Il 5 di ogni mese, 5 libri per tutti i gusti: BookAdvisor è la rubrica dove vi consigliamo ciò che ci è piaciuto di recente, tra novità e qualche riscoperta.
Cuore nero, Silvia Avallone (Rizzoli) – recensione di Giulia Maineri
Se il male lo subisci, puoi imparare a perdonare, puoi dimenticarlo oppure soltanto accettarlo, metabolizzarlo. Ma se il male lo hai fatto tu, allora non ti abbandonerà mai, sarà sempre una questione irrisolta. Così è Emilia, la protagonista di Cuore Nero: una persona irrisolta. Convinta di non avere né di meritarsi un futuro, si ritira a Sassaia, una cittadina di montagna, vuota e fredda come il suo animo. La sua solitudine incontra qui quella di Bruno e in questo abbraccio, i due protagonisti intravedono la possibilità di rinascere, di ricominciare. Nel suo romanzo più maturo e profondo, Avallone affronta nuovamente il tema dell’adolescenza, che accostato a quello delle carceri crea un vero e proprio ossimoro: l’adolescenza è una spinta verso l’esterno, è conoscere il mondo, buttarsi a capofitto nelle cose, mentre la reclusione è un ritorcersi su sè stessi, scavarsi dentro e rimuginare. Emilia non riuscirà mai a fare pace con sè stessa, ma scoprirà che non è mai troppo tardi per darsi una chance.
Il Santo, Marco Travaglio (PaperFIRST) – recensione di Viola Vismara
Il Santo di Marco Travaglio esamina la figura di Silvio Berlusconi, libro pubblicato poco dopo la sua morte. Nonostante la tempistica possa sembrare controversa, l’obiettivo del libro non è quello di criticare Berlusconi personalmente, ma di affrontare il fenomeno del berlusconismo che ha continuato a influenzare l’Italia dopo la sua scomparsa. Con il suo stile investigativo caratteristico, Travaglio offre un’analisi approfondita della vita e della carriera di Berlusconi, esplorando vari aspetti della sua ascesa come imprenditore e politico.
Il libro affronta temi cruciali come il conflitto d’interessi, la manipolazione dei media, le controversie giudiziarie e le leggi ad personam approvate durante i suoi mandati. Travaglio non si limita a esporre fatti, ma li interpreta criticamente, evidenziando le implicazioni delle azioni di Berlusconi sulla politica e sulla società italiana. Attraverso l’esame della fondazione di Forza Italia nel 1994 e dei suoi numerosi mandati come Presidente del Consiglio, Travaglio illustra le politiche adottate e le connessioni tra affari e politica, criticando il conflitto d’interessi e l’uso del potere politico per scopi personali.
Utilizzando una vasta gamma di fonti e documenti, l’autore costruisce una narrazione solida e dettagliata. Tuttavia, il tono fortemente critico del libro potrebbe risultare polarizzante per alcuni lettori. In generale, Il Santo rappresenta una lettura molto utile per approfondire l’impatto di Berlusconi sulla politica e sulla società italiana, offrendo una riflessione analitica sia per i suoi sostenitori che per i suoi detrattori.
Bournville, Jonathan Coe (Feltrinelli) – recensione di Michela De Marchi
Il cioccolato è il filo rosso della storia proposta da Jonathan Coe nel libro Bournville. La narrazione si sviluppa nel sobborgo di Birmingham, nato attorno allo stabilimento della Cadbury, azienda inglese che produce cioccolato. Costruendo una saga familiare, Coe ripercorre i momenti più bui e più allegri della storia della Gran Bretagna: il discorso di Churchill per celebrare il Giorno della Vittoria nel 1945; la vittoria dell’Inghilterra ai mondiali nel 1966; il matrimonio di Carlo e Diana nel 1981 e la pandemia del Covid-19 sono solo alcuni dei grandi episodi narrati.
In sette macro capitoli si susseguono le vicissitudini di una normale famiglia inglese, partendo dall’episodio più recente, ovvero il Coronavirus. Nelle prime pagine, infatti, ci troviamo a Vienna nel 2020, dove Lorna e Mark iniziano il loro piccolo tour come band, ma proprio a causa del virus e della chiusura dei locali sono costretti a interrompere i concerti programmati. Lorna, sconsolata, chiama la nonna Mary su Skype e chiacchierando scopre di avere un bisnonno tedesco. Chiusa la telefonata, Mary viaggia indietro nel tempo con la memoria, ricordando i fatti che hanno caratterizzato la sua vita e il suo Paese. Veniamo, quindi, catapultati nel 1945 con una piccola Mary: una bambina che deve confrontarsi con le conseguenza della Seconda guerra mondale, ma che con curiosità affronta ciò che il mondo le offre. Da ragazzina della middle class inglese, diventa una giovane atleta e poi una donna istintiva e anche ingenua. Accompagnandola nel corso della sua vita, vengono introdotti anche gli altri personaggi: non solo i genitori, ma anche il futuro marito Geoffrey; i figli Jack, Martin e Peter; i nipoti e le amicizie strette nella stessa Bournville o poco distanti dalla città. Ciò che unisce i vari episodi è anche la “guerra del cioccolato”, che vede i paese europei, tra i quali Inghilterra, Francia e Belgio, impegnati in una battaglia sull’etichettatura del prodotto.
