Performance in tutto il mondo, 152 date in 20 paesi e ogni record infranto. Se a questi elementi si aggiungono il supporto costante dei fan e le numerose iniziative programmate da realizzare durante i concerti, si ottiene il “The Eras Tour”, il tour mondiale della cantante statunitense Taylor Swift. L’artista sta realizzando show indimenticabili e, dopo le tappe negli Stati uniti, le swifties si preparano ad accogliere la cantante in Europa. Ultimamente si sta parlando molto di questo tour poiché sta provocando mutamenti economici in ogni stato in cui si ferma e, secondo una stima del Wall Street Journal, l’incasso finale dei concerti di Taylor potrebbe superare il miliardo di dollari dopo l’ultima esibizione a Londra in agosto. In questo caso batterebbe anche il risultato di Elton John, il quale con il suo tour d’addio “Farewell Yellow Brick Road Tour” aveva raggiunto 939 milioni di dollari.
Se da una parte troviamo un pubblico in fermento, dall’altra gli economisti guardano con particolare interesse il fenomeno, analizzando gli aumenti dei prezzi connessi alle performance della Swift, le quali porteranno quasi sicuramente ad accelerare il tasso d’inflazione in molti Paesi.
Una domanda cruciale che riguarda l’economia globale è: può una popstar far salire l’inflazione di un Paese?
La risposta è sì e l’influenza economica dell’artista è stata denominata proprio “Swiftonomics” e “Swiftinflation”. «Se Taylor Swift fosse un’economia» ha affermato Dan Fleetwood, presidente di QuestionPro Research and Insights, in un articolo per GlobalNewsWire, «sarebbe più grande di 50 Paesi». Osservando i risultati ottenuti dal tour, si nota infatti come l’arrivo di Taylor Swift nelle città provochi il “tutto esaurito” negli hotel, il boom di prenotazioni nei ristoranti e l’esplosione del commercio locale. Con il termine Swiftinflation, quindi, si designa il fenomeno economico per cui le banche centrali europee ridurrebbero i tassi di interesse grazie a un rallentamento dell’inflazione, provocando una preoccupazione permanente dei settori dei servizi di pressioni inflazionistiche fuori controllo. Le variazioni minime dei dati sono studiate nel dettaglio, cercando di capire quali possano essere gli effetti temporanei e quali quelli duraturi. Per esempio, Philip Lane, capo economista della Banca Centrale Europea, sottolinea che la presenza della Swift si inserisce in un contesto culturale più ampio caratterizzato dalle Olimpiadi a Parigi e il Campionato Europeo di Calcio 2024 in Germania.
Sono innegabili comunque i numeri da capogiro che si stanno registrando.
Secondo un rapporto di Bmi, una sussidiaria di analisi di Fitch Solutions, nei paesi in cui Taylor ha fatto tappa a maggio, si sono registrati incrementi dei prezzi del settore alberghiero rispetto all’ultimo triennio. Per esempio, il mese scorso, con l’esibizione di Lisbona il 24 e il 25 maggio, il tasso di inflazione in Portogallo è accelerato con l’aumento dei costi delle camere affittate. Ciò era avvenuto anche durante le tappe statunitensi: il concerto ad Atlanta ha portato all’aumento dei prezzi medi delle case dell’8,8%, quello di Tampa a una crescita dell’8,2% e in Arizona un incremento del 6,5%. In totale, pare che l’Era Tour abbia generato un ricavato di circa 4,6 miliardi di dollari negli Stati Uniti, numero che si ottiene sommando le spese ingenti di biglietti, merchandising, fan-art e spostamenti verso il luogo del concerto.
