivando nel 2021 a 86 tonnellate di prodotto sequestrato. Questo dato implica di conseguenza l’aumento del traffico illegale sia per dimensioni che per tecnologia in Medio Oriente, in particolare in Iraq, essendo quest’ultimo interessato alle rotte balcaniche e a quelle meridionali, utilizzate per i traffici di oppiacei tra Afghanistan ed Europa.
Il traffico illegale e l’uso da parte dei miliziani
Il traffico illegale di Captagon è diventato sempre più importante dal 2011: in primo luogo con le primavere arabe, nelle quali la sostanza veniva utilizzata per alimentare le manifestazioni, tanto che due anni dopo le Forze Armate Italiane in Libia riscontrarono che il 30% dei miliziani era dipendente dal Captagon.
Cruciale in questa situazione è la differenza tra i miliziani di Al-Qaeda e quelli dell’ISIS sulla posizione di consumo di alcol e droghe. La prima ha appoggiato le leggi islamiche per cui ci si deve astenere dal bere bevande alcoliche e dal far uso di sostanze stupefacenti. Invece, l’ISIS non ha aderito alla sharia classica.
La guerra in Siria, nel 2011, fornì le condizioni necessarie per il proliferare del contrabbando, sia per la poca trasparenza e gli scarsi controlli sulle attività criminali, sia per le condizioni di estrema povertà della popolazione siriana e l’assenza di alternative valide.
Difatti, la Siria è passata da produrre il Captagon in piccole attività situate in aree controllate dai ribelli ad una produzione industriale.
Si stima che nel 2016 più di 1,4 milioni di compresse siano state sintetizzate nel Paese. In Egitto, invece, sono state sintetizzate circa 8,8 milioni di compresse e 11 mila vicino a Baghdad. In Turchia si stima una produzione di 107,5 kg di Captagon.
Il conflitto siriano ha alterato i confini con il vicino Libano, che ha portato ad un controllo minimo limitato alla frontiera. Il controllo de facto della zona di traffico è controllato da Hezbollah, in Libano e dalle milizie locali e uomini d’affari, in Siria. Si sono quindi, creati dei rapporti sempre più fitti tra Europa e Siria, così le case farmaceutiche siriane forniscono ai lavoratori europei supporto tecnico e scientifico in cambio di commercio del prodotto.
Secondo un rapporto del 2017 della Global Initiative Against Transnational Organized Crime, in Libano si è assistito tra il 2013 e il 2016 ad un aumento da parte delle autorità antidroga libanesi di sequestri di captagon, che rappresentava un mercato di circa 14 miliardi di dollari.
Nel 2018 le autorità greche, con l’aiuto aereo dell’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera (Frontex), sono riuscite a sequestrare un carico di 6 tonnellate di hashish e di 3 milioni di pillole di captagon, provenienti dal Medio Oriente.
Questo farmaco, come le amfetamine, è usato per aumentare la produttività, così da rimanere svegli ed evitare di mangiare.
L’utilizzo massiccio di farmaci eccitanti furono visibili anche nel 2015 durante l’attacco al Bataclan, a Parigi, in cui i testimoni descrissero i terroristi come zombie. Infatti, dopo questo episodio sono state rinvenute nelle abitazioni degli attentatori delle siringhe contenenti amfetamine e Captagon. Questo modus operandi è tipico di situazioni di guerre, come nel caso delle due guerre mondiali, ma è nuovo per gli attentati terroristici.
Secondo il Governo del Regno Unito la Siria produrrebbe l’80% del Captagon distribuito, generando per il governo di Assad circa 3 volte il commercio dei cartelli messicani. La Siria può quindi essere definita un narcostato; cruciali sono le nuove rotte commerciali per la droga, in particolare quello online, con Amazon e eBay in cui se si fa una ricerca della sostanza compare un messaggio che proibisce la stessa.
Secondo il Dipartimento per le politiche antidroga europeo, l’Europa è uno snodo chiave per il traffico di captagon proveniente dal Medio Oriente, definendo la Turchia come punto nevralgico. Nel 2020 la Polizia italiana ha sequestrato, nel porto di Salerno, circa 14 tonnellate di pillole Captagon per un valore di circa 1 miliardo di euro.
La relazione stesa in concordato dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) e dall’Ufficio federale di polizia criminale tedesco (BKA) determina la necessità di un’azione europea coordinata volta a contrastare la produzione di Captagon entro i confini dell’Unione, così da evitare che quest’ultima diventi un hub. Questa necessità è data anche dall’importanza geopolitica che il traffico di Captagon ha nel rafforzare i rapporti tra Europa e Medio Oriente.