Tra ironia e nostalgia, Coe analizza la società inglese affrontando i problemi che ha vissuto nel XX secolo, i momenti patriottici che hanno unito la nazione, i cambiamenti di mentalità sviluppati nei decenni e molto altro ancora. Con Bournville il lettore potrà compiere un viaggio dal 1945 al 2020, provando emozioni contrastanti, come gioia, tristezza e rabbia. Oltre 70 anni di avvenimenti che hanno portato a mutamenti personali e storici, raccontati con tre storie parallele: quella di Mary; dell’amore inglese per il cioccolato e della stessa Gran Bretagna.
Beach Read. Romanzo d’estate, Emily Henry (HarperCollins) – recensione di Matilde Elisa Sala
January Andrews, scrittrice affermata di commedie romantiche, è in blocco. A causa della scoperta di un segreto sulla sua famiglia, non crede nell’amore e non riesce più a scrivere nulla. Per questo motivo si rifugia in un piccolo cottage sul lago Michigan, da sola, alla ricerca dell’ispirazione e degli stimoli necessari per una nuova storia. Mai si sarebbe aspettata però che lo stimolo sarebbe arrivato da Augustus Everett, grande autore di romanzi americani e vecchio compagno di college di January. Tra i due nasce una scommessa: Gus deve scrivere una storia a lieto fine, mentre invece January deve cimentarsi nella scrittura del grande romanzo americano. Tra i due però non scorre buon sangue, anzi, si divertono fin troppo a punzecchiarsi l’uno con l’altra. Ma si sa, cliché ma pur sempre molto apprezzato, spesso da un’antipatia può nascere anche una forte attrazione. Beach Read è uno dei romanzi più noti e preferiti della scrittrice americana Emily Henry, fedele compagna di estati molto calde, ma rese sicuramente più piacevoli grazie alla lettura dei suoi romanzi. January e Gus hanno una storia da raccontare, un vissuto alle spalle ma un percorso di crescita personale ancora da affrontare, magari anche insieme. Inutile nascondere che spesso si vorrebbe entrare nella storia per rimproverarli, ma forse il bello dei romanzi è anche osservare dall’esterno, da partecipanti silenziosi. Un romanzo scorrevole e davvero molto estivo, decisamente una lettura da ombrellone!
Dall’Etere di Aristotele al campo gravitazionale di Einstein. La lunga storia dello spazio pieno, Luciano Siviglia (Il ramo e la foglia edizioni) – recensione di Daniele Di Bella
A molti sarà capitato di sentire una frase simile a: “Le radiazioni elettromagnetiche si propagano nel vuoto grazie all’oscillazione di due campi, quello elettrico, e quello magnetico”.
Questa frase contiene in sé un’evidenza sorprendente: nonostante l’aggettivo “vuoto”, qualcosa c’è, in uno spazio vuoto. I campi, e le radiazioni elettromagnetiche che vengono generate dalle loro oscillazioni. Ma da dove arriva il concetto di campo?
Luciano Siviglia è giovanissimo, classe 1998, laureato in Scienze Filosofiche all’Alma Mater di Bologna, e si getta nella scrittura di questo saggio per strutturare un’idea: «e se Aristotele, dopotutto, avesse ragione? Se non ci fosse posto per il “vuoto” nel nostro universo? Se il suo etere non fosse altro che il nostro “campo”?»
Il saggio si articola in tre parti, che delineano tre periodi: quello precedente ad Aristotele, quello di Aristotele, e quello successivo ad Aristotele, che giunge sino ai giorni nostri. Partendo dall’etimo della parola “etere”, l’autore riesce a coinvolgere anche il lettore meno esperto in una storia che lo porterà a constatare come “sia Aristotele, a suo tempo, che Einstein successivamente, postularono l’esistenza di uno spazio dotato di proprietà fisiche ben precise, rendendolo di fatto un soggetto attivo, partecipe dello svolgersi dei fenomeni.”
Dall’Etere di Aristotele al campo gravitazionale di Einstein è sia un avvincente viaggio alla coperta di come gli esseri umani, nel tempo, si affidino a declinazioni diverse dello stesso principio, che un ottimo esempio di indagine interdisciplinare. Da leggere assolutamente!