Del: 7 Maggio 2025 Di: Gabriele Benizio Scotti Commenti: 0
Il concerto di Iosonouncane a Bologna. Dieci anni di DIE

In occasione dell’anniversario di DIE, il suo iconico lavoro del 2015, Iosonouncane ha deciso di celebrare con una serie di concerti intimi al Locomotiv Club di Bologna. L’artista sardo si è esibito in una veste minimale, accompagnato dalla sola chitarra acustica, riproponendo l’intero album in una nuova luce.

L’iniziativa ha raccolto un successo immediato: le prime due date, previste per il 31 marzo e il 1° aprile, sono andate sold out in pochissimo tempo. A grande richiesta, sono state aggiunte altre due serate, il 30 marzo e il 3 aprile, sempre nella cornice raccolta del Locomotiv. L’ultimo concerto è stato trasmesso anche in streaming su Youtube.

Ad aprire le danze è stato Vieri Cervelli Montel, cantautore fiorentino, che con il suo post-rock elettronico ha caricato l’atmosfera di una magia eterea e delicata, preparatoria a quello che sarebbe stata la più frenetica proposta del cantautore sardo.

Il ritorno dal vivo di Iosonouncane in occasione dell’anniversario di DIE è stato molto più di una semplice riproposizione. Al Locomotiv Club di Bologna, il cantautore sardo ha infatti costruito un set pensato come un vero percorso di destrutturazione e rilettura del proprio repertorio.

Il concerto non si è aperto direttamente con i brani di DIE, ma con una selezione di pezzi iconici tratti dal suo primo lavoro, La Macarena Su Roma: Il Corpo del Reato, Summer on a Spiaggia Affollata, Il Sesto Stato, Giugno e Torino Pausa Pranzo.

A seguire, spazio anche ad alcuni brani appena rilasciati, composti per la colonna sonora di Lirica Ucraina.

Solo dopo questo prologo, l’artista è entrato nel cuore del live: una rilettura integrale di DIE per chitarra acustica. Un’operazione tanto ambiziosa quanto riuscita. La neopsichedelia stratificata dell’album si è trasformata in un flusso più intimo ma non meno potente, con ogni brano che sembrava nato per questa nuova veste, senza mai perdere in tensione o forza espressiva.

Stormi è stata eseguita ben due volte siccome l’autore non era soddisfatto del trasporto del pubblico nella prima esibizione. In versione acustica calza a pennello. Anche brani all’apparenza più complessi da suonare in forma acustica come Tanca o Carne convincono.

Il locale pieno di gente coinvolta, la simpatia del cantautore a ogni intermezzo e la sua disponibilità dopo il concerto a fare due parole coi fan, rendono questa esperienza magica, un live che non ha deluso minimamente le aspettative e ha mostrato l’ecletticità di quello che da anni è uno dei nomi più interessanti della scena italiana.

Gabriele Benizio Scotti
Studente di filosofia, appassionato di musica, cinema, videogiochi e letteratura. Mi piace scrivere di queste tematiche e approfondirle il più possibile.

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