Del: 6 Giugno 2024 Di: Gaia Bassanini Commenti: 0
Claudia Sheinbaum, prima donna Presidente in Messico

Il 2 giugno più di 98 milioni di cittadini messicani sono stati chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente, o meglio, la nuova Presidente: Claudia Sheinbaum, la prima donna a ricoprire questa carica nel paese.
Si tratta delle elezioni più grandi della storia del Messico: oltre alla Presidenza, si è votato per il rinnovo di oltre 20mila cariche statali tra governatori, senatori, deputati e altre figure istituzionali.
Già da mesi era noto che ci sarebbe stata una Presidente a guidare il Messico: i principali concorrenti erano infatti due donne: la senatrice Xóchitl Gálvez, candidata della coalizione di centrodestra, e Claudia Sheinbaum, candidata della coalizione di sinistra Seguimos haciendo historia, appartenente al partito Morena, guidato dal presidente uscente Andrés Manuel López Obrador (AMLO).

Sheinbaum ha ottenuto circa il 60% dei voti, distaccando Gálvez di più di trenta punti percentuali.

Questo risultato non stupisce: è sempre stata ampiamente in testa ai sondaggi sin dall’inizio della campagna elettorale.

La vittoria è sicuramente dovuta anche alla grande popolarità che vanta Morena in Messico: Obrador nel suo mandato presidenziale ha sempre mantenuto un alto consenso tra i messicani. Durante la campagna elettorale Sheinbaum ha più volte ripetuto di voler continuare le politiche più apprezzate del suo predecessore, quali la consolidazione dei progetti per le infrastrutture e i programmi di welfare. Nei prossimi mesi vedremo se sarà in grado di liberarsi della grande influenza di AMLO, scrollandosi di dosso l’appellativo di “presidente sotto tutela”.

Ma chi è la nuova presidente del Messico? Claudia Sheinbaum ha 61 anni, nata da famiglia ebrea, si è laureata in fisica e ha conseguito un dottorato in ingegneria energetica. Dopo anni di lavoro come ingegnera, nel 2000 è entrata in politica e da allora è stata sempre legata politicamente all’ex presidente Obrador, seguendolo e contribuendo alla nascita nel 2014 del partito di cui ora fanno parte entrambi. Nel 2017 è stata eletta sindaca di Città del Messico.

Il clima è un tema di cui la nuova presidente si è occupata molto: è stato uno degli impegni maggiori nella sua carriera alla guida della capitale, una delle città notoriamente più inquinate del mondo; ha anche fatto parte dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell’ONU, il principale organismo scientifico internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici.

La neoeletta si troverà a dover affrontare importanti sfide: prima fra tutte la violenza legata ai cartelli del narcotraffico. Il precedente governo ha tentato di ridurre la guerra ai narcos, limitandone gli scontri con la polizia e focalizzandosi sullo sviluppo sociale delle aree più povere del paese. Molti analisti però ritengono che questa strategia non abbia sortito gli effetti sperati, anzi: si sono registrati all’incirca 30 mila omicidi all’anno. Nonostante il lieve calo del 2023, il tasso delle morti violente rimane allarmante: 23 omicidi ogni 100mila abitanti (basti pensare che in Italia nello stesso anno se ne sono registrati 0,53 ogni 100mila abitanti. Un dato che potrebbe far sperare, anche se sono sorti dei dubbi sulla sua attendibilità, è il dimezzamento degli omicidi durante il suo mandato a Città del Messico.

Le violenze non hanno risparmiato nemmeno la campagna elettorale: sono stati uccisi più di 30 candidati alle varie cariche per cui si è votato, centinaia sono stati aggrediti e molti altri si sono ritirati.

Una secondo tema che dovrà affrontare è quello dell’immigrazione: per la sua posizione geografica il Messico è inevitabilmente territorio di passaggio per l’arrivo negli USA. Un’efficiente gestione del flusso migratorio sarà estremamente importante per mantenere buone relazioni con lo stato confinante, anche in viste delle elezioni presidenziali americane di novembre. Un’eventuale vittoria di Donald Trump potrebbe rappresentare una grandissima sfida per la stabilità delle relazioni bilaterali tra le due nazioni.

Un’ulteriore problematica da gestire prontamente sarà la crisi idrica e climatica: tutto il territorio del Messico sta vivendo negli ultimi anni una grande siccità; le scorte d’acqua destinate alle città sono a livelli preoccupanti, tantoché, non senza proteste, il precedente governo ha dovuto mettere in atto misure di razionamento parecchio restringenti nella capitale.

La scarsità dell’acqua è dovuta, oltre ad un’importante riduzione delle piogge, anche alla disastrosa condizione in cui vertono le tubature degli acquedotti, le quali perdono una significante percentuale dell’acqua che trasportano.

Gaia Bassanini
Mi chiamo Gaia e nella vita cerco di capire cosa voglio fare da grande, nel frattempo cucino, mi faccio incuriosire da ciò che non conosco e provo a capire cosa ci sta dietro. Mi affascinano i testi scritti bene e le persone che conoscono tanti aneddoti. Nel resto del mio tempo studio giurisprudenza.

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