Un film corale tutto italiano diretto da Carlo Verdone, Compagni di scuola, uscito nel 1988, è ancora attuale. Tratta di squallore, disagio, inadeguatezza ma anche di amicizia e amore.
Dopo diverso tempo dall’ultimo anno di liceo Federica Polidori (interpretata da Nancy Brilli) organizza una rimpatriata con i suoi ex compagni di scuola, in una villa sull’Appia Antica. Si presentano quasi tutti raccontando le loro vittorie e i loro fallimenti, i personaggi eterogenei, e rivelano i loro più intimi segreti.
Il cast è formato da una ventina di attori e attrici importanti nel panorama italiano, alcuni dei quali avevano già collaborato con il regista Carlo Verdone, che nel film interpreta Piero Ruffolo soprannominato Er Patata diventato professore di latino e greco in un liceo privato fuori Roma, che oppresso dalla moglie trova respiro in una relazione extra-coniugale. Il cognato Christian De Sica è Tony Brando, nome d’arte di Bruno Ciardulli, un cantante fallito pieno di debiti che cerca di recuperare i soldi che gli servono dai suoi compagni.
Angelo Bernabucci ha interpretato Walter Finocchiaro che rappresenta lo stereotipo del romano arricchito ma che si dimostra l’unico sincero. L’attore ha iniziato a lavorare nel mondo del cinema con questo film non lasciando mai la professione di libraio. Massimo Ghini è Mauro Valenzani, il quale ha fatto carriera in politica diventando sottosegretario ai lavori pubblici e porta in scena tutta la sfrontatezza e il cinismo dei politici. Fabris è interpretato da Fabio Traversa, che gli altri protagonisti non riconoscono e per questo lo deridono, infatti è il primo a lasciare la festa. Traversa è apparso anche in Vita da Carlo, serie tv diretta ed interpretata da Carlo Verdone, facendo riferimento proprio al film che lo ha reso famoso.
Oltre a De Sica altre due attrici non sono alla prima collaborazione con Verdone: Eleonora Giorgi e Isa Gallinelli, anch’esse apparse in Borotalco del 1982, che interpretano rispettivamente Valeria Donati, sposata con uno dei protagonisti, Luca Guglielmi, vignettista, ma in crisi a causa dell’immaturità di quest’ultimo e Jolanda Scarpellini, anch’essa rimasta nubile, ha una forte amicizia con la Donati.
Infine, nel cast ci sono anche due dei Giancattivi, trio comico toscano diventato famoso negli anni ‘70 di cui faceva parte il compianto Francesco Nuti: Athina Cenci che interpreta Maria Rita Amoroso diventata psicologa e rimasta nubile o come dice la stessa “zitella”, la quale lavora anche alla festa, poiché quasi tutti si confidano per ricevere un consiglio. Alessandro Benvenuti è Lino Santolamazza, magistrato di alto livello che con l’amico Armando Lepore ginecologo hanno architettato uno scherzo per gli ex compagni di scuola.
L’idea del film scaturisce sia da una rimpatriata con un triste esito di Carlo Verdone e Christian De Sica, che erano veri compagni di scuola, sia dall’omologo film statunitense del 1983 Il grande freddo di Lawrence Kasdan con Glenn Close e Jeff Goldblum, il quale però criticava più aspramente un’intera generazione.
Diventa subito evidente il senso della pellicola, la quale vuole divertire ma anche denunciare il fallimento e le bruttezze di un’intera generazione descritte attraverso le continue derisioni tra i protagonisti che culminano con la prostrazione di Tony Brando per chiedere aiuto economico.
Critica, inoltre, una mascolinità tossica con la figura di Mauro Valenzani, il secondo che abbandona la festa, dopo essere stato picchiato da Ruffolo perché durante la sua assenza ha violentato Cristina, studentessa di quest’ultimo, appena 18enne con la quale ha una relazione sentimentale.
La ragazza diventa centrale per la storia poiché mette fine alla relazione con il professore con la frase “non voglio diventare come voi”.
Il film uscito poco prima di Natale del 1988 ha avuto un grande successo, diventando il decimo maggiore incasso tra il 1988 e il 1989. Il produttore Mario Cecchi Gori non si aspettava la buona riuscita poiché leggendo il copione formato da più di 120 pagine pensò che non fosse una commedia adatta a quel periodo.
Il film è stato comunque prodotto e quando i Cecchi Gori videro il film completo si congratularono con il regista, in particolare Mario gli disse “Dirigi i film meglio di come li scrivi”. L’anno successivo, infatti, il film ricevette diverse nomination ai David di Donatello, portandosi a casa il premio come miglior attrice non protagonista con Athina Cenci.
Divertente e curioso fu il fatto che Nancy Brilli, accompagnando il marito Massimo Ghini alla prova dei costumi, fu scritturata per il ruolo di Federica. Nome che però non era comune negli anni ‘50 ma che fu scelto dagli sceneggiatori e dal regista per l’aspetto giovanile dell’attrice anche se invecchiata di una decina di anni.