Oggi iniziano ufficialmente le XXXIII Olimpiadi. Dal 26 luglio all’11 agosto, Parigi e diverse altre località francesi, come Marsiglia per la vela e la Polinesia francese per il surf, ospiteranno gli eventi. Successivamente, dal 28 agosto all’8 settembre, si terranno nella capitale francese i XVII Giochi paralimpici estivi. Ma cosa sono le Olimpiadi? Qual è stata la prima e quale la prima dei “giochi moderni”? In questo articolo proveremo a dare qualche spiegazione sulla loro storia.
Le Origini nell’Antica Grecia
Le Olimpiadi rappresentano una delle manifestazioni sportive più antiche e prestigiose al mondo, con una storia che affonda le radici nell’antica Grecia e che ha attraversato millenni di evoluzione. Questi giochi non sono solo una competizione atletica ma un simbolo di unità, pace e spirito umano.
Le prime Olimpiadi della storia risalgono al 776 a.C. e si tenevano nella città di Olimpia, in Grecia. Questi giochi erano dedicati a Zeus, il re degli dei nella mitologia greca, e si svolgevano ogni quattro anni. Gli antichi giochi olimpici erano molto diversi da quelli moderni: erano riservati agli uomini liberi di origine greca e includevano competizioni come la corsa, il lancio del disco, il pugilato e il pancrazio, una combinazione di lotta e pugilato. Le donne non potevano partecipare né assistere, anche se esistevano giochi separati per le donne in onore di Era, la moglie di Zeus.
I Giochi divennero lentamente sempre più importanti in tutta la Grecia antica, diventando anche il punto d’inizio dei loro calendari, raggiungendo l’apice nel VI e V secolo a.C.
Oltre alle competizioni sportive, le Olimpiadi antiche avevano anche un’importante dimensione religiosa e culturale. Per tutta la durata dei giochi (cinque giorni), venivano sospese le guerre in tutta la Grecia: questa era chiamata tregua olimpica o “ekecheiria”, che permetteva agli atleti e agli spettatori di viaggiare in sicurezza verso Olimpia. La città ospitava anche eventi culturali, tra cui gare di poesia e musica, rendendo le Olimpiadi un’occasione di celebrazione della cultura greca in tutte le sue forme.
La Fine e la Rinascita
Con l’avvento del dominio romano e la successiva diffusione del cristianesimo, le Olimpiadi antiche vennero gradualmente abbandonate e nel 393 d.C. l’imperatore Teodosio I, dietro l’influenza del vescovo di Milano Ambrogio, le bandì definitivamente, considerandole un rituale pagano.
La memoria degli antichi Giochi olimpici rimase viva, esercitando fascino e inducendo nell’Età moderna delle rievocazioni: già nel XVII secolo si teneva in Inghilterra un festival sportivo che prendeva proprio il nome dalle Olimpiadi. Nei secoli seguenti, eventi simili vennero organizzati in Francia e in Grecia, ma si trattava di manifestazioni su piccola scala e sicuramente non internazionali.
La rinascita delle Olimpiadi si deve al barone Pierre de Coubertin, un educatore francese che nel 1894 propose la rinascita dei giochi come strumento per promuovere la pace e l’interazione tra le nazioni. Coubertin era ispirato dagli ideali dell’antica Grecia e credeva che lo sport potesse essere un mezzo per migliorare le relazioni internazionali e promuovere la comprensione tra i popoli.
Due anni dopo, nel 1896, le prime Olimpiadi moderne si tennero ad Atene, in Grecia. Questi giochi segnarono l’inizio di un nuovo capitolo nella storia olimpica, caratterizzato dall’inclusione di atleti di tutto il mondo e dall’introduzione di nuove discipline sportive. Le Olimpiadi del 1896 videro la partecipazione di 241 atleti provenienti da 14 paesi, che gareggiarono in 43 eventi. Fu per l’epoca il più grande evento sportivo internazionale mai organizzato.
La Grecia chiese di diventare sede permanente di tutti i futuri Giochi olimpici, ma il CIO decise che le Olimpiadi avrebbero dovuto essere organizzate di volta in volta in una nazione diversa al fine di sottolinearne maggiormente l’universalità. Le seconde Olimpiadi furono assegnate a Parigi, Francia.
L’Evoluzione dei Giochi Moderni
Le Olimpiadi moderne hanno conosciuto una crescita esponenziale sia in termini di partecipazione sia di popolarità. Da una competizione che inizialmente coinvolgeva meno di 300 atleti provenienti da 13 nazioni, si è passati a eventi che vedono la partecipazione di migliaia di atleti da oltre 200 paesi. Ogni edizione delle Olimpiadi è un evento mediatico di enorme portata, seguito da miliardi di spettatori in tutto il mondo.
Nel corso del XX secolo, le Olimpiadi hanno affrontato e superato numerosi ostacoli, tra cui guerre mondiali, boicottaggi politici e controversie di vario tipo. Le Olimpiadi di Berlino del 1936, ad esempio, furono segnate dalla propaganda nazista, mentre i giochi del 1980 a Mosca e del 1984 a Los Angeles videro rispettivamente il boicottaggio di numerosi paesi occidentali e orientali.
Nonostante queste sfide, le Olimpiadi sono rimaste un simbolo di eccellenza e di unità globale. Negli anni, il programma olimpico si è ampliato per includere nuove discipline e per riflettere i cambiamenti sociali e culturali.
Oltre ai giochi estivi, nel 1924 vennero introdotte le Olimpiadi Invernali, che si tengono ogni quattro anni e includono sport come lo sci, il pattinaggio su ghiaccio e l’hockey. Le Olimpiadi Invernali offrono una piattaforma per gli atleti dei climi più freddi e per le discipline legate alla neve e al ghiaccio. Le prossime Olimpiadi Invernali saranno nel 2026 a Milano-Cortina.
Le Paralimpiadi, nate nel 1960, rappresentano un’altra importante evoluzione del movimento olimpico. Questi giochi sono riservati agli atleti con disabilità fisiche e hanno lo scopo di promuovere l’inclusione e l’uguaglianza attraverso lo sport. Le Paralimpiadi si tengono poco dopo le Olimpiadi tradizionali e utilizzano le stesse sedi di gara.
Le Olimpiadi sono oggi anche un’enorme opportunità economica per i Paesi e le città che le ospitano. Si è calcolato che a Parigi avranno un impatto economico tra 6,7 miliardi e 11,7 miliardi di euro. Quest’impatto è legato all’organizzazione dei Giochi, al turismo (previsti più di 11 milioni di turisti) e alle costruzione necessarie ai Giochi.
Tuttavia, non mancano le critiche. Un esempio è rappresentato dagli ingenti investimenti per rendere accessibili agli atleti le acque della Senna, nelle quali la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, si è tuffata recentemente per dimostrare la pulizia del fiume e la sua idoneità per le Olimpiadi. Inoltre, l’allontanamento di migliaia di senzatetto da Parigi verso città limitrofe ha sollevato molte polemiche. A questo si aggiunge il raddoppio del prezzo dei biglietti dei trasporti pubblici nella capitale, una misura che colpisce anche i residenti.
Le Olimpiadi, quindi, pur offrendo vantaggi economici significativi, portano con sé anche sfide sociali e politiche che richiedono attenzione e gestione oculata.
BIBLIOGRAFIA:
Eva Cantarella, Ettore Miraglia, L’importante è vincere: da Olimpia a Rio de Janeiro, 2016
Stefano Jacomuzzi, Giorgio Viberti, Paolo Viberti, Storia delle Olimpiadi: gli ultimi immortali, 2011