Signori, il delitto è servito! è il primo film di Jonathan Lynn, regista inglese, famoso per FBI: Protezione testimoni con Bruce Willis e Matthew Perry.
La pellicola è del 1985 e il titolo originale è Clue: infatti, è la prima trasposizione cinematografica del gioco da tavolo Cluedo della Parker Brothers. Molti sono stati i giochi di società diventati film, tra cui Dungeons & Dragons o Escape Room.
Ambientato nel New England del 1954 dove 6 persone sono invitate, con una lettera anonima, ad Hill House, una tenuta misteriosa. Gli invitati sono ricevuti dal maggiordomo Wadsworth che gli ricorda che devono usare il nome fittizio deciso dal padrone di casa. A metà della cena si presenta il settimo personaggio, chiamato Signor Boddy. Oltre agli ospiti e al maggiordomo, in casa ci sono la cameriera e la cuoca.
Alla fine della cena il maggiordomo ha il compito di rivelare ai 6 ospiti il perché della loro presenza.
Si scopre, quindi, che sono tutti ricattati da Boddy: la Signora White, vedova di un importante fisico nucleare, il quale è stato trovato morto in circostanze non chiare; il Professor Plum, psichiatra che lavora per l’OMS, radiato dall’ordine dei medici perché indagato per aver abusato di una paziente; la Signora Peacock, moglie di un senatore sospettato di corruzione; la Signorina Scarlett, direttrice di un bordello illegale a Washington; il Colonnello Mustard, che lavora al Pentagono ed è un cliente di quest’ultima; infine, il Signor Green, che lavora per il Dipartimento di Stato ed è un omosessuale non dichiarato.
Boddy consegna a tutti gli ospiti un’arma: un candelabro d’oro, una corda legata come un cappio, un tubo di piombo, una chiave inglese, un pugnale e una pistola carica, e suggerisce di uccidere il maggiordomo. L’uomo si serve di questa tecnica per non farsi denunciare alla polizia, chiamata da Wadsworth.
Nello studio dove si trovano tutti si spegne la luce, si sente un colpo di pistola, un corpo cade. Una volta riaccesa la luce, si scopre che a morire non è stato il maggiordomo ma il signor Boddy. Questo è il primo di 6 omicidi che vengono commessi in una notte, ai danni degli invitati e di altri personaggi che si aggiungono alla storia.
Come nel gioco, anche nel film, dopo il delitto vengono scoperte tutte le stanze, oltre all’ingresso, alla cucina, allo studio e alla sala da pranzo:
la biblioteca, la sala da biliardo, quella da ballo, la veranda, la serra, lo scantinato, la soffitta e le camere da letto. Le stanze sono collegate da passaggi segreti.
La pellicola di Lynn ricorda Invito a cena con delitto del 1976, diretto da Robert Moore, sia per l’ambientazione una villa misteriosa, sia per la storia raccontata. Cambiano solo i personaggi che, invece di essere delle persone comuni, nel film di Moore sono degli esperti detective interpretati da attori e attrici conosciuti, tra cui Peter Falk, David Niven, Peter Sellers, Maggie Smith e Alec Guinness.
In Signori, il delitto è servito, come nel film di Moore, il cast è composto da grandi star come Tim Curry, nei panni del maggiordomo Wadsworth, il quale 10 anni prima era diventato famoso interpretando il Dottor Frank N’ Furter in The Rocky Horror Picture Show; Madeline Kahn, nella pellicola la Signora White, famosa per Mezzogiorno e mezzo di fuoco e Frankenstein Junior, entrambi diretti da Mel Brooks; Christopher Lloyd, che interpreta il Professor Plum, conosciuto soprattutto per il personaggio di Doc, in Ritorno al futuro.
Il film è molto particolare per il finale:
sono ben 3, i finali che nella versione VHS sono svelati da Wadsworth, definiti come possibili i primi 2 e come vero il terzo. Nella versione DVD, c’è la possibilità di scegliere nel menù il finale.
Un film comico con dei tratti di suspense, che lo fanno diventare un giallo. Lynn, infatti, ha dichiarato «Il terrore è il movente principale della commedia» e ha seguito le regole del gioco Sette indagati, sei armi, cinque corpi e tre finali.