
Finalmente è arrivata anche in Italia la mostra su Tim Burton, grazie alla collaborazione di LETSGO Company con Alveare Produzioni e Fabbrica del Vapore, dopo aver girato l’Europa tra Madrid, Parigi, Bruxelles, Barcellona e Berlino, con più di 650.000 visitatori. Il Labirinto è in esposizione dal 13 dicembre 2024 al 9 marzo 2025, alla Fabbrica del Vapore a Milano.
Entrare nella mente di un regista non è mai facile, ma quando si tratta di Tim Burton si complica ancora di più, perché i suoi lavori sono delle opere d’arte che toccano svariati temi: l’amore, i fantasmi, i cimiteri, la vita e morte.
Ian Mackinnon, direttore creativo premio Oscar che collabora da anni con il regista americano, ha racchiuso il suo pensiero su di lui in una semplice frase: «Che sia con disegni, dipinti, fotografia o film, lo stile caratteristico di Tim e la sua visione incredibile riescono a trasportarti in un mondo di favole tradizionali. È l’unione di fantasia magica dell’infanzia e incubi in egual misura».
Il labirinto ripercorre tutta la vita artistica di Tim Burton, dai suoi primi disegni ai bozzetti per i suoi film, e fa immergere lo spettatore nel mondo, nella mente del regista, fatto di disegni stilizzati pieni di amore, speranza e fantasia.
La mostra si compone di diverse stanze, ispirate ai suoi film più famosi (come Beetlejuice, Nightmare Before Christmas, La fabbrica di cioccolato, Alice in Wonderland, la Sposa Cadavere ed Edward mani di forbice), ma anche a quelli meno popolari, entrati comunque nel cuore di ogni fan (come Frankenweenie e Sweeney Todd).

Ogni racconto visivo, dalle statue originali dei set a quelle dei personaggi più iconici del mondo di Tim Burton, è accompagnato dal racconto di come sia nata l’idea e di come sia stata poi messa in atto. Come nel caso della stanza dedicata a Beetlejuice, sempre in bilico tra la vita e la morte «Burton ci ricorda che la morte non assolve le persone dalla responsabilità di vivere, perché nessuno sa davvero cosa ci sia dopo» per cui «non c’è modo migliore di mitigare una paura umana che accettarne l’esistenza in modo giocoso».
Dall’uscita di The Nightmare Before Christmas nel 1993, film realizzato in stop motion il cui vero regista è Henry Selick (Coraline), ci si è sempre chiesti se fosse più un film di Halloween o di Natale. Tim Burton ha risposto che si tratta delle sue due feste preferite, la prima perché «per un giorno le persone sono libere dalle norme sociali», il Natale invece perché nevica sempre.
Oltre ai film la mostra ricorda anche i libri di Tim Burton, tra i quali Morte malinconica del bambino ostrica, edito in Italia Einaudi, una raccolta di racconti in cui i protagonisti sono tutti bambini e l’autore riesce a mescolare orrore, commedia e malinconia.
Sarà il caso (un pulsante rosso) a scegliere da quale porta far iniziare questo viaggio, che durerà circa 45 minuti tra oltre 150 dipinti e bozzetti originali, 55 opere d’arte e 21 figure provenienti dai set. Sarete voi a scegliere quali porte oltrepassare per addentrarvi in nuovi mondi: i possibili itinerari sono più di trecento. I biglietti premium e gold permettono di fare due e tre giri all’interno della mostra (così da non perdersi nessuna stanza) e riservano molte altre sorprese.