Del: 19 Febbraio 2025 Di: Gabriele Benizio Scotti Commenti: 0
Live degli Xiu Xiu, tra sperimentazione sonora e sensibilità pop

Gli Xiu Xiu sono uno dei collettivi più influenti degli ultimi vent’anni. La loro musica, sempre in bilico tra sperimentazione sonora estrema e una sottile sensibilità pop, ha reso il progetto una delle realtà più eclettiche e particolari del ventunesimo secolo.

Fortunatamente, l’Italia è spesso una delle loro mete preferite, e anche quest’anno non hanno deluso le aspettative. Mercoledì 18 febbraio siamo stati al Santeria di Milano per assistere alla loro esibizione. La sala concerti era gremita, con un sold out che testimonia il forte seguito che la band ha nella comunità musicale milanese.

Ad aprire la serata c’era Kee Avil, artista glitch pop canadese, che ha conquistato il pubblico iniziando a riscaldare l’atmosfera, che è poi definitivamente esplosa con l’ingresso del trio composto da Jamie Stewart, Angela Seo e David Kendrick (ex batterista Devo).

Il concerto inizia con Jamie e Angela che colpiscono convulsamente i piatti, mentre David li segue con un giro di batteria infernale. Un’introduzione che lascia già intuire l’intensità di ciò che sta per accadere. Subito dopo, infatti, parte Sleep Blvd, brano tratto dal loro ultimo album 13″ Frank Beltrame Italian Stiletto With Bison Horn Grips, una discesa tumultuosa nei meandri del rock industriale e della psichedelia.

Il culmine arriva poco dopo, quando la band esegue Blacks, uno dei brani più celebri del loro disco più acclamato, A Promise. Una ballata macabra folk-noise, in cui Jamie urla disperatamente nel ritornello di essere persino stanco di provarci con un ritmo tribale e disturbante.

L’intero set si sviluppa come un viaggio sonoro allucinato, dove rumori assordanti e voci disperate si fondono in un’atmosfera claustrofobica e opprimente. I suoni di sintetici di Angela accompagnano divinamente dando un tono surreale ad ogni brano, la chitarra e la voce sofferente di Jamie aggiungono quella dose di caos che fa schizzare alle stelle la tensione emotiva e l’egregio lavoro di batteria di David tiene in piedi questi incubi sonori, dandogli sempre il giusto ritmo.

Gli Xiu Xiu non si risparmiano, attingendo a piene mani dal loro repertorio, ma, ovviamente, con un focus speciale sulla loro ultima fatica, includendo quasi tutti i brani dell’ultimo album.

Non manca però lo spazio per i classici. A un certo punto, dalla folla si alza una richiesta: Apistat Commander, forse il loro brano più iconico. La band, però, sceglie un’altra strada e, anziché accontentare direttamente il pubblico, esegue una versione rimaneggiata di Sad Pony Guerrilla Girl, altro pezzo simbolo di A Promise.

Il set apparentemente sembra chiudere con Get up dall’album Forget. Ma in realtà no, dopo che la band esce di scena il solo Jamie rientra esibendo Fabulous Muscle, traccia tratta dall’omonimo album, che è un po’ anomala rispetto al resto dell’esibizione, una traccia lenta, malinconica, realizzata con la sola chitarra, che arriva un po’ come la quiete dopo la tempesta, una tempesta sonora.

Gli Xiu Xiu non solo sono una delle band più importanti degli ultimi anni, ma sono anche tra le migliori esperienze che si possano fare live, sempre che non vi faccia paura il casino: in quel caso meglio starne alla larga. Ma ci perdete solo voi!

Scaletta:

  1. The Silver Platter
  2. Sleep Blvd.
  3. Blacks
  4. It Comes Out as a Joke
  5. Suha
  6. Gray Death
  7. Jenny GoGo
  8. Wig Master
  9. Arp Omni
  10. T.D.F.T.W.
  11. The Real Chaos Cha Cha Cha
  12. Sad Pony Guerrilla Girl
  13. Common Loon
  14. Veneficium
  15. Get Up

16 Fabulous Muscles

Gabriele Benizio Scotti
Studente di filosofia, appassionato di musica, cinema, videogiochi e letteratura. Mi piace scrivere di queste tematiche e approfondirle il più possibile.

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