In oriente, precisamente in Giappone, Taylor ha stimolato settori quali l’edilizia e i trasporti, mentre il governatore della Reserve Bank of Australia, Michele Bullock, ha riportato a Reuters che l’artista è riuscita a minimizzare l’impatto sulle politiche economiche influenzando le decisioni di spesa. Le performance australiane, infatti, hanno superato 1 miliardo di dollari di incassi tra trasporti e alloggi. Michael Johnson, Ceo di Accommodation Australia, ha dichiarato al giornale che «Il tour di Swift ha portato a tassi di occupazione alberghiera altissimi a Sydney e Melbourne, e ne hanno beneficiato anche ristoranti, bar e attrazioni turistiche».
Nelle notti del 13 e 14 luglio, Taylor arriverà anche a Milano in un doppio show che a detta di Michele Costabile, professore alla Luiss Roma, «sta registrando flussi di mercato come mai nessun artista prima di lei. In Italia gli effetti economici si possono stimare in 30-50 milioni di euro, senza contare la presenza di stranieri». Si parla quindi di una spesa di 535 euro per persona, con circa 160 mila spettatori e un fatturato dagli 14,4 milioni a 24 milioni solo per gli alloggi. «La nostra analisi e i dati mostrano che i prezzi degli hotel a Milano sono in media del 45% più alti per le notti degli spettacoli di Taylor Swift in città a luglio 2024, rispetto alle settimane prima e dopo lo spettacolo» ha dichiarato Ben Julius, fondatore di una compagnia turistica chiamata Tourist Italy, a Business Insider.
Infine, per quanto riguarda le date nel Regno Unito, gli esperti stimano 1,2 milioni di fan ai concerti con un aumento del 34% per gli spostamenti aerei per Londra rispetto all’anno passato. Come riporta il New York Times, Lucas Krishan, della Td Securities di Londra, ha ipotizzato che i concerti della Swift in agosto potrebbero accrescere l’inflazione dei servizi nel Regno Unito fino a 0,3 punti percentuali. Questo cambiamento economico, provocato dalle swifties, potrebbe condurre a un ritardo sulla riduzione dei tassi d’interesse della Bank of England, attualmente fissati al 5,25%, il livello più alto degli ultimi 16 anni. Secondo una stima dell’autorità della Greater London, i concerti della Swift a Londra genereranno 300 milioni di sterline per l’economia.
Ma Taylor ha battuto anche altri record: con il suo patrimonio netto di 1,1 miliardi di dollari, è entrata nel club dei miliardari nel 2024 e, secondo la Federal Reserve, l’effetto economico dei concerti è pari a quello generato dal Super Bowl. Inoltre, la cantante avrebbe anche influito sul numero delle registrazioni in occasione del National Voter Registration Day per quanto riguarda l’espressione delle preferenze nelle elezioni presidenziali americane degli scorsi mesi. L’artista sui social aveva rivelato un avvicinamento alla politica, tema che guardava con maggiore interesse da alcuni anni. Proprio per questo, i fan sono stati esortati dalla stessa Taylor a procede alla registrazione sulla piattaforma Vote.org, portando a 13mila nuovi aspiranti elettori ogni mezz’ora. Sono stati 35 mila elettori registrati grazie alla spinta della cantante, ovvero il 23% in più rispetto a quelli dello scorso anno. Gli analisti si sono chiesti quindi se la Swift possa generare un effetto decisivo per le elezioni americano 2024. La cantante propenderebbe per Biden e le stesse swifties si inseriscono nell’area di sinistra, ma secondo gli esperti bisogna distinguere due tipi di elettore. È improbabile, infatti, che Taylor possa influenzare un cittadino indeciso tra i due candidati, ma potrebbe risultare fatale per convincere quelli non stimolati da Biden a votarlo.
Il suo potere mediatico, quindi, è enorme e per Trump potrebbe essere un problema se prossimamente Taylor dovesse sostenere apertamente l’avversario.
Insomma, dopo l’ottimo risultato portato dall’incitamento in politica, l’Eras Tour di Taylor Swift potrebbe rimanere nella storia sia per le performance stravaganti della cantante sia per la dose di complessità che porterà alla politica monetaria e alle strategie delle banche centrali dei singoli Paesi.